I Test altrui - I
Abbiamo commentato sinora solo il "sabato italiano", ma come detto in presentazione del programma del weekend, di Test Match ne erano previsti sei, piu' un non test martedi'. Ci occupiamo subito delle tre "australasiane" in questo post e delle altre tre "pacifico americane" nel prossimo.
Liquidiamo innanzitutto con una "breve" la seconda vittoria casalinga su due test del Giappone di Kirwan sul Canada: i lottatori della patria del sumo si confermano con un sonante 27 -6 , quattro mete a zero.
A Twickeham, England 6 - 19 New Zealand.
In estrema sintesi: due punizioni per parte segnate nel primo tempo, nel secondo altre due punizioni e una meta trasformata per la Nuova Zelanda, zero per l'Inghilterra. Partita fisica in un tempo da cani: che il man of the match sia risultato Richie McCaw la dice lunga su com'e' andata.
Gli inglesi sono stati molto solidi, migliorati rispetto alla prova con l'Argentina ma impegnati per lo piu' a difendersi; piaceva ed ha inizialmente funzionato il fisico di Banahan a destra contrapposto a Sivivatu e Cueto che partiva dal fondo come estremo. Gli All Blacks han provato ad attaccare prima al centro e al largo sfiorando la meta con Muliaina, poi nel secondo tempo si sono tenuti piu' vicini al pack, fino a quando al 56' Cowan e' riuscito a sgattaiolare all'ala e finalizzava una penetrazione di Sivivatu col sostegno di McCaw.
Continua la siccita' di mete per gli inglesi, assolutamente a secco in tutti questi Test novembrini (tre punizioni di Wilko contro Australia e Argentina, due contro la Nuova Zelanda ed e' tutto). Chiaro che questi inglesi falcidiati dagli infortuni non sono molto giudicabili, ma il risultato coi Kiwis stranamente coincidente a quello conseguito dall'Italia non depone molto a loro favore: se Martin Johnson dichiara che vinceranno il Sei Nazioni, recupero degli infortunati a parte c'e' da aspettarsi che tirino fuori qualche "arma segreta" per imporsi su Francia, Irlanda e anche Scozia viste sinora.
Anche gli All Blacks comunque non possono star troppo allegri sotto il profilo produttivita' d'attacco: han segnato solo 5 mete nei quattro Test sinora disputati. Gli attacchi manovrati a fasi ripeture con la linea dei trequarti non hanno prodotto granche' in questo tour e di opportunita' in prima fase ne hanno viste una mezza dozzina in tutto.
Adesso i Kiwis vanno a Marsiglia a trovare la loro "bestia nera" francese, che di mete ha dimostrato ultimamente di saperne segnare. Con tutto il rispetto per i Barbarians selezionati da Mallett che li attendono nel primo weekend di dicembre, e' la sfida cruciale peri gli All Blacks, che potrebbero chiudere un deludente 2009 con un segno piu' finale - ennesimo Grand Slam in Europa e vendetta sulla sconfitta casalinga rimediata con la Francia a inizio della (loro) stagione.
Un 2009 che per i neozelandesi ha aperto piu' interrogativi di quante risposte abbia fornito. Senza contare gli alti lai sulle regole come sono diventate post Elv: a due stagioni dal Mondiale in casa, so' brutti segni di nervosismo e frustrazione ...
Aspettiamo la vera prova del tour contro i francesi prima di tirare conclusioni.
Al Murrayfield, Scozia 9 - 8 Australia.
Avevamo detto in fase di presentazione che questa partita era uno spartiacque per il tour australiano, che sinora si era rivelato quasi consolatorio per una stagione ancor piu' negativa che quella degli All Blacks stessi. E gva faticato contro la Scozia "vecchia" pre Robinson.
Bene, si potrebbe dire che per un punto Matt (Giteau) perse la cappa: a tempo scaduto ha tra i piedi la possibilita' di chiudere la partita ma fallisce il tentativo di trasformazione abbbastanza easy nel tripudio del Murrayfield.
Partita bloccatissima, quasi stantia, 3-3 a fine primo tempo, nel secondo solo un penalty di Godman al 56'; poi nell'ultimo quarto viene mandato in campo Chris Paterson a rilevare Danielli per aggiungere piedi buoni a quelli di Godman e Rory Lamont e a cinque dalla fine ti piazza il drop del 9-3. L'Australia reagisce addirittura con una meta di Ryan Cross in overtime dopo 20 fasi e quattro minuti di possesso dentro ai 5 metri scozzesi, ma Giteau non riesce a trasformare e rimangono corti di uno.
La partita e' dominata dall'Australia, vicina alla meta almeno quattro volte di cui due mete fatte, una di Elsom tenuto alto e un'altra di Mitchell su cui l'ultimo bellissimo passaggio di Burgess viene giudicato in avanti. La difesa coraggiosa e attenta dei padroni di casa "very gutsy" riesce a fermarli sempre tranne l'ultima volta. Va messa in conto anche la giornata un po' cosi' di Giteau, che in precedenza aveva sbagliato anche una punizione e un drop abbastanza "potabili".
Vittoria fortunella insomma dopo ventisette anni si sconfitte, piu' per demeriti avversari che per meriti degli scozzesi. Ciononostante, la difesa rocciosa e un po' di fat bottom contro i più forti, sono cose che fanno tanto morale. E siamo alla seconda vittoria su due per coach Robinson.
Di fatto l'Australia delle riserve si riprende subito ieri sera nella sfida infrasettimanale non test contro i Cardiff Blues quest'anno poco in campana, rifilando loro un pesante 31 - 3, che fa il paio con la vittoria su Gloucester per 36-5 un paio di settimane prima. Due mete nel primo tempo (ancora Cross e Beale) portano il punteggio sul 17-3, nel secondo tempo altre due mete (Morahan e la seconda di Beale).
Cardiff Blues: 15 Ben Blair, 14 Richard Mustoe, 13 Gareth Thomas, 12 Dafydd Hewitt, 11 Chris Czekaj, 10 Sam Norton-Knight, 9 Gareth Cooper, 8 Xavier Rush (c), 7 Ben White, 6 Sam Warburton, 5 Scott Morgan, 4 Deiniol Jones, 3 Gary Powell, 2 T Rhys Thomas, 1 Taufa'au Filise
Repl.: 16 Gareth Williams, 17 Sam Hobbs, 18 Paul Tito, 19 Robin Sowden Taylor, 20 Richie Rees, 21 Ceri Sweeney, 22 Gavin Evans
Australia: 15 James O'Connor, 14 Lachie Turner, 13 Ryan Cross, 12 Tyrone Smith, 11 Kurtley Beale, 10 Matt Toomua, 9 Luke Burgess, 8 Richard Brown, 7 Matt Hodgson, 6 Mitchell Chapman, 5 Dean Mumm (c), 4 Dave Dennis, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Pekahou Cowan.
Repl.: 16 Salesi Ma'afu, 17 Matt Dunning, 18 Mark Chisholm, 19 George Smith, 20 Richard Kingi, 21 Quade Cooper, 22 Luke Morahan.
Nessun commento:
Posta un commento