Wilko - Henson, un caso per l'ispettore Maigret
La notizia ha fatto subito il giro del mondo ovale e diversamente non poteva essere, dal momento che il protagonista della vicenda è tale Gavin Henson. Di lui si sa tutto: si sa che sa ballare, che si è diviso dalla cantante Charlotte Church dopo essere atterrato con un elicottero nel giardino di casa tenendo in mano l'anello per il fidanzamento ufficiale, che vorrebbe tanto indossare la maglia del Galles al prossimo Mondiale e che per farlo si è rimesso a trotterellare sul campo, prima con i London Saracens, poi con il Tolone, il club francese che pare destinato a diventare definitivamente il Real Madrid del rugby. O anche l'Inter, vedete un po' voi.
Nightclub della Francia del sud, scazzottata tra compagni di squadra dopo che il Tolone ha vinto 21-9 sul Tolosa in Top 14, mantenendo vive le speranze di accedere alla fase finale, quella che porta allo scudetto. Nervi tesi e Henson che viene pescato dall'accusa, la società, e punito con una settimana di sospensione. Commentatori a dire che il sogno mondiale è definitivamente svanito, perché al di là della settimana in tribuna, si ritroverà senza club. Tant'è, salta fuori che nell'azzuffata al nightclub c'era pure Jonny Wilkinson. Secondo L'Equipe Henson lo ha criticato, così come ha fatto con il capitano della squadra Joe van Niekerk, colpevole tra l'altro di farsi ammonire durante il match. A quel punto i toni sono diventati sempre più accesi, con l'intervento del mediano di mischia, l'australiano Matt Henjak intervenuto in difesa del compagno di reparto.
L'opinione pubblica di fronte ai due belli (Wilko e Henson) ha immediatamente puntato il dito verso il cattivo (il gallese tra i due). Il coach Philippe Saint-André ha lasciato detto che "Henson non ha rispettato le regole del club", mettendo in conto ulteriori sviluppi la prossima settimana.
Cosa si siano dette veramente le parti in causa è difficile constatarlo: sono cose che rimangono nello spogliatoio di solito, in questo caso in un locale notturno, ma la sostanza non cambia. C'è da intuire soprattutto cosa abbia scatenato la miccia: perché Henson si è messo a criticare Wilkinson? Non sarà che l'apertura inglese abbia anche lui detto qualcosa che non ha fatto piacere al compagno? Per quanto Gavin sia una testa calda o semplicemente un galletto, è anche un professionista con dell'esperienza alle spalle, tanto a livello di club, quanto a livello internazionale.
Era solo alla sua seconda apparizione con il Tolone e, a due giornate dal termine della stagione regolare, una la trascorrerà fuori dal campo, lui che ha bisogno più di altri di mettersi in mostra: e la nazionale allenata da Warren Gatland avrebbe bisogno del suo guizzo, misto a pazzia, dei giorni che furono per dare senso alla manovra d'attacco che punta sulla velocità e sul contropiede muovendo palla al largo. Dati i presupposti, il beneficio del dubbio consente di formulare un pensiero al contrario: ovvero che abbia reagito verbalmente a qualche provocazione o pensiero fastidioso, trovandosi poi contro le guardie del bravo ragazzo dalla faccia pulita.
Urge indagare, qualcuno chiami Maigret.
Nightclub della Francia del sud, scazzottata tra compagni di squadra dopo che il Tolone ha vinto 21-9 sul Tolosa in Top 14, mantenendo vive le speranze di accedere alla fase finale, quella che porta allo scudetto. Nervi tesi e Henson che viene pescato dall'accusa, la società, e punito con una settimana di sospensione. Commentatori a dire che il sogno mondiale è definitivamente svanito, perché al di là della settimana in tribuna, si ritroverà senza club. Tant'è, salta fuori che nell'azzuffata al nightclub c'era pure Jonny Wilkinson. Secondo L'Equipe Henson lo ha criticato, così come ha fatto con il capitano della squadra Joe van Niekerk, colpevole tra l'altro di farsi ammonire durante il match. A quel punto i toni sono diventati sempre più accesi, con l'intervento del mediano di mischia, l'australiano Matt Henjak intervenuto in difesa del compagno di reparto.
L'opinione pubblica di fronte ai due belli (Wilko e Henson) ha immediatamente puntato il dito verso il cattivo (il gallese tra i due). Il coach Philippe Saint-André ha lasciato detto che "Henson non ha rispettato le regole del club", mettendo in conto ulteriori sviluppi la prossima settimana.
Cosa si siano dette veramente le parti in causa è difficile constatarlo: sono cose che rimangono nello spogliatoio di solito, in questo caso in un locale notturno, ma la sostanza non cambia. C'è da intuire soprattutto cosa abbia scatenato la miccia: perché Henson si è messo a criticare Wilkinson? Non sarà che l'apertura inglese abbia anche lui detto qualcosa che non ha fatto piacere al compagno? Per quanto Gavin sia una testa calda o semplicemente un galletto, è anche un professionista con dell'esperienza alle spalle, tanto a livello di club, quanto a livello internazionale.
Era solo alla sua seconda apparizione con il Tolone e, a due giornate dal termine della stagione regolare, una la trascorrerà fuori dal campo, lui che ha bisogno più di altri di mettersi in mostra: e la nazionale allenata da Warren Gatland avrebbe bisogno del suo guizzo, misto a pazzia, dei giorni che furono per dare senso alla manovra d'attacco che punta sulla velocità e sul contropiede muovendo palla al largo. Dati i presupposti, il beneficio del dubbio consente di formulare un pensiero al contrario: ovvero che abbia reagito verbalmente a qualche provocazione o pensiero fastidioso, trovandosi poi contro le guardie del bravo ragazzo dalla faccia pulita.
Urge indagare, qualcuno chiami Maigret.
Nessun commento:
Posta un commento