IL XV Europeo definitivo
E siamo all'appuntamento finale con il XV ideale del Sei Nazioni proposto da PlanetRugby. Saltiamo quello relativo all'ultimo turno - chi mai s'è poi messo in evidenza nel weekend? Molti, ma in negativo (per i migliori, probabilmente basterebbe prendere il XV iniziale irlandese con due o tre innesti). Andiamo allora direttamente a quello overall dei migliori per ruolo lungo l'arco di tutto il Torneo. Le regole sono le solite: prima, noblesse oblige, i pick di PR e poi i nostri in grassetto, eventualmente in disaccordo.
Il XV di Adam Kyriacou (PlanetRugby) e il nostro:
15 Ben Foden (England) - Il ragazzo dei Saintsè stato indubbiamente regolare e sostanzialmente error free, ma ha anche fatto vedere pochino dopo i primi exploit. Ci chiediamo come si possa negare il posto tra i best ad Andrea Masi (Italia). Lo nominiamo senza dubbio alcuno, se non un riconoscimeno (la nostra panchina) al grande Chris Paterson, autore di un ulteriore placcaggio salva meta anche nell'ultima partita. Tanto che gli diamo anche l'onore della foto.
14 Chris Ashton (England) - Dalle stelle delle prime due gare alle stalle. Del resto all'ala destra Tommy Bowe è riapparso solo nel finale, i gallesi hanno alternato Stoddart e Halfpenny (entrambe positivi ma non abbastanza), noi e gli scozzesi non granchè ... unico threat serio arriva da Vincent Clerc (France), che si fa preferire per maturità e affidabilità. Anche nei momenti più bui e alla faccia del suo coach che insisteva con Huget.
13 Brian O'Driscoll (Ireland) - Qui va riconosciuta la classe e il record di mete di tutti i tempi.
12 Sean Lamont (Scotland) - Gran lavoro e gran volontà per il cavallone scozzese fuori ruolo. Di fatto ha surclassato Jonathan Davies, a Sgarbi è mancato l'acuto, francesi e gallesi niente ... rimane Shontayne Hape (England) e sorry ma nella posizione inside lo preferiamo, anche se non è andato in meta.
11 Max Evans (Scotland) - Nessun dubbio, anche se i suoi han vinto l'unica in cui non c'era.
10 Toby Flood (England) - Discordiamo: intendiamoci, è indispensabile per la sua squadra, la fa girare bene ma non è mai riuscito a farla smettere di girar male. Se Francois Trinh Duc tocchetta deliziosamente ma raramente prende le redini, un protagonista che s'è riguadagnato da solo la posizione nella sua squadra e non per torti altrui è James Hook (Wales). Può non piacere in quanto troppo individualista, ma senza di lui il Galles affogherebbe nel limbo. E tutti gli altri apertura (i due irlandesi, Wilko, i due scozzesi e gli italiani) son tutti situation player.
9 Morgan Parra (France) - Kyriacou non è convinto, nemmeno noi lo siamo e siamo sicuri non lo sia nemmeno lui e Lievremont. Per noi il posto di miglior mediano di mischia, soprattutto dopo il duplice suicidio di Ben Youngs - in casa con la Scozia e a Dublino - se l'è guadagnato Fabio Semenzato (Italia) e non l'ha perso nemmeno con la prestazione lingua fuori del Murrayfield.
8 Sergio Parisse (Italy) - Piace tanto agli inglesi e in generale a tutti la sua classe cristallina. Sorry ma preferiamo Imanol Harinordoquy (France).
7 Sam Warburton (Wales) - Il giovanotto ha futuro, ma si sapeva già. Anche James Haskell c'è piaciuto quasi sempre, ma allora perchè no Rob Barbieri o Julien Bonnarie (un blindisde col numero 7 alla sudafricana)
6 Sean O'Brien (Ireland) - Notevoli i suoi progressi, non ha mai fatto rimpiangere Ferris, ma non lo scambieremmo col nostro Zanni; e poi come si fa a non dare questo posto all'architrave della difesa francese, capitan Thierry Dusatoir? Non nominiamo il francese, perchè è giusto che un capitano vero come lui condivida il destino anonimo della sua squadra; e poi sarebbe un doppione a Walburton, lui openside naturale col numero "alla sudafricana". Quindi ci teniamo l'irlandese, premiamo il miglioramento e, rispetto a Zanni, la posizione in classifica.
