Round-Up Super XV: squali che azzannano, Crusaders in scia
Si corre verso i play-off nel Super Rugby e accade che da una parte i Crusaders tornino a vincere nello scontro tutto neozelandese contro i Chiefs, mentre i Reds campioni in carica superano gli Highlanders e per un'altra settimana coltivano il sogno di poter difendere il titolo. Un passo alla volta, per carità, per non perdersi troppi passaggi tra i due anticipi di giornata.
Update 07/07
Finisce 32-9 all'Eden Park per i Blues su Western Force, una delle rare vittorie e in più il punto di bonus per i padroni di casa in questa stagione, mentre gli australiani abbastanza in disarmo combinano ben poco, rimanendo addirittura a secco nella ripresa dopo i tre piazzati di Ben Seymour nella prima frazione. I neozelandesi comunque chiudevano in vantaggio per 13-9 anche il primo tempo, grazie alla meta della terza linea Steven Luatua al 28'. Nel secondo tempo vanno a segno l'estremo ex nazionale Junior visto in Veneto Charles Piutau al 54', dopo che il secondo centro Force Will Tupou al 47' ci era andato vicino, con una bella corsa nella metà campo scoperta avversaria, prima di essere imbrigliato. Ma'a Nonu marca al 57' per l'uno/due che chiude ogni discorso (27-9), quindi il Numero 8 Luke Braid al 70' segna per il bonus point.
I Brumbies sempre pimpanti dopo 10 anni tornano a vincere a Sydney, superando gli spenti di questa stagione Warathas per 19-15. Alla capolista della conference australiana serve la meta dell'ala Henry Speight al 61' con annessa conversione di Zack Holmes per portarsi in vantaggio all'ingresso nell'ultimo quarto, durante il quale Jesse Mogg infila il penalty del +4 finale. I Waratahs marcano pesante due volte, alla mezz'ora con il tallonatore Polota-Nau, al 56' con Berrick Barnes, ma cedono in volata alla fine.
Ultima di giornata e ininfluente per tutte le classifiche, i Lions del nuovo coach Ackermann si prendono in casa la soddisfazione della vittoria, rispondendo così ai Blues compagni in fondo alla classifica, sconfiggendo i Rebels per 37-32. Quattro mete per parte con doppiette del flanker Dereck Minnie e del lock ospite Hugh Pyle, tutte trasformate quelle Lions da Elton Jantjies che piazza complessivamente 17 punti contro i 12 del'estremo avverso Julian Huxley. Partono a razzo i padroni di casa ampiamente rimaneggiati ma con la regìa 10-12 Jantjies-Butch James e il ritorno di Mike Bondesio in mediana: al 39' sono 24-0. Recupero Rebels e sorpasso all'ora di gioco 27-29, che diviene 27-32 al 70': la beffa sta par materializzarsi. Invece al 73' pareggia il rincalzo nr.8 22enne Kriel, 5 partite e 2 mete nel SuperRugby, Jantjies trasforma per il vantaggio, poi piazza la punizione della suicurezza nel minuto finale.
Sic rebus stantibus, i Chiefs guidano la conference neozelandese e la classifica generale con 63 punti, i leader delle altre due conference sono gli Stormers e i Brumbies pari a 58. La corsa per le wild cards vede i Crusaders a 56, Bulls e Sharks a 54; i Reds campioni in carica inseguono settimi a 53, stessi punti degli Hurricanes che erano in bye e intascano 4 punti gratis. Bye bye invece per gli Highlanders_ come ogni anno soffrono il fine campionato, con 46 punti sono matematicamente fuori playoff.
Resta l'ultima giornata per dirimere le faccende tra le otto candidate per sei posti: i Reds riceveranno i Waratahs, i Bulls saranno in trasferta in casa Brumbies, i Crusaders avranno pasto facile coi Force in casa, gli Hurricanes riceveranno i Chiefs già tranquilli dal turno precendente, gli Sharks riceveranno i Cheetahs.
Update serale 06/07: Sharks 32-10 Bulls
La formazione del Natal partecipa di gran carriera alla rincorsa ai play-off superando i Bulls con punto di bonus incorporato grazie alle quattro mete messe a segno. Le prime due nel primo tempo, con il Bismark Du Plessis e JP Pietersen, mentre nella ripresa completano l'opera la terza linea e capitano Keegan Daniel e l'estremo Louis Ludik. I padroni di casa si spingono fin sul 25-3 con la marcatura di Daniel al 43', quindi al 50' arriva la risposta (della bandiera) di Zane Kirchner. Il bonus point vuol dire che ora che gli Sharks raggiungono i Bulls a 54 punti.
