lunedì 30 maggio 2011

Calvisano torna Eccellente

Due anni di purgatorio per precisa scelta voluta e non subita - una via indipendente e coraggiosa, un taglio netto fuori dagli schemi, probabilmente doloroso per molti che l'han subito - ora il pronto ritorno conquistato con le proprie forze: Cammi Calvisano vince a Reggio Emilia la la finale della serie A con un netto 19-0 sulla Consiel Firenze e conquista sul campo il diritto al rientro nel campionato d'Eccellenza. Qui il comunicato Fir che descrive la gara.

La squadra del ritorno di Calvisano:
15 Kydd; 14 Robuschi, 13 Smith, 12 Frapporti (37′ st. Sossi), 11 Bergamo (37′ st. 10 Costantini R.); 10 Griffen (cap), 9 Palazzani; 8 Phillips (28′ st. Bellandi), 7 Scanferla, 6 Letinic F.; 5 Lagioiosa, 4 Nicol; 3 Morelli, 2 Gavazzi A., 1 Violi (15′ st. Mattei-Rizzetti);
all. Mor/McKinnel

(foto courtesy of bresciatoday, non riguarda la finale).

2 commenti:

GiorgioXT ha detto...

Complimenti al Calvisano per la promozione conquistata.

Però andrebbero anche ricordate due cose importanti : il Calvisano a norma di regolamento avrebbe dovuto ripartire dalla serie C ... ma è stata fatta una eccezione per loro (e Capitolina)

Calvisano è stata probabilmente l'unica squadra dell'emisfero nord ad avvisare i giocatori che i loro contratti (pluriennali) non esistevano più via SMS ...

Abr ha detto...

Sulla "eccezione" non mi par ci sia molto da dire: in un movimento lievemente asfittico come quello italiano, mi par tutta e sempre 'na eccezione.
A partire da com'è stata composta l'Eccellenza. Vedremo ad esempio cosa succederà se le due Parma si fonderanno per davvero, chissà chi e quanti accamperanno pretese di risalita.

Quanto alla diciamo così "frettolosa chiusura delle posizioni aperte" con la fine del Calvisano, il mio cenno al "(taglio) doloroso per molti che l'han subito" proprio a quello faceva riferimento.

Chi aveva messo la grana fino a quel momento, decise che il nuovo modello semipro non garantiva rientri (garantiva di fatto perdite, che non potevan permettersi) e decise per motivi molto comprensibili una precipitosa "exit strategy". invece di scappare o cercar prestanome o "rottamatori" come si fa in questi casi e non solo nel calcio, l'han fatto di brutto ma almeno dicendolo chiaramente.
Sono i fantastici risultati del "modello misto" finto-privato e molto-pubblico-vinculato per le società sportive italiche.

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