giovedì 26 maggio 2011

Scrum facts

E' tra le big issue che tengono banco, specie ora che i Mondiali neozelandesi sono alle porte. Solo una settimana fa, Michael Cheika, in qualità di manager dello Stade Francais, era a bordo campo a sbracciarsi e lamentarsi per la serie di mischie nel finale di partita contro i London Harlequins e i suoi uomini sotto di un punto con la Challenge Cup in palio. Fiato sprecato, perché la gestione della cosiddetta mischia ordinata ormai è complessa, se non altro perché gli arbitri di turno chiedono ai due pacchetti in ingaggiare duello ripetitivamente, prima di arrivare ad una soluzione disciplinare. Tipo un calcio di fronte ai pali che avrebbe portato i tre punti che allo Stade occorrevano per vincere la coppa.
Dati IRB alla mano, ecco che cosa si è dedotto dall'osservazione delle partite di alto livello in un arco di periodo che va dal marzo 2009 al dicembre 2010. Nel 60% dei casi, la mischia collassa. Nel 40%, si procede alle ripetizioni. Nel frattempo i secondi che occorrono per completare l'operazione sono saliti da 43 a 53. Non sono previsti cambiamenti di regolamento se non fin dopo la Coppa del Mondo, ma questo presuppone che qualcosa cambierà.
Altri numeri: giugno 2009 è stato il mese con il più basso numero di "collapse", 47 su 100. Novembre 2009 è risultato invece essere il mese con meno reset, 29 su 100. Il Six Nations 2009 piuttosto ha visto 47 reset su 100 mischie, mentre l'edizione 2010 ha registrato un 67% di mischie crollate. Passando al Tri Nations, nel 2009 le mischie sono crollate al momento dell'ingaggio 52 volte su 100, dopo l'ingaggio la percentuale è stata del 39%. Un anno più tardi, i numeri sono stati rispettivamente del 25 e del 31%.
A sentire quelli che ci mettono il volto, gli uomini della prima linea, il problema sta tutte nei tempi d'ingaggio. L'ingaggio, dicono, è come una catapulta che una volta azionata, è difficile da controllare e così si finisce con prime linee che entrano di foga, con un timing non sincronizzato e, piuttosto, con il pack più debole che rallenta la procedura, augurandosi che il giudice di gioco sanzioni l'ingaggio "accelerato" degli avversari. Pensare che il "crouch - touch - pause - engage" era stato introdotto per evitare certi giochetti e per garantire la sicurezza dei giocatori, ma con l'aumentare delle riproposizioni delle mischie, secondo i dottori del campo le vertebre delle prime linee sono sottoposte a colpi difficili da digerire. 
C'è poi la fase immediatamente successiva a quella dell'ingaggio, vale a dire l'inserimento dell'ovale nel corridoio da parte del mediano di mischia, che dovrebbe - a norma di regolamento - avvenire una volta che i sedici uomini impiegati in mischia hanno trovato stabilità, con suggerimento dell'arbitro "ok, inserisci la palla". A quel punto dovrebbe iniziare la contesa del possesso. 
Per alcuni osservatori, è necessario rivedere i tempi che scandiscono la cerimonia. I due comandi di mezzo (touch - pause) dovrebbero essere brevi, se non addirittura un tutt'uno. Il timore è che con il passare del tempo gli stessi arbitri sembrano aver sviluppato una certa sudditanza psicologica per cui quella che è ritenuta essere la mischia più forte può contare su un occhio di riguardo, anche quando si ritrova in difficoltà e alle corde. 
Su 16 mischie giocate di media a partita ad alto livello, sono stati calcolati 9 collapses, 6 resets e 5.2 penalty o free kicks. Numeri sui quali dovranno discutere.

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