Ultime formazioni per il Sei Nazioni
Ultima elencazione delle formazioni annunciate e "mini guide ai match" per la quinta e ultima giornata del Sei Nazioni prevista sabato che arriva.
Italia prima a scendere in campo con la Francia alle 14.30, poi Inghilterra- Scozia alle 16.30 a Twickenham per chiudere alle 18.30 col gran finale dal Millennium Galles - Irlanda, il match che decidera' la Triple Crown, la vincitrice del torneo e dell'eventuale Grand Slam, mentre gli altri due confronti avranno in palio "solo" Calcutta Cup e Trofeo Garibaldi alla sua terza edizione.
UPDATE ore 14.30: come volevasi dimostrare, vedi formazione annunciata sotto.
Per adesso abbiamo la solita lista dei 24, dai quali e' stato espunto a sorpresa Masi che pareva ristabilito: evidentemente Mallett desidera mantenere la medesima impostazione tattica attuata contro i gallesi, ergo ha bisogno di un estremo calciatore come Marcato piu' che di un assaltatore.
Quindi nemmeno stavolta ci sara' concesso valutare l'aquilano del Biarritz nel suo ruolo di centro a fianco di Canale; del resto fargli posto significherebbe spostare all'ala Mirco, uno degli uomini piu' esperti e in forma che abbiamo, dove per come giocano i trequarti italiani oggi non puo' che dare un apporto sporadico. Forse Masi stesso, se a giocare estremo ci puo' anche stare, proprio non se la sente di piazzarsi lui all'ala "forte" (ruolo difficile oltre che underestimated) dopo le figure rimediate grazie a Mallet l'anno scorso all'apertura.
Abortito l'obiettivo delle due vittorie nel Torneo, rimane questa sfida con una "bestia nera" storica degli italiani; il rugby francese e' sempre stato un modello lontano ma piu' chiaro da imitare di quello anglosassone, un movimento che e' una sorta di "nume tutelare" delle nostre velleita' di ingresso nel Gotha del rugby europeo ma allo stesso tempo sempre col nasino all'insu' nei nostri confronti.
Non e' un caso che quest'anno in Challenge Cup tre squadre italiane su quattro abbiano sfiorato il colpaccio del passaggio del turno proprio grazie a vittorie esterne in casa dei Cugini, tranne essere bruscamente risvegliati dai sogni proprio da una serie di sconfitte principalmente coi francesi.
Arbitro sara' l'irlandese mezzo francese Alain Rolland, sulla carta una garanzia.
15 Andrea Marcato (Benetton Tv); 14 Giulio Rubini (Overmach Pr), 13 Gonzalo Canale (Clermont), 12 Mirco Bergamasco (Stade Francais), 11 Matteo Pratichetti, 10 Luke McLean, 9 Paul Griffen (tutti del Cammi Calvisano); 8 Sergio Parisse (capt.), 7 Mauro Bergamasco (entrambi dello Stade Francais), 6 Alessandro Zanni (Cammi Calvisano); 5 Marco Bortolami (Gloucester), 4 Santiago Dellape (Toulon); 3 Carlos Nieto (Gloucester), 2 Leonardo Ghiraldini (Cammi Calvisano), 1 Salvatore Perugini (Stade Toulousain).
Repl.: Franco Sbaraglini (Benetton Tv), Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers), Carlo Antonio Del Fava (Ulster), Josh Sole, Pablo Canavosio (entrambi dell'Mps Viadana), Luciano Orquera (Brive), Roberto Quartaroli (Overmach Pr).
La Francia scende al Flaminio con poche variazioni: l'esperto Traille schierato estremo al posto di Medard (evidentemente Lievremont vuole avere una alternativa tattica alle sole ripartenze da dietro tipiche del giovane tolosano), riportato all'ala come al suo debutto mandando Malzieu in panca; Fritz outside centre manda Bastareaud in panchina a pensarci sopra, Bonnaire terza linea blindside con Dusatoir openside e Chabal riportato per carita' di patria in seconda linea la posto di Thion. Salta anche il pilone "inglese" Faure, torna Barcella. Invariata la mediana ma pronto in panchina Michalak al posto di Tillous Borde.In sostanza Lievremont vuole dare una prova d'appello ai suoi, contando e sul loro desiderio di riscatto e forse anche sull'avversario non propriamente impegnativo. La sua lettura dell' humiliation della scorsa settimana e' che i suoi, aldila' di qualche erroruccio sottile ma catastrofico di formazione (vedi Chabal terza ala), abbiano giocato individualisticamente invece che come squadra.
