Sevens & Fourteen
Quarta giornata di Super14, iniziano i riposi confondi-classifica e continua la crisi nera dei Crusaders.
Nel frattempo a Dubai s'è svolto il campionato mondiale di Rugby Sevens, col Galles che vince la Melrose Cup dopo England (1993), Fiji (1997), New Zealand (2001) e ancora Fiji (2005).
Scotland ha sconfitto Australia 21-17 per la finale "Plate" (dal 9' al 16' posto) mentre Zimbabwe vince la finale "Bowl" (dal 17' al 24' posto) battendo 17-14 l'Ireland. La rappresentativa italiana, terza su quattro nel suo girone, era stata eliminata da Hong Kong nei quarti di finale "Bowl".
Nel mentre a Dubaii i membri della SANZAR che gestisce il Super14 han deciso, salvo ulteriori sorprese, che a breve (l'anno prossimo?) struttureranno il torneo in tre conferences nazionali che giocherebbero andata e ritorno al loro interno piu' una partita con le altre dieci squadre. Alla fine le prime due di ogni conference accederebbero ai playoffs a sei, estendendo la stagione a 22 settimane.
Per amor di simmetria questo implicherebbe l'iscrizione al torneo di una quinta franchigia australiana (residente a Melbourne, Western Sydney, Gosford, Newcastle o nella Gold Coast), ma i sudafricani insistono per l'ammissione dei Southern Kings dalla Eastern Cape Province come loro sesta selezione, eventualmente da inserire nella conference australiana. La confusione sotto la Croce del Sud e' alta e i mestatori di politica ci si ficcano gioiosi. Per evitare ulteriori confusioni, di aprire il torneo a rappresentative Argentine o di altri Paesi se ne parla per dopo il 2015.
Week 4
Team | Score | vs | Team | Score | Date | Report |
31 | 13 | 06/03/09 | ||||
15 | 11 | 06/03/09 | ||||
29 | 12 | 07/03/09 | ||||
31 | 35 | 07/03/09 | ||||
6 | 0 | 07/03/09 | ||||
14 | 10 | 07/03/09 | ||||
Bye | Brumbies / Lions |
Waratahs ancora imbattuti alla decima vittoria casalinga in fila ma stavolta senza convincere: rimangono sotto per quasi tutta la partita nei confronti dei Reds di Berrick Barnes, Peter Hynes e Quade Cooper che pur faticano con la mischia, perdono sette rimesse e mancano 28 placcaggi; la squadra di Sidney viene salvata da una meta fortunosa di Timana Tahu.
I solidi Hurricanes battono i Cheetahs con 4 mete di cui due di Hosea Gear; gli Orangisti mostrano qualche segnale di miglioramento, segnatamente nelle rimesse e con l'ingresso del mediano Pretorius ma rimanendo scarsi in disciplina e ball handling.
La piccola differenza nei punti non deve trarre in inganno: gli Sharks come si dice hanno outplayed i Blues a Auckland mediante percussioni sui calci di alleggerimento avversari, i quali sono tardivamente riusciti a recuperare il punto di bonus.
La crisi di produttività in attacco dei Crusaders si approfondisce a Dunedin contro gli Highlanders altrettanto "sdentati" che vincono la partita dal punteggio più basso di tutta la storia del torneo Super14 (primo tempo: 0-0). Continua il calvario di RichieMcCaw, anche stavolta è rimasto in campo solo per mezza partita.
Nel derby sudafricano tra le "capitali" Pretoria e Capetown, i Bulls battono in casa gli Stormers con una partita tesa, molto tattica e bruttina che non fa onore alle Elv: i "Pretoriani" cedono il possesso con calci tattici per intrappolare le ripartenze dei "Capetonians" e metterli in crisi, ma questi se ne sono ben guardati di cadere nella trappola, ricalciando indietro i calci degli avversari. Risultato, ping pong per quaranta minuti ....
Classifica: Bulls e Waratahs 18 punti, Sharks 17, Hurricanes 14; poi Blues a 11, Force con 10 e Brumbies a 9 (una partita in meno). Seguono a 8 punti Chiefs e Crusaders, poi Reds, Stormers e Highlanders con 7 punti; I Lions con una partita in meno ne hanno sei, chiudono i Cheetahs con 2.
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