Australia Irlanda pre match
L'Australia si appresta ad affrontare l'Irlanda al Suncorp Stadium di Brisbane per diluire la delusione ( e le risorte polemiche) generata dalla sconfitta di un punto con l'Inghilterra, anche se nell'aggregato dei due test match gli Aussie hanno prevalso, vincendo la Cook Cup in palio.
Non c'è solo quello a offrire motivazioni: c'è la "vendetta" per quel 20 pari tardivo al Croke Park nella tournèe invernale, o il tentare di riprendersi il terzo posto nel ranking Irb.
Nonostante la sconfitta con gli inglesi, prevalgono le conferme per coach Deans. Dietro rientra Adam Ashley Cooper all'ala chiusa, rilevando l'infortunato Ioane, tutti gli altri confermati Giteau incluso e Berrick Barnes va in panchina.
Davanti un infortunio a Sharpe impone l'ingresso in seconda linea di Mark Chisolm, tutto il resto confermato inclusa, per necessità, la inesperta prima linea - col valido giovane Slipper pronto a entrare dalla panchina. Il cambiamento di rilievo è la mediana nuovamente affidata a Luke Burgess, apparso più in forma di Will Genia che s'è infortunato; Josh Valentine dei Waratahs lo rimpiazza in panchina.
Australia: 15 James O'Connor, 14 Drew Mitchell, 13 Rob Horne, 12 Matt Giteau, 11 Adam Ashley-Cooper, 10 Quade Cooper, 9 Luke Burgess, 8 Richard Brown, 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom (captain), 5 Mark Chisholm, 4 Dean Mumm, 3 Salesi Ma'afu, 2 Saia Faingaa, 1 Ben Daley.
Replacements: 16 Huia Edmonds, 17 James Slipper, 18 Mitchell Chapman, 19 Matt Hodgson, 20 Josh Valentine, 21 Berrick Barnes, 22 Kurtley Beale.
Sul fronte irlandese la partita è decisiva per dare un senso a un tour australe sfortunato dopo la non-gara con gli All Blacks e la sconfitta con i Maori, in cui vanno comunque sottolineate le caratteristiche di resilience degli irlandesi, capaci di segnare 4 mete in inferiorità numerica e il quasi pareggio nel test non ufficiale.
A rimpiazzo dell'indisciplinato Heaslip debutta in terza linea Chris Henry, nordirlandese di Belfast che gioca nell'Ulster (e omonimo del wide receiver dei Cincinnati Bengals in foto, deceduto l'anno scorso "cadendo" da un pickup nel corso di un litigio con la fidanzata).
E' quello irlandese un pack in piena emergenza, devastato dalle assenze: capitan O'Connell, Stephen Ferris, Denis Leamy, Kevin McLaughlin, Sean O'Brien e Donncha Ryan sono injury listed, mentre David Wallace se n'è ito per la nascita del secondo figlio.
Dietro Paddy Wallace si guadagna il posto al centro di Gordon D'Arcy.
Ma il bocciato di maggior rilievo è Ronan O'Gara, panchinato per la preferenza accordata dal coach alla fisicità congiunta alla precisione ... alla mano più che al piede di Jonathan Sexton. Declan Kidney non dà spazio ai sentimentalismi, sarebbe pur stato il centesimo Test per RoG.
Ireland: 15 Robert Kearney, 14 Tommy Bowe, 13 Brian O'Driscoll (captain), 12 Paddy Wallace, 11 Andrew Trimble, 10 Jonathan Sexton, 9 Tomas O’Leary, 8 Chris Henry, 7 Shane Jennings, 6 Niall Ronan, 5 Mick O'Driscoll, 4 Donncha O'Callaghan, 3 Tony Buckley, 2 Sean Cronin, 1 Cian Healy
Replacements: 16 Damien Varley, 17 Tom Court, 18 Dan Tuohy, 19 Rhys Ruddock, 20 Eoin Reddan, 21 Ronan O'Gara, 22 Geordan Murphy
Non c'è solo quello a offrire motivazioni: c'è la "vendetta" per quel 20 pari tardivo al Croke Park nella tournèe invernale, o il tentare di riprendersi il terzo posto nel ranking Irb.
Nonostante la sconfitta con gli inglesi, prevalgono le conferme per coach Deans. Dietro rientra Adam Ashley Cooper all'ala chiusa, rilevando l'infortunato Ioane, tutti gli altri confermati Giteau incluso e Berrick Barnes va in panchina.
Davanti un infortunio a Sharpe impone l'ingresso in seconda linea di Mark Chisolm, tutto il resto confermato inclusa, per necessità, la inesperta prima linea - col valido giovane Slipper pronto a entrare dalla panchina. Il cambiamento di rilievo è la mediana nuovamente affidata a Luke Burgess, apparso più in forma di Will Genia che s'è infortunato; Josh Valentine dei Waratahs lo rimpiazza in panchina.
Australia: 15 James O'Connor, 14 Drew Mitchell, 13 Rob Horne, 12 Matt Giteau, 11 Adam Ashley-Cooper, 10 Quade Cooper, 9 Luke Burgess, 8 Richard Brown, 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom (captain), 5 Mark Chisholm, 4 Dean Mumm, 3 Salesi Ma'afu, 2 Saia Faingaa, 1 Ben Daley.
Replacements: 16 Huia Edmonds, 17 James Slipper, 18 Mitchell Chapman, 19 Matt Hodgson, 20 Josh Valentine, 21 Berrick Barnes, 22 Kurtley Beale.
Sul fronte irlandese la partita è decisiva per dare un senso a un tour australe sfortunato dopo la non-gara con gli All Blacks e la sconfitta con i Maori, in cui vanno comunque sottolineate le caratteristiche di resilience degli irlandesi, capaci di segnare 4 mete in inferiorità numerica e il quasi pareggio nel test non ufficiale.
A rimpiazzo dell'indisciplinato Heaslip debutta in terza linea Chris Henry, nordirlandese di Belfast che gioca nell'Ulster (e omonimo del wide receiver dei Cincinnati Bengals in foto, deceduto l'anno scorso "cadendo" da un pickup nel corso di un litigio con la fidanzata).
E' quello irlandese un pack in piena emergenza, devastato dalle assenze: capitan O'Connell, Stephen Ferris, Denis Leamy, Kevin McLaughlin, Sean O'Brien e Donncha Ryan sono injury listed, mentre David Wallace se n'è ito per la nascita del secondo figlio.
Dietro Paddy Wallace si guadagna il posto al centro di Gordon D'Arcy.
Ma il bocciato di maggior rilievo è Ronan O'Gara, panchinato per la preferenza accordata dal coach alla fisicità congiunta alla precisione ... alla mano più che al piede di Jonathan Sexton. Declan Kidney non dà spazio ai sentimentalismi, sarebbe pur stato il centesimo Test per RoG.
Ireland: 15 Robert Kearney, 14 Tommy Bowe, 13 Brian O'Driscoll (captain), 12 Paddy Wallace, 11 Andrew Trimble, 10 Jonathan Sexton, 9 Tomas O’Leary, 8 Chris Henry, 7 Shane Jennings, 6 Niall Ronan, 5 Mick O'Driscoll, 4 Donncha O'Callaghan, 3 Tony Buckley, 2 Sean Cronin, 1 Cian Healy
Replacements: 16 Damien Varley, 17 Tom Court, 18 Dan Tuohy, 19 Rhys Ruddock, 20 Eoin Reddan, 21 Ronan O'Gara, 22 Geordan Murphy
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