France: 15 Damien Traille (Biarritz); 14 Maxime Medard, 13 Florian Fritz, 12 Yannick Jauzion, 11 Cedric Heymans (tutti del Toulouse); 10 Francois Trinh-Duc (Montpellier), 9 Morgan Parra (Bourgoin); 8 Imanol Harinordoquy (Biarritz), 7 Julien Bonnaire (Clermont), 6 Thierry Dusautoir (Toulouse); 5 Sebastien Chabal (Sale Sharks), 4 Lionel Nallet (Castres, capt); 3 Sylvain Marconnet, 2 Dimitri Szarzewski (entrambe dello Stade Francais), 1 Fabien Barcella (Biarritz)
Repl.: William Servat (Toulouse), Thomas Domingo (Clermont), Jerome Thion (Biarritz), Louis Picamoles (Montpellier), Frederic Michalak (Toulouse), Mathieu Bastareaud (Stade Francais), Julien Malzieu (Clermont).Del tutto invariata l'Inghilterra, stessissima squadra che ha messo sotto la Francia.
Toby Flood recupera l'infortunio alla spalla (con qualche residuo dubbio) subito propiziando la quarta meta e anche Joe Worsley sara' della partita nonostante una ferita che ha richiesto sei punti di sutura.
Il challenge per gli inglesi che con la Scozia in casa non perdono dal 1983, sara' da un lato far vedere che l'intensita' messa in mostra coi francesi non era episodica, dovuta alle falle aperte negli avversari piu' che alla loro forza; dall'altro farebbero un grosso errore a rilassarsi pensando che il problema disciplina sia definitivamente risolto.
Anche perche' di fronte hanno il cecchino Paterson pronto a punirli; oltretutto il pack albionico dovra' non solo controllarsi nelle ruck, anche in mischia chiusa dovran darsi da fare per prendere subito le misure agli scozzesi che ha fatto sudare chiunque, irlandesi inclusi, almeno per un tempo.
L'arbitro sara' il sudafricano Marius Jonker, a mio personale avviso uno dei migliori. La brutta notizia per gli inglesi e' che sa valutare una mischia e le ruck.
15 Delon Armitage (London Irish); 14 Mark Cueto (Sale Sharks), 13 Mike Tindall (Gloucester), 12 Ricky Flutey (Wasps), 11 Ugo Monye (Harlequins); 10 Toby Flood, 9 Harry Ellis (entrambe di Leicester); 1 Andrew Sheridan (Sale Sharks), 2 Lee Mears (Bath), 3 Phil Vickery (Wasps), 4 Steve Borthwick (Saracens, capt), 5 Simon Shaw (Wasps), 6 Tom Croft (Leicester), 7 Joe Worsley (Wasps), 8 Nick Easter (Harlequins).
Repl.: Dylan Hartley (Northampton), Julian White (Leicester), James Haskell (Wasps), Nick Kennedy (London Irish), Danny Care (Harlequins), Andy Goode (Brive), Mathew Tait (Sale Sharks).
La Scozia largamente invariata introduce solo Scott Gray in terza linea al posto di Barcklay chiamando in panchina Kelly Brown.
Sara' tosta riconfermare il successo casalingo dell'anno scorso contro la auld enemy anche se nella realta' le armi le avrebbero: pack abrasivo per scombussolare la fragile disciplina inglese, piede di Paterson per punirli; si trattera' di vedere se il carattere degli scozzesi sapra' reggere la pressione di Twickenham.
Coach Hadden ci provera' con il massimo sforzo, dipendendo la sua sopravvivenza sulla panca scozzese dal display che la sua squadra sapra' fornire. Siamo infatti sotto il livello minimale di due vittorie nel torneo stabilito inizialmente dal suo datore di lavoro Gordon McKie presidente della SRU anche se, ripensando alla partita persa con l'Irlanda .... "Without making excuses, I think we have been unlucky" ha dichiarato. Decodificando, a Hadden probabilmente bastera' perdere onorevolmente per conservare il posto.
