Sex, drugs and rugby ball
Wayne Rooney ha fatto doppietta. Il talento del Manchester United ha cornificato la moglie con due prostitute, la dolce consorte se n’è tornata dalla mamma con il figlio e ormai tutti si attendono che dalle colonne del Sun sbuchi una terza ragazza disposta a confessare i peccati dell’attaccante inglese. Storie già viste e sentite: calciatori famosi, ricchi e non per forza belli che pagano per godere (o anche no, se si considera l’affare famigliare del Chelsea con metà squadra, compreso capitan John Terry, impegnata a marcare a uomo l’ex moglie di Wayne Bridge, Vanessa Perroncel, nella foto).
Infine i francesi Ribery e Benzema con la minorenne Zahia in un locale di Parigi con seguente interrogatorio e rischio di galera. Ma lei, la procace marocchina, si è immolata in difesa della coppia di amanti, ammettendo di aver mentito sull’età. Tutte storie recenti, ma la storia del calcio e dello sport in generale è ricca di aneddoti e retroscena.
Il rugby? Impensabile supporre che sia diverso. Di scandali eclatanti non se ne sono registrati ultimamente, a parte i casini nell’Emisfero Sud con alcuni giocatori della Rugby League che avrebbero abusato di inservienti e cameriere negli hotel dove sostavano per le trasferte. Storie che mostrano lacune nelle testimonianze delle presunti vittime, roba buona per i tabloid per l’appunto. Venendo alle supposizioni – perché il gossip è un’unica supposizione -, difficile credere che ragazzoni tutto muscoli, alti come una pertica e larghi quanto una libreria non si siano concessi avventure di letto. Basta vedere quanto sbavano le signore di fronte agli scatti del calendario dello Stade Français per tirare le somme.
Ma su tutti, forse, continua a svettare Lawrence Dallaglio. Già dalla faccia uno capisce che questo ne sa e che ne ha da raccontare. Mezzo italiano, mezzo inglese; amato e odiato sul campo e sugli spalti; un vincente, dai campionati alla Heineken Cup alla World Cup. Se Jonah Lomu è stato il prototipo del rugby moderno, Dallaglio è finito per essere, suo malgrado, il prototipo del giocatore di rugby moderno condannato sulle copertine dei giornali popolari.
Maggio 1999, sul News Of the World, versione domenicale del Sun, vengono pubblicate dichiarazioni attribuite a Dallaglio nelle quali ammetteva di aver fatto uso di droga, e di aver spacciato cocaina quando era giovane, e di aver partecipato a orge con decine di prostitute durante i ritiri con la Nazionale, innaffiando il tutto con dello champagne. E ancora: di aver tradito la moglie appena possibile e di aver scoperto il modo di ingannare i test anti doping, concedendosi una sniffata anche in tour con i Lions in Sud Africa nel 1997. Chi aveva raccolto tutte queste informazioni? Una reporter d’assalto, nel senso che a quanto pare i due erano distesi sullo stesso letto. Il tutto costò a Lawrence la fascia di capitano dell’Inghilterra, anche se in un secondo momento riuscì a dimostrare che era tutto falso.
Troppo tardi comunque, perché la macchina del gossip si era ormai messa in moto.
2 commenti:
Che un uomo di conceda scappatelle extra coniugali
o sesso a pagamento non mi sembra un grande scandalo...
Non nei paesi anglosassoni michele: da sempre divisi tra una aristocrazia anglicana (e quindi relativamente permissiva, o meglio "occhio non vede cuore non duole", alla cattolica) e una plebe fortemente puritana.
Stessa divisione che c'e' tra mentalita' maschile e femminile in tutto l'Occidente: come dici tu, per un uomo e' "una scappatella"; per una donna invece, una che aspetti addirittura un tuo figlio, per "cosi' poco" di te non ne vuole piu' sapere (vedi Rooney o Tiger Woods, ma anche tanti altri casi piu' "normali").
All'antropologo culturale con tanto di caschetto coloniale in capo che e' in me, la domanda sorge spontanea: sono le donne moderne indietro, ancora succubi dei condizionamenti culturali (fedelta', monogamia etc.), o sono invece molto avanti, avendo capito che non devono far altro che aspettare il cornicino per aver fatto bingo per la vita intera? Ah, saperlo ...
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