sabato 31 marzo 2012

SuperXV updates: Bulls domati a Cape Town, sprofondo Reds a Perth

Updated version / Proseguiamo con la carrellata dal Super XV Round 6 partendo dalla sfida di Cape Town tra Stormers e Blue Bulls (ieri in versione fucsia) finita 20-17 per i padroni di casa nello scontro al vertice per la Conference boera e la leadership di tutto il SuperXV.

Partita da grande scontro fisico sin dalle battute iniziali. E match che gli Stormers indirizzano sul binario giusto, approfittando dell'indisciplina degli avversari: l'estremo Joe Pietersen marca tre volte dalla piazzola per il 9-0 prima che al 39' il tallonatore Tiaan Liebenberg venga accompagnato in meta dall'assalto nei cinque metri dei Bulls. La ripresa comincia nel peggiore dei modi per gli ospiti, con il giallo alla seconda linea Flip van der Merwe per un fallo in rimessa laterale, ma al 45', quando gli Stormers provano ad accelerare con una galoppata di Jean De Villers e Juan De Jong in mezzo al campo, l'ovale viene perso, finisce nelle mani di Francois Hougaard che calcia dall'altra parte del campo: lo rincorrono Zane Kirchner (che lo sistema di piatto) e l'ala Bjorn Basson che lo schiaccia a terra. Morné Steyn accorcia dalla piazzola (14-10), Pietersen riallunga, i Bulls pareggiano al 66' con la meta di Wynand Olivier, liberato sulla fascia da un ottimo Juandre Kruger: la seconda linea assorbe anche il placcaggio di Andries Bekker e per l'ala c'è la strada libera per tuffarsi alla bandierina. Al 76' la mischia Stormers conquista il calcio di punizione che Peter Grant spedisce tra i pali.  Stormers ancora imbattuti, gli unici di tutto il SuperRugby (una sola sconfitta sinora registrano solo Chiefs e Highlanders)

Force 45-19 Reds
Da uno scontro tutto sudafricano, ad uno tutto australiano con i campioni in carica del torneo, i Reds che, privi di aperture da due turni, in essi subiscono più di cento punti. Dopo il 61-8 contro i Bulls nel Round 5, fanno i conti con la formazione di Perth che al 7' passa con l'apertura James Stannard. Sul 14-0 per i padroni di casa (ci sono anche i punti dell'estremo Dave Harvey dalla piazzola nel computo), arriva la meta di Nathan Sharpe, al 31', da un raggruppamento sulla linea dell'area: la seconda linea passa a filo d'erba e il TMO conferma la marcatura. Prima di andare negli spogliatoi arriva la risposta del pilone James Slipper, da una situazione molto simile: ruck nei 5 metri, Will Genia lo serve poi sul lato chiuso e touchdown nell'angolo. Al ritorno in campo, prima la meta di Ben Seymour per i Force poi quella della seconda linea Van Humpries per la formazione del Queensland. La quarta meta dei padroni di casa parte dall'inventiva proprio del mediano Seymour che con un lungo grabber in diagonale serve la veloce ala Samu Wara che arriva fino in fondo dopo aver attraversato di fatto quasi tutta la metà campo. Reds ormai al tappeto e al 73' la percussione di David Pocock libera il Numero 8 Matt Hodgson per la quinta try della serata Western Force. Di Dominic Shipperley l'ultimo sussulto Reds al 79'. 

Lions 13-23 Crusaders
A Johannesburg si rivede in campo Dan Carter dopo l'esordio 2012 dalla panca nello scorso weekend, 60 minuti di partita per l'apertura, nessun punto a referto perché il calciatore tra i neozelandesi è il centro Tom Taylor, in compenso è l'autore dell'assist che libera Zac Guilford alla mezz'ora per la prima meta dell'incontro e il primo vantaggio Crusaders, dietro dopo i piazzati di Butch James. Lions che comunque chiudono avanti il primo tempo per 13-10 grazie al contributo del pilone Patrick Cilliers al 36' dopo la sportellata dal tallonatore Callie Visagie sull'azione offensiva dei suoi nella metà campo avversaria. Ma ad inizio ripresa la squadra di Christchurch rimette in moto la sua poderosa retroguardia, con l'ala Sean Maitland innescata dal calcetto di Israel Dagg. I calci di Taylor fissano lo score finale. 