Scotland: 15 Chris Paterson (Edinburgh); 14 Simon Danielli (Ulster), 13 Max Evans, 12 Graeme Morrison, 11 Thom Evans (all Glasgow); 10 Phil Godman, 9 Mike Blair (capt., entrambe Edimburgh); 8 Simon Taylor (St.Francais), 7 Scott Gray (N.Saints), 6 Al Strokosch (Gloucester), 5 Jim Hamilton (Edimburgh), 4 Jason White (Sale Sharks), 3 Euan Murray(N.Saints), 2 Ross Ford (Edimburgh), 1 Al Dickinson (Gloucester). Repl.: Dougie Hall, Moray Low (entrambe Glasgow), Nathan Hines (Perpignan), Kelly Brown (Glasgow), Chris Cusiter (Perpignan), Nick De Luca, Hugo Southwell (entrambi Edimburgh).
Il Galles ritorna al classico dopo le divagazioni nella Citta' Eterna, cambiando solo la coppia di centri rispetto alle prime due partite: Shanklin prende il posto a Jamie Roberts lasciando il suo a Gavin Henson.Tutto il resto e' stato restaurato, a partire dal pack dove dei romani messi in crisi dagli Azzurri rimangono titolari solo Powell e Alu-Wyn Jones, con tanto di fascia di capitano restituita da quest'ultimo al legittimo proprietario (non parente) Ryan Jones. In panchina viene confermato il giovane mediano Fury per le indisponibilita' di Gareth Cooper e Martin Roberts.
Perduto in ogni caso la possibilita' del bis del Grand Slam, il titolo e' ancora li' da prendere, manca solo la vittoria con almeno 13 maledetti punti di distacco.
A tal fine il sottile psicologo Gatland che prima del match con l'Inghilterra aveva rivelato "conosciamo le chiamate in rimessa degli inglesi" (giusto per metterli in confusione), ha dichiarato: "i miei giocatori me lo dicono spesso, di tutte le squadre del mondo quella che meno sopportano e' l'Irlanda". In effetti gente come Ronan O'Gara riesce poco simpatica a molti, vero Castro.?
Wales: 15 Lee Byrne (Ospreys); 14 Mark Jones (Scarlets), 13 Tom Shanklin (Blues), 12 Gavin Henson, 11 Shane Williams (entrambe Ospreys); 10 Stephen Jones (Scarlets), 9 Mike Phillips (Ospreys); 8 Andy Powell (Blues), 7 Martyn Williams, 6 Ryan Jones (capt); 5 Alun-Wyn Jones, 4 Ian Gough; 3 Adam Jones (tutti Ospreys), 2 Matthew Rees (Scarlets), 1 Gethin Jenkins (Blues).
Repl.: Huw Bennett (Ospreys), John Yapp (Blues), Luke Charteris (N.-G. Dragons), Dafydd Jones (Scarlets), Warren Fury (London Irish), James Hook (Opreys), Jamie Roberts (Blues).
L'Irlanda ritorna ai titolari provati, alla ricerca della miglior "chimica" che garantisca confidenza e saldezza di nervi in quella che sara' la bolgia del Millennium.Dei quattro rincalzi (di livello) introdotti contro la Scozia, riprendono il loro posto in panca Stringer, Leamy e Best per far posto ai titolari O'Leary, Heaslip e Flannery. Solo Gordon D'Arcy conserva il posto di titolare al centro rimpiazzando Paddy Wallace, forse il coach Declan Kidney conta sul suo affiatamento con O'Driscoll.
E' la squadra che ha prevalso sugli inglesi per un punticino quella che al Millennium dovra' capitalizzare su 13 punti di margine per riportare nell'Emerald Island un titolo che manca da 25 anni: i gallesi non li battono con un margine piu' grande dal 1983.
Un occhio infine all'arbitro: il mitico inglesino Wayne Barnes, quello di Francia-Nuova Zelanda al mondiale. Preparato ma protagonista, scarsamente influenzabile dal pubblico. Ma anche ogni tanto prono a grossolani errori di valutazione.
Ireland: 15 Rob Kearney (Leinster), 14 Tommy Bowe (Ospreys), 13 Brian O'Driscoll (capt.), 12 Gordon D'Arcy, 11 Luke Fitzgerald (tutti Leinster), 10 Ronan O'Gara, 9 Tomas O'Leary; 1 Marcus Horan , Jerry Flannery, John Hayes, Donncha O'Callaghan, Paul O'Connell (tutti Munster), Stephen Ferris (Ulster), David Wallace(Munster), Jamie Heaslip (Leinster). Repl.: Rory Best, Tom Court (entrambe Ulster), Mick O'Driscoll, Denis Leamy, Peter Stringer (tutti Munster), Paddy Wallace (Ulster), Geordan Murphy (Leicester Tigers).
Nessun commento:
Posta un commento