SuperBowlo
Sempre intorno alla palla ovale (solo un po' piu' noiosa della nostra), stanotte s'e' celebrato a Phoenix, Ariz. il SuperBowl. Merita un cenno anche qui su RR: e' l'evento sportivo piu' seguito al Mondo e ha molto da insegnare in termini organizzativi e promozionali a tutti gli altri sport e federazioni.
I Giants battono i Patriots 17-14 mediante una partita contratta e per tre quarti stallata, dominata dalle difese ma con gli ultimi cinque minuti al cardiopalma.
Dopo tre tempi e tre quarti con pochi sprazzi e carestia di yardage fissati sul 7-3 per i Patrioti del New England, a pochi minuti dalla fine i Giganti newyorkesi passano a condurre 10-7 con una play action da manuale; ma Randy Moss rimette subito le cose a posto per i favoriti bostoniani con due minuti ancora sul cronometro, e siamo sul 10-14.
Un colpo da tagliare le gambe a chiunque ma non ai Road Warriors, che infatti vanno in meta a 38 secondi dalla fine e chiudono la partita con un ultimo micidiale sack di Strachan su Brady.
Complimenti alla fredda lucidita' di Eli Manning il qb. dei Giants e fratello minore del (sinora) più famoso Peyton: è sgusciato fuori da un sack quasi fatto nell'ultimo minuto di gara e poco dopo ha lanciato il perfetto touchdown pass decisivo al sino ad allora evanescente Plaxico Burrell.
Partita che comunque conferma il detto valido in tutti gli sport: "l'attacco fa vendere i biglietti ma le partite le vincono le difese". Onore a Strahan & compagni della difesa dei Giants, autori del decisivo sgretolamento della offensive line dei Patriots e della conseguente micidiale serie di sack su Tom Brady.
Qui gli highlights della finale, disponibili sul sito ufficiale della Nfl a poche ore dalla fine della gara.
Nessuna ulteriore nota polemica sulla lungimiranza della Nfl che sa coniugare business, qualita' e promozione dello sport, se comparata al tradizionalismo arretrato di Irb e Rbs.
Prima o poi ci arriveranno anche costoro, con la loro velocita' neuronale europoide, a capire la "catalanata": e' molto, molto meglio mettere a disposizione di tutti video di alta qualita' e lucrare sulla pubblicita', piuttosto che centellinare poche immagini piratate e scadenti che non promuovono il rugby.
Invece gnente, Irb e Rbs vendono i diritti tv come fanno i pallonari, scordandosi di Internet e dei relativi guadagni pubblicitari che potrebbero farci; si limitano a costellare i loro invisibili video con messaggi anni '90: "Unfortunately, due to broadcast rights restrictions, this content is not available to viewers located in your region". Clap clap.
Pazienza bisogna portare, e tanta.
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