France- New Zealand, prepartita
I primi ad annunciare la formazione per sabato a Cardiff alle ore 21.00 CET, sicuri e tranquilli, sono stati gli All Blacks - probabilmente sabato poco black, vestiranno la maglia argento indossata da McCaw in fig. E' la formazione tipo neozelandese, con qualche novità.
Avanti "di esperienza" con una prima linea che ha visto di tutto e di più (Woodcock, Oliver, Hayman), Keith Robinson rientra in seconda linea con Ali Williams, terze linee i tre filibustieri Collins-McCaw-So'oialo; mediana classic Kelliher-Carter.
L'innovazione è Muliaina in coppia con McAlister al centro (Toeava unica alternativa in panca); McDonald estremo, alle ali i cugini d'impatto Rokocoko e Sivivatu. Howlett è lasciato fuori, non va nemmeno in panca, per dar spazio a "universali" in ruoli usuranti o cruciali.
Henry schiera una squadra potente e polivalente, proiettata all'attacco, coperta in tutti i ruoli e in grado di attuare tutte le varianti di gioco, con una interessante ozione "visionaria" al centro - Muliaina.
La Francia ha rilasciato la sua formazione 24 ore dopo; ovviamente deve rischiare di più e come sempre Laporte non ha lesinato sorprese.
Mischia esperta con DeVilliers, Ibanez, Pelous e Betsen più l'ottimo Bonnaire in terza centro, completata dal pilone Milloud, Thion in seconda linea e Dusatoir in terza; Chabal va in panca perchè giocano fuori casa (altrimenti era rivolta popolare), pronto a entrare per suonare la carica e rilevare il vecchio Pelous in seconda linea quando avrà dato tutto; di entrare nel suo ruolo non se ne parla, nemmeno se Bonnaire s'infortunasse (enterebbe Harinordoqui), al limite secondo Laporte può giocare terza ala, non lo vede come giocatore d'impatto perchè è poco continuo.
In mediana confermato Elissalde assieme alla grande novità, il giovane Beauxis all'apertura, promosso dopo la buona prestazione con la Georgia; forse Michalak è considerato poco fisico (o forse troppo prevedibile?) per gli All Blacks.
Ma le innovazioni non finiscono qui: in prima assoluta, il centro Damien Traille giocherà estremo, così si ridà fiducia alla coppia centrale Jauzion -Marty; riconferma per le ali Heymans e Clerc. Un altro grande vecchio, Dominici, guadagna la panca come ala di riserva.
La formazione dei Galletti si caratterizza indubbiamente per solidità difensiva (anche se la mischia francese rende ben 83 kg ai neozelandesi...), un pizzico di follìa transalpina e una serie di rischi calcolati. Se però Laporte avesse schierato Heymans estremo invece di Traille e Mignoni non fosse infortunato, somiglierebbe un po' troppo alla Francia "tipo" che ha perso contro l'Argentina.
Laporte dev'essere convinto che gli All Blacks proveranno le percussioni più che i calci, o teme le prime più dei secondi. Graham Henry si è lasciato tutte le opzioni aperte: mischia, sfondamento (terze linee, centri, ali), rimesse laterali (Ali W. e Robinson), calci (Carter, due estremi di ruolo contemporaneamente in squadra - Muliaina e McDonald). Invece Laporte panchina l'unico estremo che ha, Poitrenaud; del resto, difficile pensare a quest'ultimo che tenti di fermare un Sivivatu lanciato ...
Su 45 incontri, 10 vittorie per la Francia, un pareggio e 34 vittorie per i Kiwis, che hanno vinto tutti gli ultimi cinque incontri dal 2004 ad oggi, inclusi tre in Francia.
La vedo durissima per i transalpini, l'unica speranza per loro è che gli All Blacks abbiano smarrito il passo delle partite di livello dopo le passeggiate di salute con Italia, Portogallo, Scozia e Romania; coi Galletti però non è mai detta l'ultima parola, soprattutto fuori casa: vedi edizione 1999 della Coppa dove eliminarono proprio gli All Blacks, vedi Irlanda nell'ultimo Sei Nazioni.
Fischierà Wayne Barnes, inglese al 110%, con il preside Tony Spreadbury (Eng) e l'anziano ex numero uno Jonathan Kaplan (Sfa) guardalinee. Il meccanico Oriano Ferrari di Zelig direbbe che, dato l'arbitro, il leit motif della gara sarà:"lessione di dissiplina" da impartire ai coloniali e ai continentali, ma forse più ai primi che ai secondi.
Nessun commento:
Posta un commento