Gatland sbotta mentre calano i Barbari
Sabato il Galles di Warren Gatland comincia la fase di approccio ai Mondiali neozelandesi ospitando i Barbarians al Millennium Stadium in Cardiff. E la settimana che accompagna al match comincia con i migliori auspici per il dibattito di lassù. Ci ha pensato lo stesso manager, mettendo nel mirino gli Ospreys e svelando qualche frustrazione in un'intervista rilasciata al programma della BBC, Scrum V. E' il momento di smetterla di rifilarci colpi di testa che rendono la vita difficile, è un po' il sunto del discorso fatto da Gatland dopo aver passato in rassegna i rapporti tra la nazionale e le franchigie celtiche.
Perché se da una parte "i rapporti con i Blues, gli Scarlets e i Dragons sono sempre stati grandi", con quelli di Swansea a quanto pare le cose non girano nel modo migliore. E stiamo parlando di una realtà che per il Galles è preziosa, visto il numero di giocatori messi a disposizione per gli appuntamenti internazionali. Ergo, la vicenda scotta. Uno scontro tra le parti che come risultato indebolisce entrambe. Per la cronaca, saranno 8 gli atleti degli Ospreys in campo sabato.
"E' la situazione più deludente da quando sono in Galles. Sarebbe bello pensare che noi e gli Ospreys abbiamo un ottimo rapporto, molto stretto" ed invece non è così. Il nodo della faccenda sarebbero il modo di giocare, la preparazione atletica e gli stipendi per tenere le stelle in madrepatria: James Hook, ad esempio, dopo la World Cup traslocherà in Francia, con il Perpignan. E faranno i bagagli anche Lee Byrne e Mike Phillips: ad occhio e croce, la cabina di regia del Galles.
Roger Blyth è il chief degli Ospreys e ha immediatamente risposto alle punzecchiatura di Gatland, dichiarandosi "piuttosto perplesso". "Abbiamo sempre avuto un forte rapporto con la federazione e non siamo mai stati secondi a nessuno per il contributo dato in questi anni. Abbiamo sempre incontri regolari con lo staff della nazionale, tanto con Robin McBryde che con Neil Jenkins". E per concludere, la stoccata: "Devo ammettere che Warren non ha trascorso molto tempo con noi, è capitato solo tre o quattro volte da quando Scott Johnson è diventato il nostro allenatore". E che sarà nello staff dei Baa-Baas.
Querelle da aggiornare nelle prossime settimane, quando sarà messa nero su bianco la lista di chi scenderà in Nuova Zelanda. Gatland ha lasciato intendere che saranno all'incirca 6 i convocati dalle file degli Ospreys, mentre "quando ho cominciato, nella prima partita erano tredici". Ma anche aggiunto che come selezionatore, è buona cosa poter pescare da bacini diversi.
Perché se da una parte "i rapporti con i Blues, gli Scarlets e i Dragons sono sempre stati grandi", con quelli di Swansea a quanto pare le cose non girano nel modo migliore. E stiamo parlando di una realtà che per il Galles è preziosa, visto il numero di giocatori messi a disposizione per gli appuntamenti internazionali. Ergo, la vicenda scotta. Uno scontro tra le parti che come risultato indebolisce entrambe. Per la cronaca, saranno 8 gli atleti degli Ospreys in campo sabato.
"E' la situazione più deludente da quando sono in Galles. Sarebbe bello pensare che noi e gli Ospreys abbiamo un ottimo rapporto, molto stretto" ed invece non è così. Il nodo della faccenda sarebbero il modo di giocare, la preparazione atletica e gli stipendi per tenere le stelle in madrepatria: James Hook, ad esempio, dopo la World Cup traslocherà in Francia, con il Perpignan. E faranno i bagagli anche Lee Byrne e Mike Phillips: ad occhio e croce, la cabina di regia del Galles.
Roger Blyth è il chief degli Ospreys e ha immediatamente risposto alle punzecchiatura di Gatland, dichiarandosi "piuttosto perplesso". "Abbiamo sempre avuto un forte rapporto con la federazione e non siamo mai stati secondi a nessuno per il contributo dato in questi anni. Abbiamo sempre incontri regolari con lo staff della nazionale, tanto con Robin McBryde che con Neil Jenkins". E per concludere, la stoccata: "Devo ammettere che Warren non ha trascorso molto tempo con noi, è capitato solo tre o quattro volte da quando Scott Johnson è diventato il nostro allenatore". E che sarà nello staff dei Baa-Baas.
Querelle da aggiornare nelle prossime settimane, quando sarà messa nero su bianco la lista di chi scenderà in Nuova Zelanda. Gatland ha lasciato intendere che saranno all'incirca 6 i convocati dalle file degli Ospreys, mentre "quando ho cominciato, nella prima partita erano tredici". Ma anche aggiunto che come selezionatore, è buona cosa poter pescare da bacini diversi.
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