5 Tom Palmer (England) - Una delle rivelazioni del torneo.
4 Richie Gray (Scotland) - Altra rivelazione, anche se s'era già intravisto il suo potenziale nei test di novembre. Fully deserved, anche se Nallet ...
3 Martin Castrogiovanni (Italy) - Non so, è un pick di "full respect" per il nostro. Non è stato dominante in mischia, diciamocelo, ma in compenso ha giocato alla grande come ball carrier e in difesa. In panca non può che esserci Mas.
2 Matthew Rees (Wales) - Grande esperto - e furbacchione. Non vale William Servat (in panca) e non lo scambieremmo con Dylan Hartley (England), più grezzo ma più determinato.
1 Thomas Domingo (France) - Penalizzato in modo stravagante a Twickenham, assente al Flaminio: la chiave delle vittorie Bleus è lui?
Per Planet ci sono 4 inglesi, 3 scozzesi, 2 francesi, 2 gallesi, 2 italiani (i soliti da due anni), 2 irlandesi. Noi preferiamo 3 inglesi, 3 francesi, 3 italiani, 2 scozzesi, 2 gallesi, 2 irlandesi.
UPDATE 22/3: un XV vicino al nostro ci pare quello della francese Rugbyrama, espressione mediatica di Midi Olympique. Mediana a parte (ma Hook è in campo col nr12 e Semenzato in panchina). 5 inglesi, 4 francesi, 3 italiani, 1 irlandese, 1 gallese, 1 scozzese: il nostro è più equilibrato.
XV Idèal: 15. Andrea Masi (Italie), 14. Chris Ashton (Angleterre), 13. Brian O’Driscoll (Irlande), 12. James Hook (pays de Galles), 11. Vincent Clerc (France), 10. Toby Flood (Angleterre), 9. Ben Youngs (Angleterre), 7. James Haskell (Angleterre), 8. Sergio Parisse (Italie), 6. Thierry Dusautoir (France), 5. Richie Gray (Ecosse), 4., Tom Palmer (Angleterre), 3. Martin Castrogiovanni (Italie), 2. William Servat (France), 1. Thomas Domingo (France)
Remplaçants: Cole (Angleterre), Rees (pays de Galles), A.W Jones (pays de Galles), O’Brien (Irlande), Semenzato (Italie), O’Gara (Irlande), M. Evans (Ecosse).
6 commenti:
Cosa ne pensate del fatto che da molti lettori di Planet Rugby (e non è la prima volta che lo noto), principalmente anglosassoni, considerano Castro come un "biggest myth in world rugby", (letto con una accezzione negativa ovviamente)?
il nostro ragazzone, è quindi sopravvalutato a ragion dovuta o meno?
Più che sopravvalutarlo, i Brits considerano Castro. uno di loro. E' da tempo una delle riconosciute "star" dei tifosi di Leicester.
Le appartenenze ai club di alto livello, soprattutto quando carismatiche, sono importanti laggiù, non vengono del tutto obnubilate dal discorso nazionale come a volte da noi.
Ovviamente non è solo fumo, il tutto è supportato da indubbie qualità tecniche che lo rendono uno dei migliori specialisti mondiali nel suo ruolo. Uno dei, non IL.
A questo si assomma la "simpatia" che l'Italia stessa suscita, in generale checchè se ne dica e nel rugby in particolare; a partire da Planet Rugby stessa, forse tra le testate importanti del web, quella che guarda quaggiù con maggior interesse.
Qualche eroe in questo scenario lo si deve identificare. Un tempo era Dominguez ora son due, tre anni che per loro c'è Castro e Parisse (ah, quanto gli piace la classe Parisse).
Per il futuro, ci sono segnali che gli anglosassoni abbian messo gli occhi su Sgarbi.
Tornando a Castro, non è solo carisma a Leicester il suo: per chi l'ha notato, il discorso ai compagni nello huddle prepartita l'ha tenuto proprio il pilone ...
Insomma, a Leicester lo hanno tenuto, rinnovandogli il contratto e solitamente dalle parti dei Tigers difficilmente sbagliano.
Si ma sono anche stati "scozzesi": han fatto leva sulla sua posizione di adorata icona dei tifosi che lui adora, rinnovandolo buon ultimo e non certo al suo "valore di mercato", dopo aver pianto sul salary cap che poverini li limita.
Della serie, non esiste un monopolio "napoletano", le vie alla furbizia sono infinite.
E una catena di ristoranti da mandare avanti... ;)
Giusto ... (anche questo sapevano, i furboni).
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