giovedì 14 marzo 2013

Tre aggiustamenti per gli Azzurri, l'Irlanda saluta BOD e Kidney senza Sexton

Il ct Jacques Brunel ha svelato il XV dell'Italia che sabato pomeriggio all'Olimpico affronterà l'Irlanda nell'ultima giornata di 6 Nations 2013, appuntamento al quale le due nazionali si avvicinano con il bilancio di una vittoria e tre sconfitte per gli Azzurri e quello per molti versi similare di una vittoria, un pareggio e due sconfitte per gli ospiti. Anche l'unica vittoria delle due sinora è arrivata in contemporanea, alla prima giornata, ed è stata clamorosa: subito quella italiana con la Francia, col senno di poi quella irlandese sul Galles. Calcio d'inizio alle 15.30, con diretta su Sky Sport 2, arbitra l'inglese Wayne Barnes; speriamo che i media irlandesi non se ne siano accorti, speranza vana ovviamente. C'è da dire che un Olimpico pieno e vociante potrebbe avere il suo peso "ambientale" che controbilanci il track record irlandese. 

Tre aggiustamenti quelli operati dal tecnico francese rispetto alla trasferta di Twickenham, due in prima linea: Andrea Lo Cicero si riprende il posto da titolare di loosehead prop, mentre Lorenzo Cittadini sostituisce Martin Castrogiovanni a pilone destro, con il secondo che non ha recuperato dal trauma muscolare rimediato a Londra; completa il quadro al tallonaggio Leonardo Ghiraldini. Ultimo cambio, Robert Barbieri non in perfette condizioni fisiche viene rimpiazzato da Simone Favaro nel ruolo di open side flanker: a fare reparto con lui il duo stellare Alessandro Zanni e capitano Sergio Parisse. Non cambia  la seconda linea, e questo sorprende più dei cambi: confermato oltre a Quintin Geldenhuys , che s'è meritatamente guadagnato col suo lavoro oscuro ma fondamentale, un posto nel XV ideale di PlanetRugby, anche Joshua Furno, invero non male dopo qualche incertezza iniziale a Twickenham. 
In mediana viene confermata la fiducia a Edoardo Gori - per amore a anche forse un po' per forza - e quella scontata a Luciano Orquera. Alle loro spalle si muoverà il reparto dei trequarti di Twickenham, che ha quasi interamente monopolizzato la formazione ideale del Round 5: Andrea Masi estremo nel triangolo allargato che si chiude con Luke McLean e Giovanbattista Venditti sulle ali e i due Gonzalo azzurri, Garcia e Canale come centri. 

In panchina per quanto concerne la front row a Davide Giazzon e Alberto De Marchi si unisce Michele Rizzo, convocato per la prima volta in questo torneo. I due lock targati Treviso Antonio Pavanello e Francesco Minto anche loro presenti nella lista con Paul Derbyshire e gli ultimi due Leoni del gruppo, Tobias Botes per le mediana e Tommaso Benvenuti per i backs

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Luke McLean; 10 Luciano Orquera, 9 Edoardo Gori; 1 Andrea Lo Cicero, 2 Leonardo Ghiraldini, 3 Lorenzo Cittadini; 4 Quintin Geldenhuys, 5 Joshua Furno; 6 Alessandro Zanni, 7 Simone Favaro, 8 Sergio Parisse (captain).
Replacements: 16 Davide Giazzon, 17 Michele Rizzo, 18 Alberto De Marchi, 19 Antonio Pavanello, 20 Francesco Minto, 21 Paul Derbyshire, 22 Tobias Botes, 23 Tommaso Benvenuti. 

Per Declan Kidney potrebbe essere l'ultima uscita da manager irlandese, il contratto è in scadenza ufficialmente a fine stagione ma abbiamo un 6N partito bene che chiude senza nulla da chiedere, ancora una volta. C'è un solo cambio nella formazione di partenza, dove rientra all'ala Craig Gilroy, assente una settimana fa contro i francesi per infortunio. La notizia è che pareva ce l'avesse fatta a recuperare dai guai al tendine Jonathan Sexton, ma lo staff irlandese è costretto a rimangiarsi l'annuncio, il numero 10 titolare in pectore non ce la fa e questa, sorry per l'antisportività, è una notizia grandiosa per gli Azzurri. Così all'apertura è ancora titolare Paddy Jackson e arriva Ian Madigan  in panchina, dove si siederanno pure Devin Toner (per l'indisponibile Donncha O'Callaghan) e Paul Marshall (per l'altro infortunato in mediana Eoin Reddan).

