The Varsity
Barbarians insegnano, il vecchio buon gusto delle tradizioni ogni tanto riconcilia, a maggior ragione nel rugby.
S'e' appena disputata la superclassicissima, la madre di tutte le tradizioni sportive, il cosiddetto The Varsity Match, l'epica sfida tra Oxford e Cambridge: non e' solo canottaggio ma anche rugby.
Mentre mi godevo il secondo tempo in streaming silenziato con un occhio solo, mi risuonava nella testa il motivetto di "The Persuaders" (Attenti a quei due) e mi rivedevo Lord Brett Sinclair in jersey e ovale in mano nella sigla della serie ... Ah il buon sapore di natali "upper class" di questo sport, o almeno di uno dei suoi filoni - accanto a quello altrettanto nobile dei minatori celtici!
Ne fa percepire il flavor anche il neo capitano di Cambridge Dan Vickerman (al centro della foto), il lock ex nazionale australiano (52 caps) al secondo anno di economia agraria al Hughes Hall College: "The University match is fantastic to be a part of and is one of those things that until you experience it, you don't know what it is about", afferma uno che ha partecipato da titolare a due Coppe del Mondo, e poi chiarisce: "The great thing is that you have to be a full-time student to take part". Niente pro's mascherati e mega ingaggi: il vero buon rugby di una volta, insomma.
Assieme a Vickerman l'unico ex pro in gara è Nial Conlon, un prop ex Ulster; Oxford che non ne ha, in compenso arriva da 10 partite consecutive vinte nella fase preparatoria e dal pari con una rappresentativa dei Sale Sharks.
Davanti a più di 30.000 spettatori riuniti al sole di Twickenham (a proposito di tradizioni e di quelli che alzano le spallucce - anche nell'ambiente e non mi fate far nomi - e queste so' robe da conservatori, vanno superate e basta ...), i blu scuro di Oxford guidano all'intervallo per 7-5, ma dal 45' al 65' entrambe le squadre accelerano: un penalty di Oxford, una meta di Cambridge, un altro penalty dei blu e una ulteriore meta per i biancoazzurri, poi una meta per Oxford: siamo 20-19 per i bluscuro. Il gioco è aperto, ruspante e piacevole, pochi errori, difese attente ma non impenetrabili, molte azioni corali (più coi backs da parte di Oxford, coinvolgendo molto gli avanti quelle di Cambridge).
Il break decisivo lo compie Cambridge tra il 60' e il 65' segnando due mete in fila, entrambe a partire dalla rimessa laterale, seguite da maul avanzante per poi aprire e infilarsi in prima fase. Alla fine del tempo regolare una tardiva meta per Oxford fissa il risultato finale sul 31-27 per Cambridge, una vendetta quasi letterale sul 33-29 con cui Oxford l'anno scorso era riuscita a prevalere, chiudendo una striscia di tre vittorie consecutive dei rivali.
E ora al prossimo Varsity Match, nel 2010: “It’s the only rugby game where you spend 364 days preparing for it. You only have 80 minutes and the whole season rests on it. If you win you are in heaven if you lose you are in hell”: il Director of Rugby di Oxford Steve Hill chiarisce molto bene il sentiment.
Un bello spettacolo di sport vero. Almeno per noi che, ci consentirete, di Scanavacca o di gossip Celtic proprio non riusciamo ad appassionarci.
I nomi dei giocatori (e il college che frequentano):
Oxford: C Mahony (Keble); W Browne (Balliol), A Cheesman (St Edmund Hall), J Allfrey (Green Templeton), T Catling (Pembroke); R Swanson (New); N Haydon (University); R Lutton (Linacre), D Rosen (Worcester), O Tomaszczyk (Brasenose), I Kench (St Cross), N van Zyl (Green Templeton), J Carter (Kellogg), S McKeen (Harris Manchester), C Davies (St Edmund Hall).
Subs: D Rogers (St Cross), W Johnson (Pembroke), K Outen (St Edmund Hall), M Tosa (Lady Margaret Hall), W Klopper (Green Templeton), R James (St Catherine's), S Morris (Somerville), G Oliver (Green Templeton).
Cambridge: J Richards (Hughes Hall); J Greenwood (Hughes Hall), F Shepherd (St Edmund's), F Burdon (St John's), D Riley (Hughes Hall); R Broadfoot (Hughes Hall), D Rowe (Hughes Hall); N Conlon (St Edmund's), P Crossley (Homerton), T Harris (Churchill), W Jones (St Edmund's), D Vickerman (Hughes Hall), E White (Jesus), J Wheeler (St Edmund's), B Maidment (St Edmund's).
Subs: J Gilbert (St Edmund's), A Daniel (St Edmund's), P Anuvatnujotikul (Girton), H Henderson (St Edmund's), J Hood (Hughes Hall), S Reid (St John's), W Balfour (Queens'), A Cheetham (St John's).
Referee: D Richards
2 commenti:
Mi hai fregato sul tempo, Socio. Ieri interessante conversazione con un giornalista di finanza che mi ha raccontato una cosa molto interessante sull'operatività rugbistica inserita in contesto universitario. Insomma, ci vorrà un post per spiegarla meglio, 'sta cosa.
E se tu ti ricordi il sottoscritto che se la giocava sui campi ai tempi del collegge, io vorrei ricordare quella massima per cui, se si facesse saltare Twickenham durante un Varsity Match, un certo partito inglese rimarrebbe senza dirigenza per lungo tempo.
Vero! Ma anche quel Paese tutto :)
Attendo post quindi.
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