I dolori di Jonathan Thomas
Il disappunto di chi non ci sarà, ai Mondiali, ora ha anche un volto. E' quello di Jonathan Thomas, la terza linea degli Ospreys che non figura nella lista dei 30 voluti dall'allenatore del Galles, Warren Gatland. Thomas ha svelato tutto il suo dolore per non essere tra quelli che voleranno in Nuova Zelanda: è spesso rientrato nei piani di Gatland, è sceso in campo anche nelle ultime uscite - anche se con il contagocce. Ma guarderà il torneo da casa, mentre inizierà la stagione di Pro12.
"Sono stato a due Coppe del Mondo, quindi non è un colpo così duro come sarebbe stato se non ci fossi mai andato. Ma rimane comunque molto deludente", ha raccontato Thomas. D'altra parte, "come uomini di sport si è di natura competitivi".
E come uomo di sport aveva messo in conto che qualcosa non quadrava, visto che durante i warm up match ha visto poco il campo da gioco. "Non sono stato scelto e devo venire a patti con questa cosa", ha aggiunto la terza linea, 67 cap all'attivo. La sua maggiore preoccupazione, ora, è quella di tornare nelle migliori condizioni fisiche e mentali: "Ogni giocatore di rugby ha delle delusioni ad un certo punto della sua carriera. Questa è la mia".
Rimane in stand by, per la verità, nel caso qualcuno tra Dan Lydiate o Ryan Jones se ne uscisse con dei problemi. Ma nella sua agenda ha fissato il 2 settembre, prima giornata di Pro12 contro il Leinster. "Voglio mettermi in mostra, lasciare un'impronta", ha commentato sulla stagione alle porte. "Sto attendendo una bella stagione di rugby". In bocca al lupo.
"Sono stato a due Coppe del Mondo, quindi non è un colpo così duro come sarebbe stato se non ci fossi mai andato. Ma rimane comunque molto deludente", ha raccontato Thomas. D'altra parte, "come uomini di sport si è di natura competitivi".
E come uomo di sport aveva messo in conto che qualcosa non quadrava, visto che durante i warm up match ha visto poco il campo da gioco. "Non sono stato scelto e devo venire a patti con questa cosa", ha aggiunto la terza linea, 67 cap all'attivo. La sua maggiore preoccupazione, ora, è quella di tornare nelle migliori condizioni fisiche e mentali: "Ogni giocatore di rugby ha delle delusioni ad un certo punto della sua carriera. Questa è la mia".
Rimane in stand by, per la verità, nel caso qualcuno tra Dan Lydiate o Ryan Jones se ne uscisse con dei problemi. Ma nella sua agenda ha fissato il 2 settembre, prima giornata di Pro12 contro il Leinster. "Voglio mettermi in mostra, lasciare un'impronta", ha commentato sulla stagione alle porte. "Sto attendendo una bella stagione di rugby". In bocca al lupo.
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