giovedì 29 luglio 2010

Signori cari, non poteva che finire così

Ohibò, la faccenda è seria: pare ormai ufficiale il fatto che i diritti televisivi della Celtic League marcata un po' di azzurro siano andati a Dalhia Tv, emittente che naviga sul digitale terrestre e che si fa strada affidando il palinsesto non solo allo sport, ma anche alle allegre signorine tipo Tori Black, Sasha Grey e compagne di avventura. Insomma, si dice in giro che il rugby italiano sia andato a puttane. A parte il fatto che in questo blog rispettiamo comunque il lavoro delle pornostar, ci sovviene una domanda: embè? Non è forse la ciliegina sulla torta di un progetto federale ben chiaro: levarsi di torno alcuni volti del rugby di casa nostra, magari un po' troppo popolari, per spremere quelli con i soldi perché regalino gente alla Nazionale da mettere in bella mostra? Da quando si sparse la voce dello sbarco Oltremanica, ci siamo guardati in faccia - io e il Socio -, abbiamo respirato a fondo e abbiamo concluso che qualcosa non andava.

Mancano le conferme, alla FIR tutti tacciono - as usual. Se poi davvero le cose dovessero finire così, ripetiamo appunto che non c'era motivo per cui meravigliarsene. Di certo era impensabile che i diritti se li accaparrasse la Rai, che pare faccia già una gran fatica a mandare in onda le immagini di ciò che rimane del campionato di casa nostra. A tal proposito - carta canta! -, riprendiamo le parole del presidente Dondi di qualche giorno fa, quando è stato presentato il calendario della stagione 2010/2011: "La sottoscrizione dell’accordo con Rai Sport per la trasmissione in diretta del Campionato d’Eccellenza è particolarmente significativa perché ribadisce la centralità della massima competizione rugbistica nazionale nella programmazione di FIR in un anno di importante transizione per il nostro movimento. Desidero ringraziare il direttore Eugenio De Paoli che, anche alla luce dei positivi dati d’ascolto ottenuti nel corso della passata stagione, ha contribuito in modo fondamentale al positivo esito della trattativa dimostrandosi una volta di più grande appassionato ed amico della nostra disciplina". E' chiaro no? Nella programmazione della federazione per quest'anno di "importante transizione" c'è la massima competizione rugbistica nazionale, quella rimasta orfana del Benetton Treviso e del Viadana. E senza formazioni che prendano parte alla Heineken Cup, dal momento che ci vanno le due celtiche. Le quali a loro volta, ricordiamo il concetto, vanno in Magners "in nome della FIR", come ha più volte sottolineato Dondi. Mica per vanto personale o della dirigenza che ci mette i soldi, che siamo matti?
Sempre qualche giorno fa, commentando una partita su Sky, il caro Vittorio Munari ha trasmesso un messaggio nemmeno troppo subliminale, quando ha affermato che a differenza del pensiero che va per la maggiore, franchigie come Munster e Leinster non impostano le loro strategia ad uso e consumo della nazionale d'Irlanda. Pensano al proprio fienile: ecco spiegato perché ad un certo punto sono apparsi a livello internazionale gli avanti del Leinster, perché il club per conto suo si è messo ad allevare gente come si deve da piazzare in mischia, in barba ad un certa tradizione per cui gli avanti arrivavano da Munster, i trequarti da Dublino. Può sembrare una cosa di poco conto, ma a noi non pare così.
Il pensiero mainstream di casa nostra, invece, ha ormai sancito che Treviso e Viadana debbano seguir le direttive federali.
Dunque, signori, di che ci meravigliamo? Le nostre celtiche finiscono su un canale che in pochi si filano, a meno che poi uno non abbia intenzione di vedere anche altri generi di mischie? Il cerchio, se davvero alla fine le cose andranno così, si chiude. Troppo tardi lamentarsi ora.

11 commenti:

Zamax ha detto...

E pensa un po' alla fortuna sfacciata di quelli che abitano dalle parti di Treviso, come il sottoscritto: con 100 €, diconsi Centoeuro/00, per la Gradinata e 150 €, diconsi Centocinquantaeuro/00 per la tribuna laterale coperta, acquistano un abbonamento per tutte le partite casalinghe della Benetton di Magners League e di Heineken Cup: in tutto quattordici partite. Non osavo sperare tanto. Ultragenerosi alla Benetton. Ho perfino il dubbio che si siano sbagliati:

http://www.benettonrugby.it/novita.aspx?idC=1431

ringo ha detto...

Vorrà dire che ci farai i resoconti delle partite - gratuitamente, viso che non sborsi un capitale.

Deba ha detto...

Anche a Viadana i prezzi sono circa gli stessi.
http://www.aironirugby.eu/it/doc-s-26-206-1-prosegue_la_campagna_abbonamenti.aspx

Finalmente il sito è quasi guardabile.

Anonimo ha detto...

@Deba: interessante l'abbonamento promozionale 1000 Miclas.
Peccato che le partite siano tutte di venerdì alle 18 e non potrei mai arrivare in tempo, altrimenti un pensierino ce lo facevo.

Sul sito non dico più nulla sennò sembro uno di quei vecchi rimbambiti che si fissano su una cosa e la ripetono fino a farti cadere... le braccia! ;-)

Anonimo ha detto...

