Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Nov 1, 2008, 16:30 ora locale, So Kon Po Stadium, Hong Kong: Australia 14 - 19 New Zealand.
Alla fine sono due mete a testa (prima le australiane - entrambe di Drew Mitchell nel primo tempo trasformate da Giteau - poi le due neozelandesi di Sivivatu e McCaw nel secondo) più tre piazzati di Dan Carter che ha sbagliato le due trasformazioni, mentre Giteau ha fallito una punizione.
Gli australiani nel primo tempo sono abili col mestiere e la fisicità a capitalizzare errori di handling dei Kiwis più numerosi dei loro per realizzare due mete, e c'è da dire che il campo scivoloso e il tempo umido poco aiutavano le fasi offensive. Solo il piede di Dan Carter autore di nove punti riesce apparentemente a tenere gli all Blacks aggrappati alla partita. Alla ripresa però la musica cambia: Sivivatu approfitta immediatamente di un attimo di distrazione difensiva (mancato scalamento veloce al largo della difesa), è pareggio.
Del resto già nel primo tempo le ben sette punizioni contro una subite dai Wallabies unite al dominio di territorio e possesso All Blacks, rivelavano una condotta di gara da parte australe volutamente "di rimessa", tesa a rompere la continuità del gioco Kiwis con ogni mezzo per sfruttare le ripartenze. Scelta in cui i quasi due mesi senza gare vere e i 40kg resi ai neozelandesi nel pacchetto di mischia avevano indubbiamente un "peso".
Fin che è durata: richiamati ripetutamente dall'arbitro Lewis per il gioco ostruzionistico in mischia chiusa e nelle ruck, i Wallabies subiscono meno punizioni nel secondo tempo ma al prezzo di consentire ai Tutti Neri qualche azione stile "marea nera" multifase, una delle quali è finalmente chiusa in meta da capitan Richie McCaw per il defintivo sorpasso.
La partita comunque rimane sempre combattuta e aperta: i Wallabies riescono nonostante tutto a reggere bene l'attitudine verticalizzante e tutta offload di Conrad Smith, Toeava, Sivivatu, dei subentrati Ma'a Nonu e Weepu (Hosea Gear non pervenuto), nel finale Giteau ha addirittura l'opportunità di portare i Wallabies a soli due punti ma fallisce il calcio, e successivamente riescono a mettere sotto grande pressione la difesa Tutta Nera pur senza esiti.
Una nota su due espedienti tattici deludenti: il tentato trick della doppia apertura neozelandese - Carter centro e Donald nr.10 - non produce granchè, forse a causa del gioco molto spezzettato; appena Henry inserisce Ma'a Nonu un fetcher vero al posto di Donald, Deans prova a prenderlo in contropiede sostituendo Cross e inserendo Barnes vicino a Giteau, ma nemmeno questa mossa produce nulla di tangibile se non qualche guadagno territoriale.
S'è giocato con le "Elv internazionali", non con le "loro" Elv, per prepararsi ai Test Match prossimi; la cosa ha aiutato forse più gli All Blacks con tutti quei calci. "I was pleased with our discipline,'' ha dichiarato Henry, "with these laws you've got to be", mentre gli australiani non hanno certo gradito le lezioni secondo loro a senso unico di Lewis : "We'll adapt. As long as we get consistency, we'll be fine.'' , ha detto Deans, come a sottintendere che di consistency ne ha vista poca stavolta.
Adesso li aspettiamo tutti in Europa: qui si parrà la loro nobilitade.