Breaking news: lo Stade è salvo
Il primo sito ad annunciarlo è stato il francese Vìdeo- Sports, il secondo siamo noi (questione di secondi e in ogni caso prima de l'Equipe o di Rugbyrama): la riunione presso gli uffici della DNACG a Lines-Marcussis è terminata, lo Stade Francais è salvo, la squadra giocherà la prossima stagione nel Top14.
La riunione tra membri della DNACG e i dirigenti del club parigino è iniziata alle 14.00; Max Guazzini presidente (uscente?) del club s'è presentato 40 minuti dopo. Alle 17.00 è stato chiamato il rientro in sala per la lettura della "sentenza", resa pubblica alle 18.45. E noi la pubblichiamo dopo 5 minuti.
La prima notizia su cosa succede adesso: la presidenza esecutiva del club ( président général officiel) va a Thomas Savare, figlio del fondatore di Oberthur Technologies, uno dei 50 uomini più facoltosi di Francia. La cosa conferma le notizie date in precedenza su chi sia fatto carico del salvataggio dello Stade.
Quanto a Max Guazzini (in foto), italo-francese di Cap Martin (ha il doppio passaporto), un "Linus" degli anni Ottanta con la passione del rugby, dopo 19 anni di pàtronnage e di innovazioni mediatiche epocali che han mutato per sempre la vecchia immagine del rugby, si sacrifica per salvare il club e passa la mano; il nuovo presidente gli ha proposto la presidenza onoraria per aiutarlo nel passaggio di consegne, offerta che si è riservato di valutare. Bernard Laporte invece non appare negli organigrammi societari.
Lo Stade è stato rilevato da un pool d'investitori imperniato sulla famiglia Savare a titolo privato, e una dozzina di altri investitori tra i quali Michel Glize (un imprenditore del settore dell'educazione), Jacques Veyrat (presidente di una società di trasporti e comunicazioni marittime), raccolti da Richard Pool-Jones, ex terza linea oggi imprenditore che ha fornito qualche dettaglio dell'operazione. Assieme apporterebbero alle casse sociali dello Stade Francais circa 9,5 milioni di euro.
Sono un po' meno dei 12 milioni su cui contava Laporte per la sua campagna acquisti, ma il nuovo presidente s'è affrettato a dichiarare che le firme sui contratti sono firme, confermando implicitamente tutti, inclusi i nuovi arrivati; magari con qualche sacrificio, cui ha già dichiarato d'esser disponibile Byron Kelliher. Probabilmente l'unico che non fa parte del piano è Mathieu Bastareaud, esentato dagli allenamenti odierni: se il Tolone se lo può ancora permettere e sono ancora in tempo con le regole dei trasferimenti, facile che parta. Più di tutti pare ne sapesse Francis Fainifo, ex Brumbies all'imbarco ieri per raggiungere Parigi dopo aver chiuso casa e fatto i bagagli, tranquillo come se nulla fosse. Si attende conferma degli ultimi due acquisti di Laporte in Sudafrica: i lock Anton Van Zyl e Gerhard Mostert.
Sergio Parisse può finalmente tirare un respiro di sollievo e pensare solo al Mondiale, mentre Mauro Bergamasco, tagliato in precedenza, non sa ancora dove andare e cosa fare lontano da Parigi.
In serata, mentre si evidenzia sempre più chiaro il triste addio di Guazzini, dato che siamo in Francia le polemiche non si risparmiano: Vincent Merling, presidente dello Stade Rochelais che sarebbe stato ripescato in caso di retrocessione amministrativa dello Stade Francais, pur senza lamentar scandali ha dichiarato che a questo punto il prossimo campionato risulta faussè, e che il comportamento dello Stade "indigne". Però alla fine gli sta bene così, dice (e vorrei vedere, avevan già allestito squadra e budget per il ProD2), il piano dei Maritimes è tornare nel Top14 al più presto e con le proprie forze. Bonne chance.
La riunione tra membri della DNACG e i dirigenti del club parigino è iniziata alle 14.00; Max Guazzini presidente (uscente?) del club s'è presentato 40 minuti dopo. Alle 17.00 è stato chiamato il rientro in sala per la lettura della "sentenza", resa pubblica alle 18.45. E noi la pubblichiamo dopo 5 minuti.
