Gli All Blacks fanno per conto loro
Nuova Zelanda - Australia: è solo la terza giornata del Tri-Nations 2011, ma nel torneo corto di quest'anno equivale a una buona ipoteca per la corsa finale al titolo.
Senza contare la Bledisloe Cup, il sentito trofeo in palio tra le due nazioni affacciate sul Mar di Tasman, che in caso di vittoria nel prossimo confronto, gli All Blacks manterrebbero per un altro anno comunque andasse poi il ritorno.
Corsa per il TriNations e coppa Bledisloe che per una volta valgono meno del vantaggio psicologico di vincere il confronto diretto in terra di Mondiali, a 33 giorni dall'inizio delle ostilità per aggiudicarsi il trofeo che conta veramente nel 2011, la Webb Ellis Cup.
Entrambe le nazionali arrivano da solide vittorie sul Sud Africa che guarda ad altro e dunque cercano conferme affrontandosi questo sabato. Nel frattempo si scambiano cordialità di dichiarazione in dichiarazione.
"Abbiamo le nostre motivazioni, non occorre che altri lo facciano per noi", ha commentato Steve Hansen, assistant coach degli All Blacks (nella foto con McCaw e Muliaina) in merito al rispetto o meno che i Wallabies hanno nei confronti della squadra di Graham Henry. "Gli australiani probabilmente neppure ci rispettano, basta leggere quello che dicono", ha aggiunto Hansesn.
Di mezzo c'è anche una serie di dieci sconfitte patita dagli ospiti e in palio, come detto, c'è la Bledisloe Cup. Per di più si gioca all'Eden Park di Auckland, dove gli aussie non si impongono dal 1986.
Sull'altro versante c'è il recente precedente, la vittoria dei Queensland Reds sui Crusaders nella finale di Super Rugby, motivo per cui - secondo il collaboratore di Henry - l'Australia si presenterà confidando e molto nelle proprie capacità.
"La maglietta nera dà motivazioni ai nostri giocatori, lo ha fatto per secoli e continuerà a farlo in futuro", ha proseguito Hansen. Che ricorda come giocare a Auckland ("the home") aggiungerà quel che resta e più conta in termini di determinazione. Dopo tutto, "qui è dove giocheranno la finale della World Cup e noi vorremo esserci e vincerla, quindi è davvero importante".
Poco importa che l'Australia porti rispetto o meno.
Senza contare la Bledisloe Cup, il sentito trofeo in palio tra le due nazioni affacciate sul Mar di Tasman, che in caso di vittoria nel prossimo confronto, gli All Blacks manterrebbero per un altro anno comunque andasse poi il ritorno.
Corsa per il TriNations e coppa Bledisloe che per una volta valgono meno del vantaggio psicologico di vincere il confronto diretto in terra di Mondiali, a 33 giorni dall'inizio delle ostilità per aggiudicarsi il trofeo che conta veramente nel 2011, la Webb Ellis Cup.
Entrambe le nazionali arrivano da solide vittorie sul Sud Africa che guarda ad altro e dunque cercano conferme affrontandosi questo sabato. Nel frattempo si scambiano cordialità di dichiarazione in dichiarazione.
"Abbiamo le nostre motivazioni, non occorre che altri lo facciano per noi", ha commentato Steve Hansen, assistant coach degli All Blacks (nella foto con McCaw e Muliaina) in merito al rispetto o meno che i Wallabies hanno nei confronti della squadra di Graham Henry. "Gli australiani probabilmente neppure ci rispettano, basta leggere quello che dicono", ha aggiunto Hansesn.
Di mezzo c'è anche una serie di dieci sconfitte patita dagli ospiti e in palio, come detto, c'è la Bledisloe Cup. Per di più si gioca all'Eden Park di Auckland, dove gli aussie non si impongono dal 1986.
Sull'altro versante c'è il recente precedente, la vittoria dei Queensland Reds sui Crusaders nella finale di Super Rugby, motivo per cui - secondo il collaboratore di Henry - l'Australia si presenterà confidando e molto nelle proprie capacità.
"La maglietta nera dà motivazioni ai nostri giocatori, lo ha fatto per secoli e continuerà a farlo in futuro", ha proseguito Hansen. Che ricorda come giocare a Auckland ("the home") aggiungerà quel che resta e più conta in termini di determinazione. Dopo tutto, "qui è dove giocheranno la finale della World Cup e noi vorremo esserci e vincerla, quindi è davvero importante".
Poco importa che l'Australia porti rispetto o meno.
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