Mike Phillips espulso dal Galles
La notizia è come un gancio ben assestato: il mediano gallese Mike Phillips è stato sospeso a tempo indeterminato dal Galles in seguito al ripetersi di alcuni comportamenti notturni che non sono affatto piaciuti alla federazione. Ieri la conferma dall'addio agli Ospreys per volare in Francia, dove giocherà nel Top 14 con il Bayonne; oggi la sanzione a suo carico dopo che due notti fa è finito a faccia in giù su un marciapiede di Cardiff, alle tre del mattino, in seguito ad una scazzottata appena fuori da un McDonald's, con i poliziotti che gli saltano addosso per contenerlo.
E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché la Welsh Rugby Union ha fatto sapere che il 28enne è davvero andato oltre, visti i precedenti. E coach Warren Gatland ha dato il suo consenso perché Phillips non risulti convocato con il resto della nazionale lunedì prossimo, in un raduno per ottimizzare la preparazione atletica in vista dei prossimi impegni, vale a dire i Mondiali neozelandesi.
"In circostanze di seria indisciplina il management della nazionale ha la possibilità di imporre sanzioni per questioni che non riguardano specificatamente i doveri di squadra", si legge in una nota della WRU. In questo modo Phillips è stato sospeso per una "clear breach of the standards", mentre la stessa federazione ha rimarcato l'impegno da parte sua per assicurare il miglior comportamento da parte degli atleti.
I precedenti di Mike sono un ricovero in ospedale dopo un faccia a faccia in un nightclub di Cardiff , mentre nel 2009 è stato fermato dalla polizia per essersela presa con un tassista, al ritorno del tour con i British & Irish Lions in Sud Africa. Stavolta ha alzato la cresta fuori da un McDonald's : forse seguiva le tracce del connazionale Andy Powell, visto che la terza linea gallese era finita nei guai ai tempi dopo aver viaggiato in autostrada a bordo di un mezzo solitamente usato sui campi da golf, dicendo di essere alla ricerca di un posto dove farsi un hamburger.
Roger Lewis, chief executive della WRU, ha voluto chiudere subito la vicenda, sottolineando che c'è molto lavoro da fare in vista della Coppa del Mondo e che non è dunque il caso di ritrovarsi con un gruppo sottoposto ad una eccessiva esposizione mediatica: la squadra va lasciata tranquilla. Ha anche affermato che da parte della federazione è importante lanciare un messaggio "chiaro e per niente ambiguo" di fronte ad atteggiamenti di questo tipo e che deve essere recepito da tutti, dai giocatori ai membri dello staff, dai volontari ai tifosi.
Alan Phillips, team manager del Galles, non ci è andato piano: "Il comportamento di Mike Phillips è stato inaccettabile". Non occorre aggiungere altro.
E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché la Welsh Rugby Union ha fatto sapere che il 28enne è davvero andato oltre, visti i precedenti. E coach Warren Gatland ha dato il suo consenso perché Phillips non risulti convocato con il resto della nazionale lunedì prossimo, in un raduno per ottimizzare la preparazione atletica in vista dei prossimi impegni, vale a dire i Mondiali neozelandesi.
"In circostanze di seria indisciplina il management della nazionale ha la possibilità di imporre sanzioni per questioni che non riguardano specificatamente i doveri di squadra", si legge in una nota della WRU. In questo modo Phillips è stato sospeso per una "clear breach of the standards", mentre la stessa federazione ha rimarcato l'impegno da parte sua per assicurare il miglior comportamento da parte degli atleti.
I precedenti di Mike sono un ricovero in ospedale dopo un faccia a faccia in un nightclub di Cardiff , mentre nel 2009 è stato fermato dalla polizia per essersela presa con un tassista, al ritorno del tour con i British & Irish Lions in Sud Africa. Stavolta ha alzato la cresta fuori da un McDonald's : forse seguiva le tracce del connazionale Andy Powell, visto che la terza linea gallese era finita nei guai ai tempi dopo aver viaggiato in autostrada a bordo di un mezzo solitamente usato sui campi da golf, dicendo di essere alla ricerca di un posto dove farsi un hamburger.
Roger Lewis, chief executive della WRU, ha voluto chiudere subito la vicenda, sottolineando che c'è molto lavoro da fare in vista della Coppa del Mondo e che non è dunque il caso di ritrovarsi con un gruppo sottoposto ad una eccessiva esposizione mediatica: la squadra va lasciata tranquilla. Ha anche affermato che da parte della federazione è importante lanciare un messaggio "chiaro e per niente ambiguo" di fronte ad atteggiamenti di questo tipo e che deve essere recepito da tutti, dai giocatori ai membri dello staff, dai volontari ai tifosi.
Alan Phillips, team manager del Galles, non ci è andato piano: "Il comportamento di Mike Phillips è stato inaccettabile". Non occorre aggiungere altro.
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