sabato 12 dicembre 2009

Breaking news primo tempo: Saints - Benetton 8-13!

Le italiane in Heinkenen Cup.
Appena conclusa a Reggio Emilia davanti a 8300 spettatori la prova di Viadana: sepolta 7-62 dagli Ospreys
presi per mano da Ricky Januarie e Dan Biggar, in scioltezza tranne il primo quarto d'ora (0-3), fino alla espulsione temporanea invero severa di Geldenhuys.
Dopodichè è notte profonda per i padroni di casa dai pochi italiani in campo. Ah, otto mete tutte trasformate da Biggar che piazza anche le due punzioni assegnate, mentre Law sullo zero a tre ne fallisce due: loro non ne avrebbero avuto gran bisogno, il morale dei nostri si. Forse con un 6-3 iniziale avrebbero restitito oltre il quarto d'ora.
Cornice di pubblico accettabile, gap tecnico coi gallesi no: complessivamente non un successo in prospettiva Celtic League per i Basso Padani, che pure sinora avevano disputato due prove tutto sommato dignitose a Clermont Ferrand e con Leicester.

Viadana: Clare; Robertson, Law, Cox, Pratichetti; Johansson, Brancoli; Alonso, Ferraro, Elosu, Hohneck, Geldenhuys (capt), Sole, Krause, Quinnell.
Repl.: Sepe x Clare (54), Hola x Johansson (64), Wilson x Brancoli (57), Sciamanna x Alonso (32), Redolfini x Elosu (51), Birchall x Quinnell (59).
N.E.: Santamaria, Benatti.
Ospreys: Owen; Bowe, Parker, Bishop, Walker; Biggar, Januarie; James, Hibbard, Mitchell, A-W Jones, J Thomas, Collins, Holah, Tiatia.
Repl.: Prydie x Bowe (74), Spratt x Bishop (74), Bevington x James (57), Bennett x Hibbard (59), Griffiths x Mitchell (61), Gough x A. Jones (64), Smith x Holah (64).
N.E.: Nutbrown.
Ref: Romain Poite (France).
Ospreys - mete: A-W Jones, Walker, Januarie, Collins, Hibbard 2, Bowe, Owen. trasf.: Biggar 8, pen.: Biggar 2
Viadana: meta di Quinnell, trasf. di Law.

Passiamo alla diretta: c'è invece profumo d'impresa, almeno mezza, per Treviso davanti a oltre 12.000 spettatori a Northampton schierata al gran completo, con Geraghty preferito a Myler come nell'ultima di campionato.
Benetton alla mezz'ora è sul 3-13, a fine primo tempo guida ancora per 8-13!
Trevigiani in vantaggio al 5' con Vermaak, che riceve un calcio di liberazione infame dei Saints dai loro 22m e lo chiude in meta, convertita da Botes per il 7-0 di Treviso.
Segue sfida al piede tra Geraghty e Goosen: due drop del sudafricano di Treviso intervallate da una punizione dell'apertura di casa.
Dopo la mezz'ora l'aria cambia: Benetton in trincea, prima il centro Downey sfiora la meta, poi al 40' ci arriva Ben Foden per l'8 a 13.

Nel secondo tempo si intensifica l'assalto dei i padroni di casa. Intensità oltre certi limiti, questa è la chiave e il punto debole dei nostri.
Al 45' il pareggio: meta del centro Ansbro non convertita da Geraghty, 13 - 13.
Due minuti dopo arriva la meta del sorpasso, opera dell'ala Ashton (in foto), metaman della Premiership: 20-13 con la trasformazione di Geraghty.
Al 53' seconda meta di Ashton, quarta per il bonus dei Saints, Geraghty trasforma: 27-13. Obiettivo inglese raggiunto, mi sa che rimane solo la possibilità di lottare per il bonus difensivo perduto dalla Benetton con questa meta.
60', non è ancora finita: meta di Goosen, Botes non trasforma: 27 - 18, e giallo al lock dei Saints Lawes.
Entrato Myler a primo centro, al 67' piazza una punizione, 30-18.
Al 75' giallo a Picone entrato al 55' al posto di Semenzato, mi sa che è finita.
Infatti finisce 30-18.
Classifica di Pool1: Munster 10 punti, Saints 9, Perpignan 6, Benetton 4.

Peccato per il mancato punto di bonus a Treviso; avessero saputo resistere nel finale del primo tempo e passare l'intervallo sul 3-13, chissà: esattamente come a Munster. Altro aspetto su cui lavorare, l'incapacità di sfruttare la superiorità numerica tra il 6o' e 70'.
Si conferma comunque che Benetton riesce a mettere sotto qualsiasi avversario, ma fuori casa solo per un tempo, almeno per adesso. E' un bel miglioramento rispetto alle performance del recente passato e uno stacco netto rispetto a ogni altra rappresentativa italiana ... osiamo dirlo vah, forse Nazionale inclusa.
Fatto sta che i Saints, squadra attualmente tra le prime quattro della Premiership, arriveranno a Treviso la settimana prossima non certo pensando di farsi una sgambata d'allenamento; del resto coach Mallinder non per caso ha schierato in casa il miglior Northampton disponibile. Purtroppo l'effetto sorpresa è finito, ma questo è lo scotto da pagare quando ci si guadagna sul campo il rispetto degli avversari.

