Don't underestimate Russia
Le incontreremo alla Rugby World Cup 2011, nel nostro girone ci saranno anche Usa e Russia e che vuoi che sia, tutte le nostre preoccupazioni sono ovviamente rivolte a Irlanda e Australia.
Beh, invito a guardare gli highlights qui sotto. La partita e' la sfida di apertura della Churchill Cup nello scorso weekend tra le due.
Equilibrio della gara a parte, per la cronaca terminata 39-22 a favore dei padroni di casa statunitensi, uno prima di vedere dice Russia bah, saranno un incrocio tra rumeni e georgiani, tanti bovidi pesanti a spingere in mischia e un bel calciatore, il resto a far falli in fase di contesa.
Guardate invece come montano veloci, fisici e soprattuto sicuri i loro trequarti: sanno giocare, sfondare, aprire, tagliar angoli, e non lo stanno improvvisando li' per li'. Forse sono leggerini e malmessi in difesa, soprattutto non paiono reggere gli ottanta minuti ma meritano rispetto.
Anche gli statunitensi non sono solo Ngwenya di Biarritz (un suo in avanti non fischiato propizia la prima meta Usa), Wyles di Bath (due mete) ed Emerick dall'Italia (grande nella seconda meta Usa): gli Eagles paiono una squadra solida, ben assemblata ed allenata da O'Sullivan ex coach dell'Irlanda, basata sugli avanti ma con ali ed estremo capaci di finalizzare.
Chiaro pero' che quello che sorprende di piu' e' il livello di confidenza che mostra l'orso russo in alcune fasi.
A vedere come si gioca oggi fuori dall'Olimpo consacrato, a livello di pianificazione italiana per i Mondiali forse sarebbe stato il caso di non scornarsi per quattro anni solo con Sudafrica, Nuova Zelanda e Australia oltre alle 5 top europee nel Sei Nazioni, arrivando al massimo alle Isole del Pacifico, prevedendo invece un paio di giretti tra questi "piccoli" che stan crescendo. Giusto per testare, a scanso di dolorose sorprese note nel calcio come "effetto Corea". Per fortuna nei prossimi anni ci ha pensato la Irb a definire d'imperio chi s'incontrera' con chi nei Test Match.
UPDATE: Ovviamente tutto e' relativo, se l'Italia fara' meglio a stare all'occhio, non e' detto lo stesso valga per gli inglesi: sempre per la Churchill Cup, appena disputata Russia 17 -49 Saxons (primo tempo 14 -28). Mete inglesi di Varndell (2), Saull, Abendanon, Narraway, Young, Myler. Gia' dai nomi dei metaman inglesi si comprende che non e' certo il caso di dire, ah beh allora 'sti russi non sono nessuno ...
England Saxons: N Abendanon (Bath); J Simpson-Daniel (Gloucester), J Clarke (Northampton), A Allen (Leicester), T Varndell (Wasps); S Myler (Northampton), M Young (Newcastle); N Wood (Gloucester), R Vickers (Newcastle), D Bell (Bath), G Kitchener (Worcester), G Skivington (Wasps - capt), T Wood (Worcester), A Saull (Saracens), L Narraway (Gloucester).
Replacements: A Titterrell (Leeds), A Corbisiero (London Irish), N Catt (Bath), K Myall (Leeds), L Dickson (Northampton), A Goode (Saracens).
Russia: Maglakelidze, Korshunov, E. Pronenko, Voytov, Fatakhov, Gresev, K. Kushnarev, Medkov, Yanyushkin, Y. Kushnarev, Gerasimov, Makovetskiy, Babaev, Artemyev, Klyuchnikov.
Replacements: E. Matveev, Boyvinnikov, Khrokin, Sergeev, Shakirov, Korobyeinikov, Kuzin.
2 commenti:
Esatto socio. Tra l'altro, giusto per la cronaca, noi l'aveva detto: http://rightrugby.blogspot.com/2010/04/dalla-russia-con-furore.html
Onestamente il nostro girone è difficile e non solo per la presenza di due big come Irlanda e Australia: non dimentichiamoci la fatica che abbiamo fatto quattro anni fa per battere Portogallo e Romania. Gli Stati Uniti ormai da qualche tempo a questa parte bazzicano gli scenari internazionali e possono contare su giocatori sparsi in Europa.
La Russia è una matricola: vende cara la pelle - e sembra che abbia appreso una regola importante, lavorare sodo sui fondamenti.
Eh si, dopo aver detto vediamo, verifichiamo coi nostri occhi che è proprio così ...
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