Preparazione I(talia - nghilterra)
Interessante, ficcante considerazione su Planet Rugby:
"Three teams disappointed, the other three thrilled on the opening weekend of the Six Nations, and is it any coincidence that the disappointments were the teams who retained their coach after the World Cup?"
I disappointed teams sono chiaramente Inghilterra, Scozia e Irlanda (coaches Ashton, Hadden, O'Sullivan), non certo la pur perdente Italia, la cui prestazione (quasi) tutti, Mallett e capitan Parisse incluso, hanno giudicato incoraggiante.
Infatti il piu' autorevole sito di rugby, solitamente poco prodigo di lodi nei confronti di noi latini (stile The Economist insomma), stavolta prende una posizione positiva sulla prestazione italiana:
"Italy's set-piece work was exemplary and their physicality at the breakdown bullied the Irish out of the game. Adrift 10-3 at the break, they rallied to win the second half by a fair distance".
Un plauso quindi al primo abbozzo della Nazionale vista al Croke Park, ma senza nessuna compiacenza; alla fine abbiamo pur perso e dopotutto siamo sempre alle lodi per la fase difensiva, per gli avanti e al massimo i centri, mentre il reparto arretrato nostrano continua a non vederlo nessuno.
Poco male, anche i Sudafricani erano noti e temuti solo per il loro pack prima di presentare Bryan Habana Mvp del Mondiale.
Sopra ogni altra considerazione ci sta che gli apprezzabili ma ancora fragili progressi azzurri subiranno sabato un test pesantissimo: scende al Flaminio l'Inghilterra, mai da noi battuta nella storia; come se non bastasse, letteralmente inviperita dalla solenne bastonata subita in casa.
Jason Leonard la dice tutta sul sito ufficiale della Rbs: "It is fortunate that England have got Italy coming up next - probably the weakest team in the tournament even though they ran Ireland pretty close on Saturday. I don’t see them having the firepower to knock England over ...".
Suonerebbe lievemente presuntuoso, ma per fortuna chiarisce in modo convincente: "Italy’s forwards are very big and aggressive and their backs can score tries but sometimes they lack the patience to create them. England can frustrate Italy by dominating in the line-out and the scrum but they have got to be more incisive when it comes to scoring tries".
Ecco, siamo convinti che la chiave della partita sara' contenere la dominanza e l'esperienza un po' "dirty" del pack inglese, tener duro in rimessa nostra e al contempo trovare un po' di confidenza (e pazienza) in piu' nel gioco d'attacco. Oltre ovviamente a piazzare i calci e darne meno possibile a Wilko, mantenendo ferrea disciplina.
Personalmente vedo difficili ma fattibili i punti uno - il nostro pack è più mobile di quello albionico - e due, mentre per il tre servirebbe una prestazione sopra le righe di tutti i trequarti incluso il nostro punto debole, il triangolo arretrato ali-estremo. Riguardo ai calci stavolta saremo in casa e senza venti, speriamo aiuti.
Ashton dovra' rinunciare a Tindall, Streetle, Rees e Moody; ha richiamato il mediano di mischia Lee Dickson dal Newcastle (Mvp nell'ultima vittoriosa partita dei Saxons, la Nazionale A inglese), il trequarti Shane Geraghty dei London Irish e il flanker Magnus Lund dei Sale Sharks. Vedremo se e chi verra' schierato, sia pure in panchina (oramai a questi livelli prima o poi entrano tutti).
Sul fronte italiano invece rientra il pilone Nieto e arriva il giovane trequarti Enrico Patrizio del Petrarca a sostituire Canavosio.
La prognosi rimane infausta, non tanto per l'evidente sbilancio di classe ed esperienza quanto per consistency e composture; paiono dettagli, cosine da nulla, se non fosse che e' difficile rimaner sempre freddi e lucidi fin che si pigliano le bòtte.
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