lunedì 5 dicembre 2011

Gli Aironi in terza linea

Mauro Bergamasco è stato presentato ufficialmente oggi nella sala stampa dello stadio Zaffanella: ora è a tutti gli effetti un giocatore degli Aironi. La terza linea arriva in un momento particolare per i mantovani che hanno alle spalle due brutte sconfitte in Pro12, prima contro Cardiff poi contro Edimburgo. La pressione attorno aumenta - poi si tratta di capire esattamente qual è la sensazione all'interno dello spogliatoio, perché il resto sono solo congetture. I prossimi impegni vedono la franchigia alle prese con l'Ulster in Heineken Cup e infine, per chiudere il 2011, il doppio derby italo/celtico con la Benetton Treviso. Il banco di prova (di recupero) passa tra l'antivigilia di Natale e Capodanno. 

E' in questo contesto che Bergamasco si è spostato in riva al Po: "La mia volontà è quella di continuare a giocare e ho trovato un gruppo aperto, che è quello degli Aironi, per poter tornare in campo. C’era spazio anche per una scelta diversa, ma un insieme di situazioni hanno fatto in modo che la mia scelta cadesse su una squadra italiana e, in questo caso, gli Aironi. La motivazione che mi ha portato agli Aironi quindi è principalmente una, quella di giocare", ha affermato il flanker. "Ho scambiato due parole con loro prima dell’allenamento di questa mattina. La volontà ovviamente è quella di proseguire in maniera positiva e hanno trovato un buon discepolo per quanto mi riguarda perché, nonostante alcune performance non troppo positive, arrivo qui con una mentalità vincente e per proseguire nella giusta maniera", ha aggiunto e involontariamente sembra ripercorrere l'ultima parte di stagione della sua nuova squadra. 

Prima che sbarcassero le telecamere della Rai e che, caso vuole, andassero in onda i problemi degli Aironi, il gruppo allenato da coach Rowland Phillips aveva mostrato altri passi avanti rispetto al debutto assoluto nell'ex Celtic League, oggi Pro12. Era arrivata la vittoria proprio sugli scozzesi, la sconfitta con i Blues con quattro mete comunque all'attivo. La difesa riusciva a riorganizzarsi, offensivamente si notava la volontà del XV in campo di dare ritmo e costanza. Nella primissima fase, trascorsa senza i nazionali impegnati al Mondiale, i "rimpiazzi" si erano ben comportati, primo fra tutti Ruggero Trevisan che rimane punto fisso nella testa di Phillips.  Abbiamo provato a raccontarvele più volte, queste cose, durante i live coverage da Viadana. Poi è successo qualcosa. 
Ad esempio, si è infortunato Nick Williams: il Numero 8 neozelandese, stakanovista, è prezioso sia in copertura che in attacco tra break, ricicli e finalizzazione negli ultimi tre/cinque metri. In diverse occasioni ha gestito il possesso nei set-up a ridosso dell'area di meta, elemento spesso utilizzato dagli Aironi. Williams è fuori, alle prese con un infortunio alla spalla. La sua mole (in ogni senso) manca. A dargli una mano, in compenso, è arrivato proprio Bergamauro nella cosiddetta back row, dove hanno già messo in mostra qualcosa anche Nicola Cattina e Filippo Ferrarini
Se ai mantovani manca un leader in momenti salienti, sulla carta possono scommettere su Bergamasco: ha l'esperienza e la voglia di contare ancora. Insomma, se è in forma, si fa sentire, potendo assorbire parte dei compiti che spettano a Williams, soprattutto in difesa. Gli Aironi devono passare per la terza linea. 

5 commenti:

Abr ha detto...

Mauro B. un leader? Se per la leadership bastasse grinta e autostima ...
Mauro sarebbe uno che potrebbe fornire un contributo positivo agli Aironi, non solo un espertissimo "joker medical"?
Agli Aironi non serve un impavido capace di prender la bandiera tra i denti ma uno in grado di esser lucidamente presente per ottanta minuti ...
Con tutta la stima e il rispetto dovuto a una lunga e fulgida carriera beh, lasciami la profonda curiosità di verificarlo.

ringo ha detto...

Attenzione, io ho scritto "in momenti salienti", intendendo alcune fasi del gioco. Agli Aironi probabilmente serve uno psicologo, al momento.

Abr ha detto...

Capisco il concetto, ma leader "a intermittenza" (e/o espertoni rotti a mille battaglie) non credo gli manchino e non mi pare abbian risolto i loro problemi. L'altro padovano Bortolami è stato per due stagioni CAPITANO di Gloucester, solo per fare un esempio.

Piuttosto, trovo tu abbia ben scritto di Nick Williams, sette partite giocate e 5 mete, secondo metaman della Lega dopo Visser.
Nick è stato guarda caso una delle poche scelte strategiche di medio termine "non spintanee Fir" degli Aironi.

elpigna ha detto...

abr, quel "spintanee" e' voluto? o typo?
ad ogni modo, ci sta benone :-D

Abr ha detto...

:)

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