28 milioni di sterline
Mica noccioline: è l'ammontare di un accordo tra la Rugby Football Union e Sport England, agenzia governativa "responsible creating a world class community sport environment", come si legge passando dalle sua parti. Quei 28 milioni sono investimenti garantiti per i prossimi quattro anni al mondo ovale inglese e dei quali per un attimo si erano perse le tracce, dopo la riunione di domenica pomeriggio quando i vertici della RFU hanno mischiato nuovamente le carte con le dimissioni del chairman Martyn Thomas, in seguito al precedente licenziamento del chief executive John Steele.
All'interno della federazione i coltelli rimangono affilati: Thomas ha minacciato azioni legali nel caso venga resa pubblica l'indagine interna condotta dal chief disciplinary officer, Judge Jeff Blackett, il quale alla fine aveva redatto un documento che ha portato Thomas e otto dei nove membri del board non esecutivo a fare un passo indietro. Politica, baby.
E allora non poteva fare a meno di intervenire un'agenzia governativa come Sport England, soprattutto se sul piatto circolavano già 28 milioni di sterline concesse purché venissero investite e logicamente non disperse. Il punto è che l'accordo era stato preso con Steele e così SE ha scritto a Thomas (che conserva un mandato ad interim) perché il cammino non si interrompa.
Phil Smith, director of sport dell'agenzia, ha parlato con il Daily Telegraph e ha avvertito che "we'll keep a closer eye on it", presteremo particolare attenzione, più di quanta solitamente abbiamo nei confronti di altre federazioni. "Dobbiamo essere certi che i nostri investimenti verranno protetti e ben gestiti".
All'interno della federazione i coltelli rimangono affilati: Thomas ha minacciato azioni legali nel caso venga resa pubblica l'indagine interna condotta dal chief disciplinary officer, Judge Jeff Blackett, il quale alla fine aveva redatto un documento che ha portato Thomas e otto dei nove membri del board non esecutivo a fare un passo indietro. Politica, baby.
E allora non poteva fare a meno di intervenire un'agenzia governativa come Sport England, soprattutto se sul piatto circolavano già 28 milioni di sterline concesse purché venissero investite e logicamente non disperse. Il punto è che l'accordo era stato preso con Steele e così SE ha scritto a Thomas (che conserva un mandato ad interim) perché il cammino non si interrompa.
Phil Smith, director of sport dell'agenzia, ha parlato con il Daily Telegraph e ha avvertito che "we'll keep a closer eye on it", presteremo particolare attenzione, più di quanta solitamente abbiamo nei confronti di altre federazioni. "Dobbiamo essere certi che i nostri investimenti verranno protetti e ben gestiti".
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