Northampton: Foden; Ashton, Clarke, Downey, Ansbro; Geraghty, Dickson; Tonga'uiha, Hartley, Murray, Lawes, Day, Dowson, Best, Wilson.
Repl.: Myler x Downey (64), Mayor x Ansbro (67), Dickens x Dickson (64), Mujati x Tonga'uiha (66), Sharman x Hartley (71), Bonorino x Murray (54), Kruger x Day (54), S Gray x Best (66).
Treviso: McLean; Vilk, Sgarbi, Garcia, Botes; Goosen, Semenzato; Rizzo, Ghiraldini, Rouyet, A Pavanello, van Zyl, Vermaak, Zanni, Kingi.
Repl.: Waters x Garcia (54), Picone x Semenzato (56), Vidal x Rizzo (41), Allori x Ghiraldini (41), E. Pavanello x A Pavanello (56).
N.E.:: Cittadini, A Ceccato, Mulieri.
Ref.: Pascal Gauzere (France).

7 commenti:

ringo ha detto...

Peccato davvero. Peccato anche perché certa gente... E siccome ogni volta che una delle nostre gioca in Heineken, certi tipi fini tirano sempre fuori la storia della Celtic League, peccato due volte.

Abr ha detto...

Direi che si conferma che in Heineken, o in Celtic, di squadra italiana ce n'è una.
Ne vogliamo mandare un'altra? Sicuri? Beh allora bisognerebbe raccogliere tutte le altre assieme. La famosa "selezione nazionale", vai.
Senza leggere poi la formazione di Viadana: nomi italici gran pochi ..

ringo ha detto...

Hai capito perfettamente il senso di quel "peccato due volte". Ma non credo che Dondi dirà molto sulla prestazione trevigiana.

Abr ha detto...

Echissene di Dondi: il campo dimostra ancora una volta che il rugby italiano senza la Benetton (dopo averne distrutto le radici territoriali) rimarrebbe poca cosa.
Son ancora più ridicoli a mio avviso quelli che "il rugby ha bisogno delle grandi città". Il rugby ha bisogno di fondi, strutture, dedizione e progetti strategici, fossero anche all'isola d'Elba, non di chiacchiere e distintivo.

Zamax ha detto...

Be' non male. Peccato. Peccato per quella meta all'ultimo secondo del primo tempo. Sennò non so... anche se non credo che ce l'avremmo fatta lo stesso.
Nella formazione iniziale c'erano sei italiani-italiani (cinque veneti e un friulano) e due italiani della "Patagonia": non male neanche questo. Senza contare che poi è entrato anche Picone; che Marcato e Cittadini al meglio sono giocatori di ottimo livello. Ed eravamo senza il nostro folletto Williams!
Certo che Smith sarà anche tetragono nei suoi gusti rugbistici, però in questi due anni ha messo su un gioco di mischia formidabile. Non credo che si possa spiegare solo col valore dei giocatori, perché poi anche le "riserve" sanno stare perfettamente in campo.
Non ero molto ottimista prima della partita. Nell'ultima di campionato contro L'Aquila, pur schierando una formazione rimaneggiatissima e alquanto strana, la squadra era apparsa con la testa fra le nuovole, svogliata; sì che un certo punto verso la fine del primo tempo si è sentito Properzi gridare furibondo ai sonnambuli biancoverdi: "grintaaaaaa"...

Zamax ha detto...

Macché grandi città del kaiser! Northampton, per dirne una a caso, che non neanche 200.000 abitanti, non è forse una capitale del rugby inglese, con perfino una Heineken Cup in bacheca? Hanno da anni lo stadio sempre pieno e fra poco lo ristrutturanno portando la capacità da 12.000 a 17.000 posti.

Abr ha detto...

Zamax, si sa che (a) le inglesi e la loro feroce determinazione (di cui tra l'altro i Saints sono esponenti eccelsi persino tra le inglesi), sono da sempre le nostre bestie nere e (b) purtroppo noi andiamo a calare la forma da qui a febbraio-marzo quando si pensa solo al 6Nazioni, periodo in cui loro invece salgono.
Sono convinto cmq. che l'obiettivo di Treviso fosse realisticamente il punto di bonus, vedi fiammata dell'ultima meta di Goosen.
E sono convinto che tra una settimana in casa sentiremo musica diversa, anche in termini di grinta ... anche se gl'inglesi rimangono inglesi, in particolare i Saints, che personalmente "iconizzo" nel loro capitan Hartley, giovane tallonatore Kiwi di nascita non privo di talento ma kattivo come uno scappato dal riformatorio.

Sulla fola da provinciali che va attualmente di gran moda qui, quella delle "grandi città", basti dire delle città più titolate del Pianeta, che non sono Sidney Parigi e Londra ma Christchurch, Tolosa e Leicester ...

E' solo un barbatrucco italico per non parlare di "fatti" (soldi, fidejussioni, risorse, progetti sul lungo termine) e spostare il discorso verso la fuffa parolaia.

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