La prima notizia su cosa succede adesso: la presidenza esecutiva del club ( président général officiel) va a Thomas Savare, figlio del fondatore di Oberthur Technologies, uno dei 50 uomini più facoltosi di Francia. La cosa conferma le notizie date in precedenza su chi sia fatto carico del salvataggio dello Stade.
Quanto a Max Guazzini (in foto), italo-francese di Cap Martin (ha il doppio passaporto), un "Linus" degli anni Ottanta con la passione del rugby, dopo 19 anni di pàtronnage e di innovazioni mediatiche epocali che han mutato per sempre la vecchia immagine del rugby, si sacrifica per salvare il club e passa la mano; il nuovo presidente gli ha proposto la presidenza onoraria per aiutarlo nel passaggio di consegne, offerta che si è riservato di valutare. Bernard Laporte invece non appare negli organigrammi societari.
Lo Stade è stato rilevato da un pool d'investitori imperniato sulla famiglia Savare a titolo privato, e una dozzina di altri investitori tra i quali Michel Glize (un imprenditore del settore dell'educazione), Jacques Veyrat (presidente di una società di trasporti e comunicazioni marittime), raccolti da Richard Pool-Jones, ex terza linea oggi imprenditore che ha fornito qualche dettaglio dell'operazione. Assieme apporterebbero alle casse sociali dello Stade Francais circa 9,5 milioni di euro.
Sono un po' meno dei 12 milioni su cui contava Laporte per la sua campagna acquisti, ma il nuovo presidente s'è affrettato a dichiarare che le firme sui contratti sono firme, confermando implicitamente tutti, inclusi i nuovi arrivati; magari con qualche sacrificio, cui ha già dichiarato d'esser disponibile Byron Kelliher. Probabilmente l'unico che non fa parte del piano è Mathieu Bastareaud, esentato dagli allenamenti odierni: se il Tolone se lo può ancora permettere e sono ancora in tempo con le regole dei trasferimenti, facile che parta. Più di tutti pare ne sapesse Francis Fainifo, ex Brumbies all'imbarco ieri per raggiungere Parigi dopo aver chiuso casa e fatto i bagagli, tranquillo come se nulla fosse. Si attende conferma degli ultimi due acquisti di Laporte in Sudafrica: i lock Anton Van Zyl e Gerhard Mostert.
Sergio Parisse può finalmente tirare un respiro di sollievo e pensare solo al Mondiale, mentre Mauro Bergamasco, tagliato in precedenza, non sa ancora dove andare e cosa fare lontano da Parigi.
In serata, mentre si evidenzia sempre più chiaro il triste addio di Guazzini, dato che siamo in Francia le polemiche non si risparmiano: Vincent Merling, presidente dello Stade Rochelais che sarebbe stato ripescato in caso di retrocessione amministrativa dello Stade Francais, pur senza lamentar scandali ha dichiarato che a questo punto il prossimo campionato risulta faussè, e che il comportamento dello Stade "indigne". Però alla fine gli sta bene così, dice (e vorrei vedere, avevan già allestito squadra e budget per il ProD2), il piano dei Maritimes è tornare nel Top14 al più presto e con le proprie forze. Bonne chance.
4 commenti:
bene! e speriamo che il nuovo padrone cancelli innanzitutto quello stupido colore rosa dappertutto, quelle maglie grottesche e tutto il kitsch pacchiano voluto da guazzini
... non so Massimo, mi par tu chieda troppo, pur sempre parigini restano: John Galliano s'è offerto di disegnare la nuova maglia, dalla padella alla brace ...
(cmq. è un fatto che Guazzini non abbia ottenuto la delega al marketing, come invece previsto nel precedente tentativo di salvataggio poi naufragato in truffa).
Ma Galliano non è quello finito davanti al giudice per insulti razzisti? Le fa rosa con i baffetti di Hitler?
Si, quello scandalo difatti è l'ultima speranza che non sia lui a disegnarle ...
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