Mondiale junior: bye bye Italia, Sudafrica campione!
Ultima sconfitta per gli Azzurrini in Sudafrica al Mondiale Junior, quella che fa più male, quella che costa la retrocessione. La finalina per l'11' piazza contro Fiji è finita 19-17, per la prima volta nel Mondialino l'Italia non solo non subisce più di quattro mete ma ne segna una in più degli avversari - le solite due contro una: stavolta tocca al centro Giulio Bisegni e al pilone e capitano Giovanni Maistri.
Gli Azzurrini cercano di inventare qualcosa, soprattutto all'inizio quando la meta di Bisegni su intercetto e i piazzati di Apperley li portano avanti fino al 10-6. Poi come al solito subiscono, anche fisicamente, e a fine della prima frazione sono sotto 10-16 dopo la meta figiana - un buco difensivo - e la precisione del piazzatore figiano, l'estremo Vuibau. Nel secondo tempo Vuibau marca il decisivo 10-19 che porta Fiji oltre il break, cosa che rende inutile la seconda meta italiana al 75', mediante una maul. Ci provan nei minuti finali i nostri, ci arrivano anche vicini a tempo scaduto fino al fatale errorino finale che in questi casi ci sta anche nelle migliori famiglie - un muro involontario.
Too little, too late, inutile attaccarsi a quei due punticini finali a fronte di un mondiale in cui mostriamo la peggior difesa e il secondo peggior attacco. I volonterosi ragazzi provano a giocare, ma vien da pensare abbiano provato più sulla lavagna che sul campo, più con avversari finti che veri. In ogni caso nel rugby sono i risultati ad attribuire torti e ragioni: ammesso che gli Azzurrini siano progrediti nel gioco rispetto alla scorsa edizione, diciamo che non lo sono abbastanza rispetto ai progressi dei coetanei stranieri. Non ce ne vorranno se useremo tutto questo come primario simbolo della profonda fallacia e arretratezza strategica di questa gestione Fir.
Le altre finali:
per il nono posto: Scozia 62-28 Samoa: non c'è partita, nove mete a quattro, doppiette per l'ala Jamie Farndale già in meta contro l'Italia e di gran lunga primo marcatore di mete del torneo (sei; la Scozia registra anche il top scorer del torneo, Leonard Harry), e per il centro di rincalzo Tommaso Allen; doppietta anche per il centro samoano Lilomaiava.
Per il settimo posto: Inghilterra 17- 13 Australia: una meta per parte, la differenza la fanno le quattro punizioni messe a segno da Tom Heathcote, giovane veterano con 13 presenze e piazzati in Premiership e 4 in Heineken Cup.
Per il quinto posto: Irlanda 18-7 Francia: la meta del centro Gael Fickou non basta davanti ai sei piazzati di JJ Hanrahan.
Per il terzo posto: Galles 25 - 17 Argentina (seguiranno commenti, adesso shhh, stiamo guardando la finalissima).
Finalissima Junior World Cup: parziale in diretta a fine primo tempo, Sudafrica 9- 10 Nuova Zelanda. Partita apertissima davanti a 35.000 spettatori al Newsland di Cape Town. Meta di Keresoma, tre penalty di Pollard mentre Ihaia West ne centra una più la trasformazione ma ne fallisce un'altra non difficile.
Alla ripresa meta sudafricana di Van der Watt, su azione iniziata nella propria metà campo: 14-10.
I Junior All Blacks guadagnano un penalty, West non sbaglia, è 14-13, la finale continua a rimanere in bilico.
Drop di Pollard all'ora di gioco: 17-13 per il Sudafrica. E' la svolta della gara?
Si: meta di Jan Serfontein - e con questa si potrebbe guadagnare il Junior Player of the Year: 22-13. Pollard sbaglia anche questa trasformazione. Dieci minuti dalla fine: Something is in the air ...
Punizione centrata da West al 75': 22-16, gli All Blacks sperano e ci provano.
Fin da piccoli: maul devastante al 78' per i Bokkies, provano a piazzare, più per perdere (guadagnare) tempo che altro. Pollard difatti sbaglia malamente.
I Junior All Blacks ripartono dai 22 metri con 10 secondi sul cronometro. Du Toit recupera e palla in tribuna: finale 22-16 per i Bokkies!
