domenica 29 maggio 2011

Munster chiude al meglio la stagione perfetta. In campionato

Magners League - Limerick, 28 May 2011
Munster 19 - 9 Leinster


Due squadre, due stagioni in campo. Munster contro Leinster: la prima non aveva altro che questa finale, quella di Magners League, dopo aver detto addio alla Heineken Cup prima e alla Challenge dopo. Il Leinster arrivava al Thomond Park fresca di titolo di migliore d'Europa e quindi in corsa per un double. Il risultati finale dice 19-9 per le furie rosse che almeno salvano l'annata disgraziata: hanno guidato la regoular season (a conti fatti, 21 vittorie in 24 partite in totale - e una delle tre sconfitte arrivata per mano della Benetton Treviso), dettando ritmi e tempi e modi. La formazione di Dublino, al contrario, per la seconda volta di fila vede svanire il sogno celtico all'ultima partita: un anno fa uscì sconfitta dal Royal Dublin Society per mano degli Ospreys.
Tre mete a zero, di cui una tecnica arrivata ormai ad un soffio dall'80', tutte di marca Munster. E' il piede di Jonathan Sexton a fornire punti al Leinster, apparso stanco, appannato in certi frangenti. L'apertura potrebbe aprire i giochi già al sesto dalla distanza, ma non ha buona sorte, mentre dall'altra parte della barricata azionano subito la velocità di Doug Howlett. Una, due, tre volte, finché il Munster non prende definitivamente le misure dopo aver perso qualche possesso in fase offensiva. E' il centro Lifeimi Mafi ad assorbire all'11' la pressione portata da Eoin Reddan e a liberare sulla destra l'ala neozelandese che stavolta va fino in fondo per il 7-0 iniziale, propiziato anche dalla trasformazione di Ronan O'Gara che prende confidenza con il vento contro e non delude.


Si gioca, tra una imprecisione e l'altra dettata dalla voglia di tenere vivo il possesso. Marcus Horan rifila anche una spallata a Brian O'Driscoll che non viene ravvisata dall'arbitro gallese Nigles Owens. O'Gara tenta un drop dopo una sgambata del suo mediano Conor Murray, Sexton non sbaglia un penalty di fronte ai pali dopo un fallo in mischia per il 7-3 al 28'. E nel frattempo la terza linea del Munster David Wallace onora il 200° cap con la franchigia nel migliore dei modi nella battaglia nei punti d'incontro. Tanta voglia, ma si va negli spogliatoi senza altri punti nel tabellino.
Una volta rientrati in campo, il Leinster sa che si trova di fronte a dieci minuti fondamentali per cercare di cambiare le sorti dell'incontro a proprio favore. O'Driscoll guida la cavalcata della fanteria a ridosso della linea di meta, dove sono poi i mezzi pesanti a sfidarsi con gli ospiti che hanno maggiore forza abrasiva e costringono la seconda linea Donncha O'Callaghan a commettere infrazione una volta sotto i pali: non rotola via e si becca il giallo e il Munster si ritrova a +1 perché Sexton non può sbagliare.
Un uomo in meno per il Munster per dieci minuti, durante i quali il Leinster non porta a casa punti. Il tallonatore Richardt Strauss prima e il centro Fergus McFadden vengono spediti a casa dalla strepitosa terza linea di casa, guidata da Wallace coadiuvato da James Coughlan. Reds alle corde, ma reggono all'urto, è ciò che devono fare per smorzare le voglie del Leinster. Sono al 60' Sexton firma il sorpasso dalla piazzola, mentre cominciano i cambi e lascia il terreno di gioco anche Sean O'Brien, uno dei protagonisti della finale di Heineken di sabato scorso. Luke Fitzgerald deve fare gli straordinari per fermare nuovamente Howlett lanciato in meta ed è solo il primo segno che l'inerzia è destinata a cambiare definitivamente.
La firma la mette l'uomo sul quale fare affidamento in casi come questi, O'Gara, che serve di piede lo spedito Keith Earls: l'ala aziona le gambe, salta la prima difesa portata da Isa Nacewa e resiste al ritorno di Shane Horgan per schiacciare l'ovale a terra al 65'. Dal lato, la trasformazione di O'Gara non infila i pali, ma intanto il Munster è di nuovo avanti 12-9.
Il colpo del ko arriva in mischia. Due minuti allo scadere, il Leinster in prima linea si affida a forze fresche come Aaron Dundon, Cian Healy e Stanley Wright. La stessa mischia che ha dato il suo contributo a ribaltare l'ordine di forze contro i Northampton Saints a Cardiff, ma non è questo lo stesso pomeriggio. Dopo due confronti diretti lasciati andare, alla fine Owens fischia, si mette sotto i pali e alza il braccio per sancire la penalty try che chiude la pratica.


Wallace è il Man Of the Match, ma a colpire nell'insieme sono anche certi nuovi nomi che dovranno fare i conti con la nazionale irlandese. Felix Jones, Danny Barnes e il già citato Conor Murray hanno mostrato carattere e determinazione, oltre che a qualità individuali già messe in mostra in altre occasioni. Le parole del capitano Paul O'Connell sanciscono il futuro: "La gente parla molto dei talenti che l'Irlanda ha oggi, ma bisognerebbe guardare questi nuovi ragazzi ed essere fiduciosi per la prossima generazione". Quanto al Leinster, che ha visto durante l'annata la conferma di Sean O'Brien, può comunque guardare in bacheca l'Heineken Cup - e non è poco. E' arrivata forse scarica come tensione di fronte ad una  compagine alla quale davvero non rimaneva altro da giocarsi. E però sono due sconfitte in finale in due anni, potrebbe diventare anche un'ossessione. 

1 commento:

Abr ha detto...

Si dimostra anche in Keltia ancora una volta, ce ne fosse mai bisogno, che il "double" è una sorta di sacro graal irraggiungibile.
L'Heineken Cup ti spolpa, fisicamente e mentalmente: Leinster s'è vista solo nel terzo quarto, ma quando s'è vista la Munster ancora imperniata sui vecchietti (i giovani si, certo, ma devono crescere tanto prima di rimpiazzare: speriamo valga anche per la nazionale, da qui a settembre), ha traballato forte, e tanto.

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