Tri Nations 2010: John Smit affila il coltello, torna Ma'a Nonu
Il Tri Nations 2010 è ormai alle porte e si comincia con il botto, con gli All Blacks che ospitano gli Springboks ad Auckland. In attesa che il torneo abbia inizio, è tempo di dichiarazioni e di predisporre i piani per uno dei faccia a faccia più attesi. John Smit, il capitano dei sudafricani, ci tiene a ricordarlo: " Sono la squadra che ha vinto più edizioni del Tri Nations tra tutte e tre. Non vincere li irriterebbe molto".
Prima del capitano ci avevano pensato i due coach a render conto della temperatura presente, ben più alta di quella dell'inverno australe: all'affondo di Graham Henry sul Sudafrica, che "ha giocato meno di Nuova Zelanda e Australia (riferimento poco correct al paio di sgambate con l'Italia, ndr), è una occasione per spingerli fuori della loro comfort zone", ha fatto seguito la replica piccata di Peter de Villiers: "Graham Henry is a good coach, but he's like me, he has a big mouth", su cui ha caricato a stretto giro di posta l'assistant coach Steve Hansen: "He's one of those unfortunate people born with an upside down smile". La temperatura sale ...
Se la Nuova Zelanda ha reso noti i nomi del XV da schierare, il Sud Africa gioca di intelligence e lascia ancora la carta bianca. E deve fare i conti, soprattutto, con due rischi di forfait non da poco: Danie Rossouw e Bakkies Botha. Guardando agli uomini che Graham Herny ha deciso di schierare, si ha l'impressione che abbia intenzione di puntare sull'esperienza per il primo turno. Mettendo assieme i caps collezionati da ciascun giocatore, si tocca cifra 671. Tra i trequarti, si notano Ma'a Nonu (al rientro dopo l'infortunio al ginocchio a metà maggio nella finale di Super 14 con gli Hurricanes, 46 caps), Joe Rokocoko (62) e Conrad Smith (35). "Ci sono molti giovani che bussano alla porta e avranno la loro opportunità. Dovranno aspettare il loro momento come hanno fatto gli altri", ha commentato il coach degli All Blacks.
Replacements: Corey Flynn, Ben Franks, Sam Whitelock, Liam Messam, Piri Weepu, Aaron Cruden, Richard Kahui.
UPDATE 8/7: Peter de Villiers risponde puntando sulla "fisicalità" - ma guarda un po' ... Coi "soliti" - o meglio i più in forma - davanti (Bakkies Botha incluso) e in mediana, dietro il coach implementa quanto sperimentato con l'Italia, schierando il centro Jean de Villiers largo a destra con Wynand Oliver e Jaque Fourie al centro, mentre Butch James è pronto in panchina. Gio Aplon farà da riserva a Zane Kirchner schierato estremo, unica concessione - assieme a Bryan Habana - alla capacità di "saltare l'uomo" partendo da dietro. Il resto sarà ripetuti passaggi "flat" a Oliver e agli apriscatole in terza linea, caccia ai calci di Steyn dalle due ali, ricerca del dominio nelle fasi statiche e qualche guizzo di Januarie. Tutti interpreti giusti per i sacri canoni dipartimentalizzati del gioco Springboks, insomma.
Springbok team - 15-Zane Kirchner, 14-Jean de Villiers, 13-Jaque Fourie, 12-Wynand Olivier, 11-Bryan Habana, 10-Morne Steyn, 9-Ricky Januarie, 8-Pierre Spies, 7-Francois Louw, 6-Schalk Burger, 5-Victor Matfield, 4-Bakkies Botha, 3-Jannie du Plessis, 2-John Smit, 1-Gurthro Steenkamp.
Reserves: 16-Chiliboy Ralepelle, 17-BJ Botha, 18-Andries Bekker, 19-Danie Rossouw, 20-Ruan Pienaar, 21-Butch James, 22-Gio Aplon.
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