mercoledì 6 giugno 2012

Penarth, casa dei Barbarians

Tornando indietro di qualche giorno, a quando Galles e Barbarians sono scesi in campo al Millennium Stadium. Sul Telegrpah Steve James ripercorre il passato, anche recente, che lega i Baa-Baas a Penarth, cittadina che sorge a pochi chilometri da Cardiff e sul versante meridionale della sua baia. Ci siamo passati in diverse occasioni: villette, la parte più antica che mostra tratti vittoriani - c'è pure un circolo conservatore e non è scontato, in una regione fortemente laburista -, il pontile, il lungo mare, passandoci sopra con l'aereo di sera si assiste ad una delle maree più caratteristiche del Regno Unito. La Vale of Glamorgan è uno dei centri ad alta concentrazione rugbistica e a Penarth i Barbarians avevano base operativa quando si trattava di andare ad affrontare il Cardiff RFC, lo Swansea e il Newport, oltre che i dragoni rossi. Punto di ritrovo era l'Esplanade Hotel che ha chiuso poi i battenti nel 1971: il legame con Penarth, cominciato nel 1901, è stato ristabilito un anno fa, come racconta James, quando il gallese Alan Evans, segretario onorario della selezione che ufficialmente non ha casa e autore del libro The Barbarians: The United Nations of Rugby, ha preso in mano la situazione.

Contro la formazione locale i Baa-Baas hanno giocato ben 75 volte (nella foto, uno scatto degli Anni '20) , perdendo in 11 occasioni e pareggiando quattro partite. Le sfide si sono interrotte nel 1986, tra la grande tristezza di sostenitori e affezionati. Il primo successo del Penarth risale al 1960, dopo 40 anni di confronti diretti: a guidare i suoi alla vittoria ci pensò l'eroe locale Bernard "Slogger" Templeman, mediano di mischia. I Barbarians persero quindi anche contro Cardiff e Swansea e temendo di incassare il cappotto chiesero a Templeman di unirsi al gruppo in vista dell'ultimo incontro con Newport: il mediano un mese prima aveva indossato la maglia bianco-nera contro la selezione East Midlands nel Mobbs Memorial Match e non si negò per la nuova apparizione un calcio che valse la vittoria. I tempi sono cambiati ed ora il Penarth non naviga in buona acque, risultati alla mano: la scorsa stagione hanno chiuso all'ultimo posto nella WRU League Three South East, con zero vittorie e 22 sconfitte. 

I ricordi invece restano. Un anno fa i Barbarians, che ormai hanno con il Galles un appuntamento annuale, si sono fermati al Penarth Pier per una foto ricordo, in prossimità del luogo dove sorgeva l'Esplanade Hotel, ormai abbattuto. Il vice presidente della selezione, il gallese con trascorsi internazionali Geoffrey Windsor-Lewis, ha fatto lo stesso quando fu invitato alla club house per la presentazione del libro The Spirit of Penarth: "Prima che arrivassi a destinazione, mi sono fermato al molo, per ricordare i vecchi giorni quando venivamo qui ogni anno a Pasqua". Il programma infatti prevedeva la partita con il Penarth il Venerdì Santo (Good Friday), il sabato contro Cardiff, quindi la domenica trascorsa al Glamorganshire Golf Club, lo Swansea il Lunedì di Pasqua e infine Newport il martedì. Giovedì scorso, invece, i Baa-Baas erano all'imbarcadero di Penarth per fissare in uno scatto un'altra pagina di storia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che poesia.... ecco xchè si ama il rugby
ironduke

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