Prima di decidere, gli inglesi avanzano l'offerta
"I nostri risultati sono appena stati pubblicati, non siamo esattamente in una cattiva situazione finanziaria", ha aggiunto Brown, facendo understatement sugli ottimi introiti registrati dalla federazione che gestisce lo stadio di Twickenham, la prima fonte di utili. "Questo ci mette in un'ottima posizione per pagare i migliori che possiamo assicurarci".
Intanto, precisano da Albione, Rob Andrew è stato spostato nella posizione di Professional Rugby Director, di dove non avrà più influsso sull'Inghilterra Senior, il cui manager riferirà esclusivamente al CEO della RFU. E' una conferma di quanto già deciso dalla riforma presentata da Steele e approvata all'unanimità del Board, ma poi persa tra i vari sacking occorsi. Il punto fondamentale per ripartire, secondo Brown, è di arrivare a chiarire al meglio i ruoli, ma è al contempo un ok pieno ed esplicito al primo prerequisto richiesto da Mallett.
Cambiamenti in vista all'interno della federazione, dopo un'estate al cardiopalma e un principio d'autunno tremendo. Quanto ai termini per assumere definitivamente una decisione riguardo al tecnico, con la riunione di mercoledì durante la quale è finito il regno di Martyn Thomas, la RFU ci ha tenuto a far sapere che prenderà tutto il tempo necessario. Pare così ancora più accreditata l'ipotesi che nel frattempo sarà Stuart Lancaster a traghettare il gruppo verso il Six Nations 2012.
"Vogliamo prendere la gente migliore", aveva detto Ian Metcalfe, chairman del Professional Game Board. "Si tratta di far salire la gente giusta sul pullman e lasciare giù quella sbagliata". Andrew, secondo la metafora usata da Metcalfe, non è rimasto per strada, ma si è accomodato qualche fila indietro. Una lista ufficiale dei candidati non c'è, ha proseguito Metcalfe, e quando ci sarà non potrà trascurare le ottime professionalità attualmente presenti nella Premiership, ma se ci fosse sarebbe impossibile non aggiungerci il nome di Mallett, che con la decisione di scegliere il tecnico a fine primavera, ottiene una adesione formale alla sua seconda richiesta di starsene in famiglia per un po'.
Par quasi una partita a scacchi: diventa difatti veramente difficile per un candidato dalla Premiership, diciamo un Mallinder, mollare i Saints a fine aprile-primi di maggio, nelle fasi finali di campionato piuttosto che di Coppa Europa. I tempi paiono indicare una soluzione di alto profilo "straniera", con Mallett davanti a Wayne Smith, il quale non possiede il palmares dell'anglo-sudafricano ma è neozelandese, il che ultimamente pare essere molto gradito (tre allenatori di semifinaliste mondiali su quattro eran Kiwis).
Si è trattato della prima riunione dall'esito chiaro e ben comunicato, assieme alle scuse ai tifosi, uscito dalla Rfu da un bel po' di tempo a questa parte, è stato il giudizio unanime dei commentatori. Un fatto che alza le quotazioni di Metcalfe, avvocato del Nord, nel ruolo di Rfu Chairman; chi perde secondo il Telegraph, oltre ad Andrew è anche il sempre incombente Sir Clive Woodward, che nelle tempistiche ora scolpite nella roccia proprio non ci entra, essendo la tarda primavera esattamente a ridosso delle Olimpiadi londinesi.
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