Wallabies in Sudafrica - Seconda puntata
Ha cambiato poco il Sudafrica, cambia poco anche l'Australia per la seconda sfida parte del TriNations domani a Bloemfontein, ancora nell'altopiano. In sostanza Ben McCalman, Mark Chisolm e Stephen Moore lasciano la panchina e ci mandano i titolari di sabato scorso Brown, Mumm e Saia Faing'a rispettivamente in terza centro, in seconda linea e come tallonatore.
Coach Robbie Deans la mette sul turnover, parla della necessità di freshness in campo; nella realtà i cambi in ogni linea del pack indicano quale sia stato il reparto giudicato responsabile dello spreco di una potenziale vittoria storica.
In effetti l'attacco Wallabies si mostrava capace di segnare quattro mete, mentre la difesa latitava nel mantenere il vantaggio. Lo stesso Pocock, il miglior fetcher del torneo, non tirava su molte palle dalle mischie dinamiche, limitato dall'aggressività della terza linea avversaria; quanto alla rimessa laterale, Matfield festeggiava i 100 caps con molte rubate sui lanci di Fainga'a. Giocoforza provare a cambiare. Nella realtà gli Aussie andrebbero esaltati e criticati come insieme: sono stati efficaci nel capitalizzare gli errori avversari ma non han retto il martellamento susseguente, mentalmente e fisicamente. Non è una novità purtroppo per loro.
Se in campo australiano la critica orami si è fatta sprezzante e pare aver perso anche l'ultima speranza sul nuovo corso di Deans (che era: "sono giovani, matureranno"), la vittoria non ha chiuso le polemiche in casa Springboks.
Sotto tiro come non mai i "senatori", a cominciare da capitan John Smit, oramai troppo "ingrossato" per fare il tallonatore (patetico un suo trotterellare dietro a una pericolosa incursione) e troppo poco potente per tornare a fare il pilone, ora che Bismark Du Plessis inanella prestazioni da MVP in Currie Cup ma viene tenuto fuori, c'è la specie protetta Ralepelle in panca. Un altro senatore entrato credo per la prima volta nel mirino della critica è Bryan Habana: un giornale gli ha rifilato un 2 (due) su dieci per la sua ultima prestazione, voto simbolico in quanto due suoi marchiani errori han fruttato altrettante mete per gli australiani. Infine come poteva mancare dai mirini "big mouth" Peter de Villiers? C'è chi afferma che in caso di sconfitta nel Free State e susseguente perdita del secondo posto nel TriNations, la panchina sudafricana salterebbe.
Di fatto non gli vien più perdonato nulla in un Paese dove il rugby ha un seguito giornalaio-polemico simile a quello dei Paesi calcisticamente più "evoluti" (ironia) d'Europa. Una sua uscita che voleva probabilmente essere solo di supporto morale a un giocatore Bulls nei guai, accusato di aver ammazzato a bòtte un poliziotto - "Tutti gli Springboks sono dalla parte di Bees Roux" - ha provocato una insurrezione benpensante contro di lui, manco fosse Dell'Utri che loda lo stalliere Mangano.
Australia: Kurtley Beale; James O'Connor, Adam Ashley-Cooper, Matt Giteau, Drew Mitchell; Quade Cooper, Will Genia; Ben McCalman, David Pocock, Rocky Elsom (capt); Nathan Sharpe, Mark Chisholm; Salesi Ma'afu, Stephen Moore, Benn Robinson
Replacements: Saia Fainga'a, James Slipper, Dean Mumm, Richard Brown, Luke Burgess, Berrick Barnes, Anthony Fainga'a
2 commenti:
Lo stalliere è Mangano non Mancuso. Sono state anche altre le parole di De Villiers ad avere creato polemica in Sud Africa. Si fosse limitato a una generica solidarietà a un giocatore (neppure della nazionale) forse sarebbe passata inosservata.
Max
Tnxs Max per la precisazione, correggo.
Sulle parole che ha usato Pdv: , la frase è quella riportata: "He and his squad backed Jacobus 'Bees' Roux "100 percent". "We feel for all South Africans, especially rugby players, because a situation like this can happen to anyone. It is tragic and we wish it on nobody,"
Non mi risulta abbia detto "Bees è innocente" o cose del genere. Sepoi l'ambiente ha deciso di ricamarci sopra, siamo alle solite, it's just an excuse.
Nle frattempo Bees è già libero (su cauzione): non mi pare stiamo parlando di un "criminale abituale" quindi ...
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