domenica 24 gennaio 2010

Sentenze di Coppa e spada

Giornata di sentenze in Heineken Cup: le quattro partite di domenica saranno importanti solo per stabilire quale tra le "altre" seconde rimarrà esclusa anche dalla Euro Challenge, mentre tutto è definito per quanto riguarda le otto che passano ai quarti di finale di Coppa Europa.
Il bilancio è trionfale per la Francia, che qualifica ben 4 squadre su otto posti - non accadeva dal secolo scorso, quando un anno i team inglesi boicottarono la Heineken Cup - e sono tutte leader nei loro gironi. Come previsto sono inoltre prime di girone due irlandesi, mentre le due seconde ripescate sono una gallese e una inglese: rispettivamente una lieve delusione rispetto alle potenziali classiche due della Rugby Nation e una terribile defaillance per il primo movimento europeo. Vediamo cos'è successo nei campi.
Pool 3

Viadana 20 - Clermont 59 - Compito francese svolto in 35 minuti senza troppi affanni, alla fine saranno nove mete a due con doppiette di Nalaga (un'ala che pare un centro, di quelli da sfondamento alla Ma'a Nonu) e Rougerie (un centro che si muove come un'ala di quelle brave, alla Tommy Bowe). Nel frammezzo i mantovani riescono a infilare due mete che addolciscono la pillola.
Quota 21 punti raggiunti dice che gli Alverni di Gonzo Canale sono qualificati in ogni caso e solo Leicester potrebbe disputare il primo posto di pool ma dovrebbe vincere con il bonus; ogni altro risultato nell'altra partita della Pool 3 qualificherà il vincitore come miglior secondo.
Ospreys 17- 12 Leicester Tigers - Primo tempo giocato a ribattersi vicendevolmente colpo su colpo, con una certa prevalenza tattica dei Tigers che attaccano sagacemente, con Flood e Staunton primo centro a lanciare penetrazioni di Hipkiss, Moody, Tuqiri. Gli Ospreys si difendono con forza e sono sempre pronti a pungere, soprattutto al largo con Bowe e Shane Williams. Sfida nella sfida tra i due iperattivi mediani Januarie e Ben Youngs.
Un penalty iniziale di Flood viene "coperto" da un drop di Biggar, nuovamente Biggar risponde con una punizione a una di Flood, poi Staunton centra un drop e Biggar segna un piazzato; sono 9 pari al 35' quando Hook schierato primo centro arriva nei 22m avversari, vede uno spiraglio sull'estrema sinistra e calcia di precisione sull'angolino, dove Tommy Bowe arriva per primo superando Johnny Murphy in velocità. Meta decisiva, rimarrà l'unica della partita, a fine primo tempo sono 14 - 9 e la zampata risulterà ferale per le Tigri.
Nel secondo tempo difatti la prevalenza tattica e territoriale dei Tigers viene rovesciata dai padroni di casa: si installano regolarmente nella metà campo avversaria ma le Tigri si difendono senza troppi affanni, tutto quello che succede è uno scambio di calci di punizione che fissa il risultato e assalti finali all'arma bianca delle Tigri, fermati da un paio di erroracci di handling e con l'aiuto ... dell'arbitro.
Già, che dire dell'arbitro Lewis che ci ritroveremo nel 6Nazioni contro la Francia (evabbè ...) cui abbiamo affibbiato un voto 4/5 in tempi non sospetti: conferma in pieno il nostro giudizio ("
Quando è in giornata no è uno dei peggiori "old farts" europei: lontano dalle azioni, in mischia dice "non ho visto", sorride e fa rifare, sovente prende decisioni da lontano e "sulla base dell'esperienza", cioè a favore dei mejo").
Lewis fischia ogni tanto a casaccio la mischia, nel caso più grave ribalta una chiara supremazia di Castro. nell'ultima, decisiva mischia a 5 metri dalla meta gallese, con due minuti sul cronometro; nel finale poi non
si accorge che Sonny Parker rimane in campo nonostante il rientro di Lee Byrne e gli Ospreys giocano per un buon minuto in sedici. L'estremo Ospreys risulta decisivo in quel frangente anche per il posto dove si trova appena rientrato, fuori zona vicino al lato sinistro, dove può opporsi a una incursione particolarmente insidiosa di Ben Youngs. L'arbitro non sa far altro che cazziare l'incaricata Ospreys, dimenticandosi di assegnare il regolamentare calcio di punizione a Leicester: potevano arrivare a due soli punti sotto, a portata di drop!
Scandaloso ma non basterà per sovvertire il risultato, che dice che i vice campioni d'Europa, la squadra con due titoli europei e campione inglese in carica è fuori dalle Coppe.


Pool 4
Bath 10 - 28 Ulster - Come al solito Stephen Ferris sempre lui: per le prestazioni "attive" che lo fanno risultare il man of the match, ma è anche passivo protagonista alla mezz'ora del cartellino rosso diretto al seconda linea avversario Danny Grewcock, che gli pianta un piede addosso sotto gli occhi dell'arbitro. Ma quanti ne ha sulla coscienza questo flanker? Dupuy, Attoub, ora Grewcock ... Tutte nel secondo tempo le tre mete nordirlandesi, di Andrew Trimble, Darren Cave e Paddy Wallace, mentre Banahan aveva segnato per Bath nel primo.
Ulster riesce ad ottenere una importante vittoria in terra inglese (la prima della sua storia), ma senza il bonus che poteva portarli alla pari dei francesi dello Stade; i loro 17 punti già si sapeva non bastano per essere uan delle due migliori seconde, domani vedremo se saranno sufficienti per raggiungere la Challenge Cup.
Edimburgh 9- Stade Francais 7
Partita bloccatissima quella dei francesi con Mauro titolare, all'insegna del primo non prenderle. Segnano comunque l'unica meta della gara alla mezz'ora con Pascal Papè, poi ci pensa il solito Paterson a procurare agli avversari la striminzita sconfitta e il punto di bonus difensivo che serve allo Stade per vincere il suo girone. Con 18 punti lo Stade è certo però che giocherà i quarti fuori casa.