Mi autocommento:
ho notato che sul sito della Magners le date per ogni incontro sono 3.
Inoltre il sito da cui avevo preso l'orario di inizio delle partite (le 18) riporta date farlocche, quindi risulta poco affidabile.
Mi sorge quindi il dubbio che il calendario uscito qualche giorno fa dia solo l'indicazione del weekend in cui si gioca ma poi il giorno è da definire così come, immagino, l'orario di inizio.
Qualcuno di voi insiders può fugare i miei dubbi?
Anche perché, se ciò che dite nel post sarà confermato, 'sti celti in terra italica potremo vederli solo ed unicamente dal vivo!

ringo ha detto...

Opto per la seconda ipotesi. Solitamente almeno all'inizio indicano il week end, poi vanno del dettaglio. Non dimentichiamoci che la Magners prosegue durante i Test Match ad esempio e quindi gli orari e i giorni delle partite devono adeguarsi.

Abr ha detto...

Aldilà delle politiche d'abbonamento delle due italiane e dei calendari, vorrei rimarcare il punto sulla tv intesa come televisione e non Treviso - per quelli oimè lontani dalle due piazze.

Aldilà della scarsa popolarità della Rete infatti, o della sua propensione al porno - cose entrambe che non comprendiamo come possano risultare estranee a dei veri appassionati di rugby - il punto vero da capire è la capacità e l'impegno di Dahlia a PRODURRE le partite in Italia.
Non è uno scherzo e se lo fanno davvero, tanto di cappello: è lì che la Rai e altre si sono tirate indietro.
Un conto infatti, lo ripetiamo da tempo, è TRASMETTERE, un altro è PRODURRE (servono troupe tecniche esperte, materiali, canali, regìa etc.etc.: in una parola, capacità organizzative e COSTI)

Alcuni ora denunciano un presunto "aiutino" federale che andrebbe a tale Rete per farle acquisire i diritti delle partite di Celtic League prodotte da altre reti fuori d'Italia.
A parte che detto "aiutino", visto che non siamo nel calcio sarebbe andato a qualsiasi rete in grado di produrre le partite, essendo che Dahlia presumibilmente scambierà le sue produzioni con quelle di altre tv, se ne deduce che "l'aiutino" servirà per portare in Dahlia TUTTA la Celtic, coprendo la differenza non banale delle partite in casa di 2 team vs. 10. Notizia non male direi.
Trattasi quindi di tradeoff comprensibile e nell'interesse degli appassionati veri: la Fir otterrebbe la trasmissione di tutto il campionato in Italia, Dhalia una offerta completa ripagandosi i costi di produzione, il pubblico italiano potenzialmente potrà godersi tutto il campionato Celtic a un costo (speriamo) ragionevole e senza doversi sobbarcare trasferte eccessive.

Quelli che protestano, tolti improbabili moralisti - battute a parte, gli abbonamenti con tutta probabilità saranno come per Sky divisi in fasce: sport, cinema, sesso etc. - o sono i soliti provinciali per i quali se è cotta gli piacerebbe cruda e viceversa, oppure sono quelli incazzati non tanto per lo spreco di soldi federali ma solo perchè non cadranno dalle loro parti.

Sono i soliti Pontefici che prima si ergevano non richiesti a difesa del "rugby nelle grandi città", poi del "rugby nel Sud".
A questi delle italiane in Celtic, del Sud e delle grandi città, del rugby di per sè in realtà non gliene po' fregà demeno, amano solo le robe sottocasa loro ...
Salvo poi dare dei secessionisti egoisti agli altri, ovviamente.

Andrea B. ha detto...

Beh ... Dahlia non è proprio una tv solo per il porno.
L' anno scorso ha rilevato quello che era il canale digitale terrestre a pagamento di LA7 ( che evidentemente ha ritenuto inutile combattere contro Mediaset Premium) e trasmette le partite di campionato di parecchie squadre di calcio di serie A, altre di B ed un paio di altri canali per sport, avventura etc etc, più un canale erotico e due propriamente porno.

Prezzi ? L' anno scorso per l' abbonamento alla stagione della Sampdoria mi sembra abbiamo speso sui 90 euro e potevi vedere anche tutto il resto dell' offerta ... partite delle altre squadre e porno compreso.

Mi sembra che anche SKY, sul satellite, abbia qualche canale hot ...

Abr ha detto...

I fatti esposti da Andrea B. confermano la mia tesi: le "ironie" dei soliti "je tutto sbagliato je tutto da rifare", sono del tutto strumentali.

Se i prezzi saranno quelli anche per vedersi un anno di tutta la Celtic, al posto di andarsele a vedere tra pioggia e neve, c'è da pensarci su ...

Paolo C ha detto...

Diciamo che, essendo dahlia meno diffusa di altre piattaforme, non ci si imbatterrano gli spettatori occasionali, il che, in fase di promozione, e' un piccolo svantaggio. Per il resto, se il prezzo e' buono e considerando che tra poco il decoder per il dt lo avremo tutti, non credo che ci siano scomodita' tecnico-economiche.
Quanto al porno, il vero scandalo e' che sky, con quello che costa, faccia pagare i pornazzi a parte!

Abr ha detto...

Pruderie, se n'approfittano dei "sensi di colpa" dei fruitori ...

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