Highlanders 43-12 Rebels
I neozelandesi dopo la battuta d'arresto della settimana prima coi Brumbies, non hanno gran problemi in casa contro la formazione di Melbourne, la quale dura giusto un tempo. Le viene riservato un trattamento completo, comprese sette mete dopo il parziale di inizio partita di 9-0 per gli australiani firmato dal piede di James O'Connor, al rientro con Kurtley Beale sistemato all'apertura. Poi gli Highlanders inseriscono la marcia più alta e sul finire della prima frazione mettono sul binario giusto con la prima delle due mete dell'estremo Ben Smith che si sbarazza degli avversari davanti a lui e con la bandiera della squadra, la terza linea Adam Thomson (doppietta anche per lui) poco dopo il 40', per il 12-12 con il quale si va negli spogliatoi. Ad inizio ripresa, proprio Smith e Thomson confezionano la terza meta, dopo un'azione al largo e il passaggio dell'estremo che libera il compagno di squadra che vola alla bandierina. Smith è in seratona e con un calcetto dalla base innesta la corsa dell'ala Kade Poki al 45' per il 24-12 con la trasformazione di Chris Noakes. Il pilone e capitano Jamie Mackintosh va a segno prima dell'inizio dell'ultimo quarto, andando oltre la linea  e i placcaggi dopo una serie di fasi coordinate dall'intero pacchetto di mischia nei 22 dei Rebels. Smith conclude alla meglio la sua prestazione al 63', dopo una rimessa laterale degli Highlanders sui 22 australiani, palla fuori, gran passaggio del centro Tamati Ellison che libera l'estremo che corre a marcare nuovamente visita. 

Hurricanes 38-47 Cheethas
Dieci mete dieci nel confronto tra i neozelandesi e i sudafricani che hanno la meglio. Straordianario il cambiamento dei Mieles dalle scorse stagioni, quando fuori casa raccattavano solo batoste, concentrandosi nella fortezza di Bloemfontein.Da segnalare per stile la meta del tallonatore degli Hurricanes Dane Coles che dopo due minuti fugge via da un raggruppamento con la palla portata in mano a mo' di vassoio: è solo l'antipasto. Gli risponde al 10' il dirimpettaio Adriaan Strauss: servito in velocità, resiste ai due difensori che gli si parano di fronte, cadendo perde il controllo dell'ovale, poi pare riacciuffarlo, comunque è meta. Beauden Barrett, il giovane apertura neozelandese, si inventa una veronica per andare fino in fondo sul contropiede lanciato dai propri 22. I padroni di casa prendono il largo con le mete dell'estremo Andre Taylor e del mediano TJ Perenara, portandosi alla mezz'ora sul 32-11 e aumentando decisamente il loro ritmo di corsa. Ma i Cheethas non si scompongono, reagiscono al 33' col fullback Hennie Daniller e prima dell'intervallo colpiscono ancora con l'ala Rayno Benjamin e il pilone Coenie Oosthuizen (difesa giallonera piuttosto molle nei propri 5 metri) e il questo recupero fa si che il primo tempo si chiuda sul 32 pari. Nella ripresa il giovane apertura Johan Goosen sfida il "più anziano" (un anno) Barrett dalla piazzola per il 35 pari, quindi il pilone WP Nel prossimamente in Europa, rompe l'equilibrio al 56' (pick&go facile sulla linea di meta, a sottolineare quanto detto in precedenza) e visto che i piloni sono da sempre un punto di forza del Free State, Oosthuizen marca la sua doppietta al 69': inutile dire come sia andato nuovamente in meta, partenza assistita e touchdown.

Brumbies 26-29 Sharks
Vittoria degli squali a Canberra (con complimenti in allegato di John Smit e apprezzamenti di Shane Williams che fa sapere quanto gli sarebbe piaciuto giocare down under) e secondo passo falso per la squadra rivelazione australiana guidata dal sudafricano Jake White. Gli Squali di Durban marcano quattro mete: doppietta dell'estremo ex Cheetahs Riaan Viljoen, si portano avanti nel punteggio nella ripresa grazie alla terza linea Springboks Willem Alberts e all'ala Lwazi Mvovo (29-19). Al 79' arriva la meta di Nicholas White per i Brumbies, nel primo tempo era stato l'estremo Jesse Mogg ad andare a segno, ma lo stesso rimangono corti di tre punti. 

Chiefs 30-13 Warathas
In un round difficile per le australiane, arriva anche la conferma del ruolino di marcia vincente dei nuovi Chiefsdopo un primo tempo testa a testa e nel quale i Warathas marcano la loro unica meta dell'incontro, al quinto minuto con l'ala Tom Kingston. Risponde l'estremo di casa ex Highlanders Robbie Robinson al 9', si va negli spogliatoi sul 13-10 con i calci di Aaron Cruden e del medano mezzo scozzese Brendan McKibbin. Il pilone-metaman Sona Taumalolo ad inizio ripresa e la terza linea Liam Messam all'ingresso nell'ultimo quarto chiudono i conti per i neozelandesi, senza risposte dagli australiani. 

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