Venendo ai titolari, Rob Kearney a fullback e Keith Earls sulla corsia di sinistra completano il triangolo allargato, mentre Luke Marshall e Brian O'Driscoll sono i due centri: pare proprio che sarà l'ultima di BOD con la maglia della nazionale, in attesa di una chiamata per il tour dei Lions in estate che lo santifichi a vera, spesso understated star del decennio passato, a dodici anni dal suo primo Lions Tour proprio in Australia. In mediana con Jackson c'è Conor Murray, Man of the match nella scorsa giornata. 
In prima linea volti noti: da Cian Healy e Mike Ross, con Rory Best tallonatore. I due lock titolari saranno Mike McCarthy e Donnacha Ryan, mentre la back row prevede Peter O'Mahony e Sean O'Brien come flanker e Jamie Heaslip dirimpettaio diretto di Parisse, pure lui con i gradi di capitano.
A completare la distinta, Sean Cronin, David Kilcoyne e Stephen Archer come sostituzioni per la prima linea, Iain Henderson per la terza e Luke Fitzgerald come utility back.

Jacques Brunel propone due chiavi di lettura per la partita. La prima è generale: l'Irlanda è squadra tosta, dalla difesa ben strutturata e con pochi punti deboli. Ricorda la batosta dell'anno scorso, cinque mete subite e partita giocata retrocedendo. La nostra sfida sarà confermarci ad alto livello dopo la prova con gli inglesi. Massimo rispetto e attenzione quindi, ma pensiamo a noi più che a loro.
La seconda chiave di lettura è un promemoria per la critica; il fatto che si gioca in 23 non solo in 15, per cui sarebbe ora di porre attenzione a tutta la depth di squadra e ai piani di avvicendamento, non ai soli titolari: ""La seconda linea con Furno e Geldenhuys titolari e Pavanello e Minto pronti all'ingresso nella ripresa ha funzionato bene in Inghilterra. Quando sono entrati hanno dato un contributo importante e proprio per mantenere un funzionamento della squadra il più possibile simile a quello della settimana scorsa, l'abbiamo confermato".

L'Irlanda certamente partirà all'assalto, tentando di monopolizzare possesso e territorio; ma facendolo è sempre finita male quest'anno, anche col Galles subì molto nel secondo tempo. Si tratterà quindi di reggere col minimo passivo, come con l'Inghilterra. In più rimanendo un filo più "composti" dal punto di vista disciplinare.Per poi ripartire nel secondo.
I nostri centri e loose five saranno chiamati a una super prova: basta scorrere i nomi irlandesi (e il ricordo della scorsa stagione) per comprendere che lo spessore in terza linea e al centro dei Verdi è altra cosa, più pericolosa rispetto agli inglesi.
Anche senza Sexton, gli allargamenti del gioco saranno meno prevedibili e scontati di quelli inglesi con quelle due ali, in più c'è Kearney pronto a ripartire dal fondo su possesso recuperato. Un sacco di opzioni a disposizione, assieme al piede dei due ragazzi Jackson e Marshall e a quello perfetto nel mid range di Murray.
Dal nostro punti di vista, altra importante chiave sarà ancora rendere efficaci le fasi statiche - anche questo sarà meno semplice che con gli inglesi - per assumere un atteggiamento avanzante. A quel punto Orquera potrà dare il meglio e con lui i nostri celebrati trequarti (mai, o meglio non così presto, avremmo pensato di poter scrivere una frase del genere)..
Dulcis in fundo, se tutti i nostri sono a rischio psicologico da appagamento e lodi sperticate (ci fan male), ce n'è uno invece di Azzurro che può avere le "motivazioni giuste", cioè stare incavolato di brutto: è Ugo Gori. Facciamo il tifo per lui, nella speranza che si ispiri al contrapposto mediano nel far le cose giuste e minimaliste. Ne quid nimis (mai esagerare, tutto a misura), in Veneto Centrale si tradurrebbe "star guaivo".  


Ireland: 15 Rob Kearney, 14 Craig Gilroy, 13 Brian O'Driscoll, 12 Luke Marshall, 11 Keith Earls, 10 Paddy Jackson, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip (c) 7 Sean O'Brien, 6 Peter O'Mahony, 5 Donnacha Ryan, 4 Mike McCarthy, 3 Mike Ross, 2 Rory Best, 1 Cian Healy. 
Replacements: 16 Sean Cronin, 17 David Kilcoyne, 18 Stephen Archer, 19 Devin Toner, 20 Iain Henderson, 21 Paul Marshall, 22 Ian Madigan, 23 Luke Fitzgerald.

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