Ed è storica vittoria del Sudafrica, la prima volta che la Nuova Zelanda non vince il mondiale Junior da quando è stato istituito (2008). Dopo la prima partita persa col Galles arriva anche il primo mondiale perso per un brand che sinora aveva marcato 21 mete solo nelle finali subendone otto in tutto. C'è sempre una prima volta ma qualcuno passerà una bruttissima giornata ad Aotearoa. Nel mentre a Cape Town giustamente ci si entusiasma: il futuro NON è un'ipotesi.
Chi sono costoro:
15 Dillyn Leyds 14 Raymond Rhule 13 Jacobus Van Wyk 12 Jan Serfontein 11 Tshotsho Mbovane 10 Handre Pollard 9 Vian van der Watt
1 Steven Kitshoff 2 Mark Pretorius 3 Nicolaas Van Dyk 4 Paul Willemse 5 Ruan Botha 6 Wian Liebenberg 7 Pieter-Steph du Toit 8 Fabian Booysen
Replacements: 16 Franco Marais 17 Allan Dell 18 Braam Steyn 19 Shaun Adendorff 20 Abrie Griesel 21 Tony Jantjies 22 Travis Ismaiel 23 Oliver Kebble
PS: Come preventivato e auspicato, il centro dei Bokkies Jan Serfontein vince il titolo IRB Junior Player of the Year 2012.
Gli Azzurrini cercano di inventare qualcosa, soprattutto all'inizio quando la meta di Bisegni su intercetto e i piazzati di Apperley li portano avanti fino al 10-6. Poi come al solito subiscono, anche fisicamente, e a fine della prima frazione sono sotto 10-16 dopo la meta figiana - un buco difensivo - e la precisione del piazzatore figiano, l'estremo Vuibau. Nel secondo tempo Vuibau marca il decisivo 10-19 che porta Fiji oltre il break, cosa che rende inutile la seconda meta italiana al 75', mediante una maul. Ci provan nei minuti finali i nostri, ci arrivano anche vicini a tempo scaduto fino al fatale errorino finale che in questi casi ci sta anche nelle migliori famiglie - un muro involontario.
Too little, too late, inutile attaccarsi a quei due punticini finali a fronte di un mondiale in cui mostriamo la peggior difesa e il secondo peggior attacco. I volonterosi ragazzi provano a giocare, ma vien da pensare abbiano provato più sulla lavagna che sul campo, più con avversari finti che veri. In ogni caso nel rugby sono i risultati ad attribuire torti e ragioni: ammesso che gli Azzurrini siano progrediti nel gioco rispetto alla scorsa edizione, diciamo che non lo sono abbastanza rispetto ai progressi dei coetanei stranieri. Non ce ne vorranno se useremo tutto questo come primario simbolo della profonda fallacia e arretratezza strategica di questa gestione Fir.
Le altre finali:
per il nono posto: Scozia 62-28 Samoa: non c'è partita, nove mete a quattro, doppiette per l'ala Jamie Farndale già in meta contro l'Italia e di gran lunga primo marcatore di mete del torneo (sei; la Scozia registra anche il top scorer del torneo, Leonard Harry), e per il centro di rincalzo Tommaso Allen; doppietta anche per il centro samoano Lilomaiava.
Per il settimo posto: Inghilterra 17- 13 Australia: una meta per parte, la differenza la fanno le quattro punizioni messe a segno da Tom Heathcote, giovane veterano con 13 presenze e piazzati in Premiership e 4 in Heineken Cup.
Per il quinto posto: Irlanda 18-7 Francia: la meta del centro Gael Fickou non basta davanti ai sei piazzati di JJ Hanrahan.
Per il terzo posto: Galles 25 - 17 Argentina (seguiranno commenti, adesso shhh, stiamo guardando la finalissima).
Finalissima Junior World Cup: parziale in diretta a fine primo tempo, Sudafrica 9- 10 Nuova Zelanda. Partita apertissima davanti a 35.000 spettatori al Newsland di Cape Town. Meta di Keresoma, tre penalty di Pollard mentre Ihaia West ne centra una più la trasformazione ma ne fallisce un'altra non difficile.
