lunedì 11 aprile 2011

Gower pensa all'Australia e a Mallett non pensa più nessuno

Notizie dalla Francia e questa volta non ci sono di mezzo le coppe europee, ma un azzurro d'Oltralpe. Si tratta di Craig Gower che a fine stagione sarà senza contratto dopo la scadenza di quello con il Bayonne e che starebbe pensando ad un doppio ritorno: nella natìa Australia per giocare con l'ex club di Rugby League, le Penrith Panthers. Ma che nel frattempo non può a fare di pensare al Mondiale neozelandese con l'Italia.
Alla ABC Radio domenica ha raccontato che qualche trattativa con il Penrith è in atto, così come con il Parramatta, ma nulla di ufficiale: solo chiacchiere informali. Anche se alla fine Gower non nasconde che gli farebbe molto piacere tornare con il club con il quale nel 2003 vinse la NRL contro i Sydney Roosters. Il coach dei Panthers, Matt Elliot, ha dichiarato che il suo ritorno sarà ben accetto. 
Tutto dipenderà anche dalle condizioni fisiche del giocatore, che a novembre è rimasto infortunato nel corso dei Test Match ai legamenti del ginocchio.

Anche l'altro australe a metà Nick Mallett potrebbe avere se non i giorni, i mesi contati in riva al Lago di Garda dove ha eletto dimora italiana: secondo rumors raccolti da Il Gazzettino, nessuno tra i consiglieri avrebbe alzato un dito in sua difesa a Bologna, nei sondaggi informali svolti durante il recente Consiglio Federale sul tema, peraltro non in agenda (almeno ufficialmente). Del resto era difficile lo facessero i destinatari veri (assieme a certi opinionisti) dell'oramai famoso sfogo Mallettiano "quelli che di rugby non capiscono un biiip". Segnale significativo, s'era notata l'assenza a fianco del coach nelle tribune del Sei Nazioni dell'un tempo immancabile Director of Elite Rugby de'noantri Checchinato. Quindi a fine mese Mallett saprà che il suo italian job terminerà col Mondiale, dopo quattro anni: pochi lo notano ma è un record, almeno per i tempi recenti.
Sfumata allora la possibilità delirante di dimissionarlo addirittura prima del Mondiale (esistita solo, spereremmo, nella fantasia di qualche commentatore sensazionalista), nelle fervide menti federali (ce n'è una sola che pensa per tutti) secondo alcuni ci sarebbe ora anche una ulteriore,  strana opzione intermedia: estendere per sei mesi il contratto a Mallett post Mondiale, per fargli gestire il Sei Nazioni 2012 ma col vero scopo far partire il nuovo coach "in discesa", con la più potabile tournèe americana di giugno (Argentina, Usa, Canada). Quando leggiamo certe cose, ci vien da pensare cosa ne diremmo se fossimo al posto di Mallett o nelle scarpe di Brunel. Stesse a noi, la risposta alla Fir arriverebbe veloce e classica, la medesima da entrambe: no non pensate volgare, sarebbe un sonoro show me the money!

8 commenti:

ringo ha detto...

Proponimento positivo: squadra che fa quadrato attorno al coach e ai Mondiali strappa la vittoria all'Irlanda. Così potranno tutti salire sul carro del vincitore che è uno degli sport italiani preferiti.

Abr ha detto...

Si, in realtà per chi gioca la situazione migliore in cui diamo il massimo sarebbe non questa ma la sindrome da spalle al muro e tutti che ti sputacchiano.
Mentre la seconda che dici non è italiana, è mondiale e si chiama: "everybody loves you when you're dead".

Tipicamente italiana in tal caso sarà invece il voltagabbana del "che cretini in Fir a cacciare un vincente", dopo che l'han vituperato per 4 anni, 'sto "vincente". Tant'è, dicesi "calcificazione".

Anonimo ha detto...

Avete mai sentito Gower fare un'intervista in italiano?
Che se ne torni in Australia, visto che con la nostra nazionale non c'entra niente.
Solo agli occhi di Mallet questo è un fenomeno. Un'apertura che non fa l'apertura e non sa calciare. Mah, ...

Abr ha detto...

Mah, non la vedo come anonimo.
Lingua delle interviste a parte, è un solido primo centro in grado di giocare da apertura moderna, a ridosso della linea se ha un mediano svelto e dei trequarti confidenti, cosa che non ha mai potuto avere.
Quindi le deficienze altrui l'han costretto a giocare "old skool" alla Wilko, 20 metri dietro la linea, senza averne le caratteristiche.

Piede non eccelso il suo? Concordo, ma sufficiente, soprattutto dal pdv tattico - quel che più conta in una apertura moderna; oltretutto è il calciatore designato dalle grandi distanze in Nazionale.
Sono molto curioso di vederlo in coppia con Semenzato e con un centro come Sgarbi.

Altro discorso è, che lui sia di fatto un australiano che appena finito il mondiale desidera tornare a casa a giocare il "suo" sport.

ringo ha detto...

Beh, certe qualità di Gower si vedono in campo, certo è un giocatore che ha bisogno di toccare molti palloni e quindi bisogna vedere pure gli altri come si comportano. Se poi non sa calciare, che ci dobbiamo fare?

Abr ha detto...

Ribadisco, son curioso di vedere uno come lui in grado di giocare a risosso della linea, accoppiato a Semenzato che non perde tempo e non gli passa solo palle-uomo e quindi non lo costringe a giocare 20 mentri dietro.

Con Gower poi, il Cucchiaio di Legno forse lo si evitava, perchè conlui in campo con l'Inghilterra si perdeva comunque, ma non di 50 punti quasi tutti passati tra 10 e 12.

Unknown ha detto...

Gower aveva il Nonno di Gubbio e con l'Italia c'entra e come..nn sa parlare italiano perché parliamo con lui inglese da sempre.....posso capire giudicare il giocatore ma cosa c'entra il suo sapere o no la lingua...boh!

Unknown ha detto...

Gower aveva il Nonno di Gubbio e con l'Italia c'entra e come..nn sa parlare italiano perché parliamo con lui inglese da sempre.....posso capire giudicare il giocatore ma cosa c'entra il suo sapere o no la lingua...boh!

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)