Pool 6
Brive 17 - 20 Scarlets
Anche gli Scarlets col rientro di Stephan Jones ce la mettono tutta per agganciare il secondo posto, buono al più per andare in Challenge, si saprà domani. Ne risulta una partita molto combattuta, primo tempo 10 pari con una meta per parte. Il secondo tmepo replica il primo a parti invertite, nel primo avavano marcato per primi i francesi poi i gallesi, nel secondo accade il viceversa. Orquera subentrato a Andy Goode trasforma la meta in superiorità numerica per il 17 pari al 60'; dopo 5 minuti Jones marca la punizione del risultato finale, nonostante la solita espulsione di Lou Reed. Anche gli Scarlets raggiungono a 17 punti ma con 12 mete, una in più di Ulster; in caso gli Irish non vincano, sono certi di dover prenotare almeno un un giro di Challenge nella loro prossima primavera.
London Irish 11 - 11 Leinster
Che squadra gli Exiles, capaci di tutto, e che tipo Sexton! Il suo drop nel finale non è del tutto inutile per i suoi: è vero che ai dublinesi bastava il bonus difensivo per passare, ma con 22 punti in classifica raggiungono la certezza di giocare i quarti in casa. Il risultato àncora invece gli irlandesi di Londra a 17 punti come gli Scarlets ma coi quali hanno perso entrambe le gare, per cui gli Exiles risultano terzi in classifica e fuori dalle Coppe. Oltre a Llanelli sono felici anche a Northampton: agguantano l'ultimo posto utile per i quarti di Heineken, e a giudicare da come Myler si era liberato di quella ultima palla utile a Limerick, forse già sapevano delle attitudini ... suicide degli Irish, cui sarebbe bastata la vittoria senza bonus per via della miglior differenza tra punti fatti e subiti rispetto ai Saints.
Del resto il rugby non ammette sconti: Leinster era rimasta in testa con una meta di Nacewa da fine primo tempo fino al 65' quando Chris Malone va in meta e pareggia; a tre minuti dalla fine sempre Malone marca la punizione che darebbe ai suoi la vittoria e gli agognati 19 punti, ma un minuto dopo arriva il fatale drop del pareggio di Sexton. Due i tentativi di drop falliti da Malone, fa tutto lui, negli ultimi secondi di gara e agli Irish non resta nulla, manco un posticino in Challenge Cup, è la sorpresa della giornata assieme all'eliminazione dei Tigers.

Riassumendo, passano ai quarti di finale di Heineken Cup: Munster, Biarritz, Clermont, Stade Francais, Toulouse, Leinster; passano come seconde ripescate Ospreys e Northampton Saints.

Amlin Euro Challenge:

Rimane solo da giocare la decisiva Leeds- Bourgoin, per il resto tutto deciso:
In Pool 3 nel pomeriggio i Saracens con Aguero e Ongaro titolari avevano fatto quanto potevano e dovevano a Rovigo vincendo 8 - 56, otto mete a una, guadagnando il bonus in 22 minuti, con tripletta per Saull e due mete per Tagicakibau, unica meta rodigina di Immelmann.
Tutto inutile, Tolone in serata rifila una batosta a Castres vincendo 42 -10 con sei mete, doppiette per Loamanu (in foto) e Kefu. I provenzali raggiungono il bonus al 35' e rendono così irraggiungibile il loro primo posto nel girone: un'altra inglese eccellente mandata a mordere la polvere da una francese, ora sta a vedere cosa succederà a Leeds con Bourgoin ...
Le altre partite: Parma batte Bucarest 16 -9 vendicando la sconfitta dell'andata con una meta di Thrower e 11 punti di Irving; tutti di Vlaicu i punti delle Querce. Lasciamo agli Oaks il bonus difensivo ma gli si prende il terzo posto nel girone; con otto punti finali è il miglior piazzamento di una italiana nelle Coppe quest'anno.
Connacht legittima il suo primo posto assoluto tra tutti i gironi schiantando Madrid per 0 -66 con 10 mete; una sola per il capocannoniere di coppa Fion Carr, due per Keith Matthews.
Bayonne infine soffia al Racing l'inutile secondo posto del girone vincendo a Roma per 6 -55, otto mete a zero. Perugini finalmente titolare, Gower tornato come detto primo centro con Manny Edmonds apertura in attesa dell'arrivo di Fauquè, ma l'italo australiano mette a segno 5 trasformazioni.

Quindi passano ai quarti di finale di Amlin Euro Challenge: Connacht, Toulon, London Wasps, Newcastle Falcons, più una tra Leeds Carnegie e Bourgoin da giocarsi domenica. Le raggiungeranno ai quarti tre fra le seguenti: Gloucester, Ulster, Sale o Cardiff, Scarlets, anche queste da determinarsi domani.

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