giovedì 24 novembre 2011

Gli Aironi hanno le ali tarpate

Come i gamberi, in un certo senso. Gli Aironi escono sconfitti dal Cardiff City Stadium per 38-0 contro i Blues, nell'anticipo del nono turno del Pro12. Nemmeno un punto sul tabellino, con due piazzati sbagliati da Naas Olivier sul 17-0 (al 46' e 50') ed è evidente che il sudafricano ha smarrito da qualche parte il mirino dopo un inizio di stagione promettente. Come del resto quello dell'intera squadra che nel giovedì sera ha fatto i conti con il limite maggiore: in attacco, i mantovani sono velleitari. Provano a costruire, cominciano bene, finiscono male. 
Ma se nelle uscite precedenti potevano fare affidamento sulla continuità, la coperta stavolta si sta rivelando corta. Chiudono bene in difesa, finché possono: senza possesso, sono comunque gli avversari a dettare tempi e modi e per quanto possano essere pasticcioni (come i Blues nel primo tempo), alla lunga passano e la faccenda diventa ancora più semplice se viene fornito loro un aiuto. Tipo il cartellino giallo a Sinoti Sinoti al 42' per un placcaggio di spalla: l'isolano va sulla panchina dei cattivi e i Blues un minuto dopo marcano la prima delle loro quattro mete con Casey Luala, entrato prima dell'intervallo per Chris Czekaj
Vengono a mancare i placcaggi (qualcuno riporti il giovane Joshua Furno sulla retta via perché se contro il Clermont aveva la scusante del rientro dall'infortunio, stavolta non vale e dica a Giovanbattista Venditti che è grande e grosso), lo schema di gioco latita (Tito Tebaldi all'apertura dopo l'ingresso di Tyson Keats non funziona, la coppia ricordava Wilkinson-Flood nel quarto di finale mondiale perso dagli inglesi con i francesi) e diventa tutto facile per il centro Dafydd Hewitt al 59' e l'ala Tom James al 63'. Guai che si ripetono anche quando Cardiff punta l'area di meta con facendo leva sugli avanti, vanno di set up fino ai cinque metri e il tallonatore Marc Breeze non incontra ostacoli nell'allungarsi fino alla end zone per schiacciare a terra l'ovale che significa punto di bonus al 66'. 

La prima frazione regala individualità da premiare, come quelle dei due flanker Nicola Cattina e Filippo Ferrarini, lesto a rubare due rimesse mal calibrate dai padroni di casa che incespicano, commettono avanti, non tengono salda la palla tra le mani. In compenso possono fare affidamento sul piede di Dan Parks che infila quattro penalty grazie ai quali si portano sul 12-0, il risultato dopo i primi quaranta minuti. Bravo anche George Biagi e non male Fabio Staibano che mette in difficoltà il dirimpettaio John Yapp in mischia ordinata. Ma gli Aironi non trovano qualcosa a cui appigliarsi per saldare le proprie intenzioni. Troppo poco, insomma, per sperare di mettere davvero paura ai Blues, per di più sul loro campo. 
Gli Aironi hanno le ali tarpate rispetto alla prima parte di stagione. Coach Rowland Phillips più volte ha chiesto ai suoi lo scatto mentale, dopo il duro lavoro di ogni settimana. Dovrebbe farsi vivo presto, altrimenti ogni partita sarà un timore. La sensazione di questa sera era di rivedere la gara con i Glasgow Warriors, vincenti allo Zaffanella senza mettere in mostra alcunché, eccezion fatta per il killer istinct: i propri palloni trasformati in punti. Così i Blues, che non ingranano, ma vanno oltre il break e attendono il primo errore mantovano per indirizzare al meglio il resto dell'incontro. 
Mettiamo in conto che sia la chiusura di una brutta settimana tra Heineken Cup e campionato. Venerdì prossimo tocca la trasferta in Scozia, contro Edimburgo: l'andata corrisponde alla finora unica vittoria degli Aironi (25-19), quando le ali sbattevano - con i nazionali impegnati in Nuova Zelanda - e non era un'impresa andare a marcare una meta.

2 commenti:

ivanot ha detto...

Spero di sbagliarmi ma guardando i giocatori negli occhi sono spenti, sembrano all'ultima spiaggia, non sanno che pesci pigliare, hanno un grande lavoro da fare sempre, che a questo punto del campionato, siano un gruppo compatto o completamente distrutto. Forza Aironi!!!!

Abr ha detto...

Per quel che ho visoto, niente di troppo da dire sugli italiani, anche se Tebaldi continua a sbagliare scelte e Furno, inguardabile in quel tentativo di placcaggio che manco a basket era fallo.
Buon Gelden, ottimo d'Apice, buona mischia e rimessa.

Quel che manca del tutto è l'apporto degli stranieri. Solo Viljoen si impegna un tantinello.
Lo sosteniamo da tempo: al contrario di quelli che ne concludono, come la fir, che gli stranieri van tagliati, noi diciamo che se li tratti da mercenari a gettone, altro non otterrai che dei mercenari a gettone.
E che se sei senza, come di fatto sono gli Aironi, coi soli italiani, sorry ma non convinci. Da cui la missione di far crescere il movimento va a farsi benedire (i nostri han bisogno di VINCERE, non di minuti a prenderle, caro Tonti).

Peccato per la prima Pro12 della Rai: la quale non m'è dispiaciuta, nè come commento nè come servizi al contorno (ancorchè registrati).
Han solo dimenticato di ordinare ai celtici l'optional delle sovrimpressioni di tempo e marcature, per il resto ok.

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