A Treviso è il momento di Maddock
Dopo i campioni in carica degli Ospreys, Benetton deve fare i conti con l'altra finalista della scorsa stagione, ospitando allo stadio di Monigo il Leinster. E sarà l'occasione per vedere finalmente in campo il neozelandese Joe Maddock, al debutto con la maglia dei veneti dopo l'arrivo dal Bath. Entra nel suo ruolo di ala aperta, spostando il giovane Tommaso Benvenuti al centro in coppia con Alberto Sgarbi. Per il resto, dietro le cose restano come una settimana fa con Brendan Williams confermato estremo, Luke McLean all'ala sinistra, Burton e Botes in mediana. In seconda linea sarà ancora assente il capitano Antonio Pavanello: Franco Smith affida la rimessa a Valerio Bernabò e a Corniel Van Zyl, con Ghiraldini a gestirla da tallonatore oltre che capitano, accompagnato in prima linea da Lorenzo Cittadini e Ignacio Rouyet; in terza linea troviamo Robert Barbieri, Alessandro Zanni e Manoa Vosawai. In panchina torna un altro azzurro, Franco Sbaraglini, tornato disponibile dopo aver smaltito i guai fisici. L'impressione è decisamente quella di un team che scende in campo per vincere e non per limitare i danni; poi andrà come deve andare.
Per trovare un precedente interno tra le due compagini, occorre risalire al 2004: fu una partita combattuta, in cui i Leoni rimasero in gara fino all'ultimo; unico "superstite" Enrico Pavanello oggi in panchina, che ha dichiarato sul sito della Benetton Rugby su Facebook: "Puntiamo a una partita equilibrata, il nostro obiettivo è limitare al massimo gli errori soprattutto in fase difensiva". Interessante anche la prima impressione sulla Celtic dell'avanti biancoverde: "In Italia si pensa soprattutto a difendersi e a rallentare le azioni, qui si apre sempre e quindi difendere diventa molto più faticoso che attaccare". Quindi, aggiungiamo noi, tanto vale suonare la caricaaaa ...
BENETTON TREVISO: 15 Brendan Williams; 14 Joseph Maddock, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Luke McLean; 10 Kristopher Burton, 9 Tobias Botes; 8 Manoa Vosawai, 7 Alessandro Zanni, 6 Robert Barbieri; 5 Corniel Van Zyl, 4 Valerio Bernabò; 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini (cap), 1 Ignacio Fernandez Rouyet.
Replacements: 16 Diego Vidal, 17 Franco Sbaraglini, 18 Pedro Di Santo, 19 Enrico Pavanello, 20 Paul Derbyshire, 21 Ezio Galon, 22 Fabio Semenzato, 23 Simon Picone.
Come risponde Leinster? Quelli di Dublino riportano in campo i tre nazionali irlandesi Gordon D'Arcy al centro, Rob Kearney in fondo e Eoin Reddan in mediana. Isa Nacewa torna al suo posto all'ala, dove dalla parte sinistra viene scherato Luke Fitzgerald, campione bloccato da infortuni quasi tutta la scorsa stagione, presentanto nel complesso una classica, impressionante linea arretrata Dubliners. All'apertura, fuori Sexton, va l'altro 21enne prodotto locale Ian Madigan. Altri nomi noti in campo sono Nathan Hines in seconda linea di dove è assente Leo Cullen, Heinke Van der Merwe è pronto in panchina con Isaac Boss. Ha parlato per tutti il pilone Cian Healy, che torna recuperato al 100%, a dar sostanza al reparto con Ross e l'hooker Fogharty dopo l'apparizione sette giorni fa contro i Blues nel secondo tempo: stando alle sue parole, si attendono un Treviso ben determinato a fare bene sul proprio terreno di gioco. Anzi, ha dichiarato che le trasferte in Italia sono da preparare bene per evitare brutte sorprese - non male, è il gradino precedente al pieno rispetto. Più "pregiudiziale" il mediano Reddan: l'ha buttata sull'aspetto fisico, ricordando le partite contro le italiane con la maglietta di Wasps e Munster in Heineken Cup. Speriamo gli facciano una sorpresa "di classe".
LEINSTER: 15 Rob
REPLACEMENTS: 16 Richardt Strauss, 17 Heinke van der Merwe, 18 Simon Shawe, 19 Mariano Galarza, 20 Stephen Keogh, 21 Isaac Boss, 22 Fergus McFadden, 23 David Kearney.
REFEREE: Peter Allan (SRU), ASSISTANT REFEREES: Stefano Marrama, Domenico Sironi (both FIR), TMO: Carlo Damasco (FIR)
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