mercoledì 9 giugno 2010

Tim Visser, l'oriundo volante

"Non sono così forti e per me è meglio stare qui e giocare un rugby di alto livello piuttosto che una partita, diciamo, contro la Germania". Il pensiero che l'olandese Tim Visser rivolge alla sua nazionale sta tutta qui ed è apparso sulle pagine dell'ultimo numero del mensile Right Rugby, che ha dedicato un ritratto all'ala in forza all'Edimburgo, uno dei due club scozzesi - assieme al Glasgow - di Celtic League.

Un ragionamento interessante dal nostro punto di vista, quello italiano, dove di tanto in tanto riaffiorano le polemiche sugli oriundi che indossano la maglia azzurra. Visser infatti punta in alto, alla convocazione con la Scozia di Andy Robinson, l'allenatore che l'ha voluto ai Gunners prima di lasciare la panchina per la nazionale Blue Navy.
"I don't really fancy playing for the Netherlands at the moment because there might be an opportunity for me to play for Scotland", ha confessato alla rivista. Una scelta che non avrebbe reso particolarmente felice suo padre, Marc, che ha conquistato 67 caps con i Paesi Bassi come No. 8. L'Olanda nel ranking IRB è al 35° posto e Visser sogna di affrontare le nazionali del Six Nations o della Coppa del Mondo. Se gli auspici dovessero naufragare, "I'd be more than honoured to play for my home country".
Nell'intervista rilasciata alla giornalista Katie Field, il 23enne originario di De Bilt racconta come è arrivato in Scozia: dalle esperienze con la maglia dell'Olanda Under 16 all'età di 13 anni, mentre gli amici preferivano altre attività meno fisiche, al torneo Amsterdam Seven quando ormai si era garantito un posto al Johan Cruyff Institute, accademia sportiva che gli ha permesso di studiare nel frattempo economia - gli olandesi, si sa, sono mercanti dentro. Nell'occasione venne notato dal duo dei Newcastle Falcons, Joe Shaw e James Grindal, che lo invitarono nel nord dell'Inghilterra, con tanto di benedizione del padre che ai tempi aveva ricevuto offerte da Oltremanica, rifiutandole. Ha così completato gli studi alla Barnard Castle e ha conquistato un posto da ala nel club, lui che ci era arrivato da seconda linea.
Il debutto è stato da incorniciare, con la meta della vittoria contro Worcester nel settembre 2006. Sono arrivate altre 57 presenze in tre anni: i primi due trascorsi al massimo grazie alla fiducia del manager John Fletcher, l'ultimo meno entusiasmante dopo il cambio in panchina. Un prestito al Northampton non particolarmente degno di nota e poi la chiamata dalla Scozia. Visser arriva alla corte di Robinson, si innamora di Edimburgo e diventa per il pubblico di casa The Flying Dutchman, l'Olandese volante. Con la nuova maglia ha debuttato nella primavera 2009 contro Cardiff e fino ad ora ha collezionato 55 punti, vale a dire 11 mete che lo hanno incoronato miglior scorer della stagione 2009/2010 in Magners. L'unico rammarico l'addio sul finale di campionato quando sono svaniti i playoff dopo che i Gunners hanno abitato ai piani alti della classifica dall'inizio alla fine. O quasi.
Nel curriculum vitae compare anche un'apparizione con la maglia dell'Inghilterra Under18, ma l'ultimo obiettivo, come detto, è quello di provarci con la "prima squadra" scozzese.
Mal che vada, tornerà a bussare alla porta di casa.

2 commenti:

Abr ha detto...

Forte. Un nonno emigrato da Treviso o Pordenon (Visse'r con l'accento sulla e), non si riuscirebbe a trovare? ;)

ringo ha detto...

Eh, magari glielo si potrà domandare quest'anno quando il Treviso passa a fargli visita. O lui passa per la Marca, ecco.

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