Garbage time. E applausi al Portogallo
Georgia 30 – Namibia 0
Tre mete per la gente del Caucaso, a secco i sudafricani. Così si riassume una modestissima partita tra due nazionali in cerca di gloria e di una vittoria al Mondiale. La Georgia ha giocatori sparsi per la Francia, mentre la Namibia può contare solo sulla mischia come reparto migliore: se poi questa non tiene il ritmo, allora le cose si mettono davvero male e il risultato vale più di un’intera cronaca. Sotto la pioggia, si conclude così la sfida tra le due povere formazioni capitate nel girone della morte.
Samoa 25 – Stati Uniti 21
La prima frazione di gara si era conclusa sul 22-3 per gli isolani. Nella seconda la reazione statunitense, fatta di un rugby dilettante e ancora senza anima. Giocare alla mano o inquadrare gli avanti avversari per procedere con calma e raggruppamenti dai quali far ripartire le azioni? Ai samoani spetta il compito di dimostrare che non sono portati solo per i placcaggi che lasciano il segno agli avversari e sul taccuino dell’arbitro che di tanto in tanto esibisce un cartellino giallo. Potevano combinare di più in questo torneo, invece rischiano la beffa anche con le stars and stripes.
Questo è garbage time, le partite che si disputano a giochi fatti e con le grandi già con la testa ai quarti. Tra tutte, i complimenti spettano al Portogallo, alla prima apparizione ai Mondiali, nazionale che ha sempre tenuto testa agli avversari e che si è tolta lo sfizio di segnare agli All Blacks con una meta, una conversione, una punizione ed un drop. In tutti i modi possibili insomma. Oltre alla delusione delle Samoa, come detto sopra, onestamente mi aspettavo qualcosa di più dal Canada. Non tanto alla luce della brillante prestazione per metà gara contro il Galles, quanto perché può vantare una tradizione più consolidata. Non aveva fatto male nemmeno come capro espiatorio nella trasferta in Nuova Zelanda lo scorso giugno.
Il dubbio rimane: conviene tenere questo assetto o diminuire il numero di squadre? Ne riparleremo, forse, dopo la trasferta nella terra dei kiwi del 2011. Altra storia.
2 commenti:
Premetto che non ho visto la partita, ma un minimo di lode personalmente la darei anche nei contronti dei Lelos Georgiani, un gradino sopra rispetto a tutte le altre squadre di terza/quarta fascia viste al Mondiale (volonteroso e lodevole Portogallo incluso).
Molto meglio ad esempio della Romania.
Se non altro perchè, sia pur in linea del tutto teorica, i Lelos potrebbero ancora qualificarsi ai quarti, il che non è cosa da poco.
Ora, stanchi ma esaltati, potrebbero vender cara la pelle contro una carica ma un po' frastornata Francia nella partita finale della pool D.
Georgia ai quarti: e poi il romantico tra i due sarei io? ;)
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