Alla ripresa meta sudafricana di Van der Watt, su azione iniziata nella propria metà campo: 14-10.
I Junior All Blacks guadagnano un penalty, West non sbaglia, è 14-13, la finale continua a rimanere in bilico.
Drop di Pollard all'ora di gioco: 17-13 per il Sudafrica. E' la svolta della gara?
Si: meta di Jan Serfontein - e con questa si potrebbe guadagnare il Junior Player of the Year: 22-13. Pollard sbaglia anche questa trasformazione. Dieci minuti dalla fine: Something is in the air ...
Punizione centrata da West al 75': 22-16, gli All Blacks sperano e ci provano.
Fin da piccoli: maul devastante al 78' per i Bokkies, provano a piazzare, più per perdere (guadagnare) tempo che altro. Pollard difatti sbaglia malamente.
I Junior All Blacks ripartono dai 22 metri con 10 secondi sul cronometro. Du Toit recupera e palla in tribuna: finale 22-16 per i Bokkies!
Ed è storica vittoria del Sudafrica, la prima volta che la Nuova Zelanda non vince il mondiale Junior da quando è stato istituito (2008). Dopo la prima partita persa col Galles arriva anche il primo mondiale perso per un brand che sinora aveva marcato 21 mete solo nelle finali subendone otto in tutto. C'è sempre una prima volta ma qualcuno passerà una bruttissima giornata ad Aotearoa. Nel mentre a Cape Town giustamente ci si entusiasma: il futuro NON è un'ipotesi.
Chi sono costoro:
15 Dillyn Leyds 14 Raymond Rhule 13 Jacobus Van Wyk 12 Jan Serfontein 11 Tshotsho Mbovane 10 Handre Pollard 9 Vian van der Watt
1 Steven Kitshoff 2 Mark Pretorius 3 Nicolaas Van Dyk 4 Paul Willemse 5 Ruan Botha 6 Wian Liebenberg 7 Pieter-Steph du Toit 8 Fabian Booysen
Replacements: 16 Franco Marais 17 Allan Dell 18 Braam Steyn 19 Shaun Adendorff 20 Abrie Griesel 21 Tony Jantjies 22 Travis Ismaiel 23 Oliver Kebble
PS: Come preventivato e auspicato, il centro dei Bokkies Jan Serfontein vince il titolo IRB Junior Player of the Year 2012.
5 commenti:
Incredibile. Van der Watt, Liebenberg, Serfontain, Kitshoff. Che giocatori. Ma la cosa che mi stupisce di più è che gente come Pollard gioca ancora a livello scolastico. Peccato non ci fosse anche Goosen.
Una cosa mi ha colpito molto: la poca solidità aud africana a gestire l' aerial ping pong e il piazzamento delle ali (ed anche spesso la loro salita dopo il calcio).
Comunque: Pollard ancora non mi ha convinto. E grande coraggio a non schierare Shaun Adendorff nonostante la nomination a player of the year e la grande prestazione con l' argentina, scelta comunque pienamente ripagata.
GO BOKKIES!
Bella analisi. Le "fragilità" se così si può dire - tutto è relativo - dei Bokkies erano emerse nella prima gara, la sconfitta con l'Irlanda, in cui la rapidità sul punti di incontro fece la differenza.
So' junior, e a differenza di altre nazionali non hanno una "specialità", quindi possono essere vulnerabili. Ma quando si mettono a imitare i fratelloni maggiori, che spettacolo!
Di quelli che nomini, ne sentiremo parlare presto. I miei due: Serfontein e DuToit, oggi forse il migliore in campo.
Pollard anche a me non mi dice molto ma l'ho già detto, l'epoca delle aperture nel gioco moderno è tramontata: ora gestiscono 1/10 dei palloni di un tempo, in specie quelli sudafricani.
i bokkies mangiano bistecche de leone ogni giorno e il leone glielo danno vivo ...
ironduke
Ha vinto una squadra ipercalorica, con l'occhio la falcata la fame e i canini da grande felino, ma "umana": sbaglia partite e sa recuperare.
nel frattempo Beauden Barrett visto in Veneto un anno fa, ti marca i primi punti con la maglia degli All Blacks veri.
He, ora che ci penso a Padova c'era anche Sam Cane, due mete oggi con gli All Blacks ...
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