Chiefs 21- 28 Crusaders
Ad Hamilton bastano 47 secondi per vedere i padroni di casa andare vicini alla meta con la prima azione offensiva dell'incontro e ne occorrono nove a Kieran Read per marcare - o no? La terza linea viene placcato mentre si allunga verso l'area del touchdown, l'ovale gli viene sporcato dall'avversario, ma non gli sfugge via del tutto e alla fine rimane impigliato tra il braccio e la mascella di Read. Meta. Aaron Cruden accorcia sul 6-10, quindi Dan Carter gli risponde con un drop (eh eh) e al 20' la seconda linea Luke Romano segna la seconda meta degli ospiti: il mediano Andy Ellis recupera veloce palla da una ruck a ridosso della linea laterale, corre per quel corridoio stretto, va di grabber che rimbalza sulle gambe di un avversario e così Romano si ritrova la palla tra le mani e non può che schiacciarlo a terra. Si va sul 20-6 Crusaders. Negli ultimi dieci minuti del primo tempo però i Chiefs rispondono con la meta del lock Brodie Retallick e con il piede di Cruden per tornare a -4. C'è spazio nel frattempo anche per la corsa del pilone Sona Taumalolo che percorre metà campo pestando sui piedi come un panzer scatenato, quindi quando si vede raggiunto da Israel Dagg calcia in avanti, ma l'estremo All Black interviene sempre di piede per allontanare la minaccia oltre la linea di fondo campo, quando ecco sopraggiungere come una scheggia Asaeli Tikoirotuma che non fa in tempo ad acciuffare la bislunga. Con la ripresa, Ellis allunga di nuovo al 51': altra raccogli e vai rapido sulla linea di meta, viene placcato e portato a terra, ma alle sue spalle interviene Sam Whitelock che lo sospinge dentro l'area di meta e il movimento del mediano non è considerato doppio. Risponde a quel punto Sonny Bill Williams (azione simile), resistendo a tre placcaggi dalla linea dei cinque metri. All'ingresso dell'ultimo quarto, Carter fissa dalla piazzola il 28-21 finale. Crociati che salgono a 56 punti, a +2 su Bulls e Sharks.
Reds 19-13 Highlanders
Altro scontro diretto e a Brisbane passano gli australiani grazie al peso dei quattro piazzati del centro Mike Harris, due dei quali nella prima frazione consentono ai Reds di chiudere in vantaggio per 6-3 prima di rientrare negli spogliatoi. Con la ripresa arriva anche le mete, tre: una australiana, due neozelandesi. Per i padroni di casa ci pensa il pilone James Slipper che se la va a conquistare schiacciando nell'angolo (foto). La conversione di Harris porta il punteggio al 57' sul 16-3. Jamie Mackintosh viene fermato dal provvidenziale intervento del flanker Jake Schatz, ma gli Highlanders ribattono nuovamente con Adam Thomson che al 62' accorcia: non arriva la conversione, è 16-8. Due punti preziosi che mancano nel tabellino, visto che Harris al 70' ne infila tre per il +11 e la meta al 73' del pilone Chris King, arrivato dalla panchina, permette di accorciare: nemmeno in questo caso arriva la trasformazione. I Reds salgono a 53 punti, gli Highlander sono a 46.
Update 07/07
Finisce 32-9 all'Eden Park per i Blues su Western Force, una delle rare vittorie e in più il punto di bonus per i padroni di casa in questa stagione, mentre gli australiani abbastanza in disarmo combinano ben poco, rimanendo addirittura a secco nella ripresa dopo i tre piazzati di Ben Seymour nella prima frazione. I neozelandesi comunque chiudevano in vantaggio per 13-9 anche il primo tempo, grazie alla meta della terza linea Steven Luatua al 28'. Nel secondo tempo vanno a segno l'estremo ex nazionale Junior visto in Veneto Charles Piutau al 54', dopo che il secondo centro Force Will Tupou al 47' ci era andato vicino, con una bella corsa nella metà campo scoperta avversaria, prima di essere imbrigliato. Ma'a Nonu marca al 57' per l'uno/due che chiude ogni discorso (27-9), quindi il Numero 8 Luke Braid al 70' segna per il bonus point.
I Brumbies sempre pimpanti dopo 10 anni tornano a vincere a Sydney, superando gli spenti di questa stagione Warathas per 19-15. Alla capolista della conference australiana serve la meta dell'ala Henry Speight al 61' con annessa conversione di Zack Holmes per portarsi in vantaggio all'ingresso nell'ultimo quarto, durante il quale Jesse Mogg infila il penalty del +4 finale. I Waratahs marcano pesante due volte, alla mezz'ora con il tallonatore Polota-Nau, al 56' con Berrick Barnes, ma cedono in volata alla fine.
Ultima di giornata e ininfluente per tutte le classifiche, i Lions del nuovo coach Ackermann si prendono in casa la soddisfazione della vittoria, rispondendo così ai Blues compagni in fondo alla classifica, sconfiggendo i Rebels per 37-32. Quattro mete per parte con doppiette del flanker Dereck Minnie e del lock ospite Hugh Pyle, tutte trasformate quelle Lions da Elton Jantjies che piazza complessivamente 17 punti contro i 12 del'estremo avverso Julian Huxley. Partono a razzo i padroni di casa ampiamente rimaneggiati ma con la regìa 10-12 Jantjies-Butch James e il ritorno di Mike Bondesio in mediana: al 39' sono 24-0. Recupero Rebels e sorpasso all'ora di gioco 27-29, che diviene 27-32 al 70': la beffa sta par materializzarsi. Invece al 73' pareggia il rincalzo nr.8 22enne Kriel, 5 partite e 2 mete nel SuperRugby, Jantjies trasforma per il vantaggio, poi piazza la punizione della suicurezza nel minuto finale.
Sic rebus stantibus, i Chiefs guidano la conference neozelandese e la classifica generale con 63 punti, i leader delle altre due conference sono gli Stormers e i Brumbies pari a 58. La corsa per le wild cards vede i Crusaders a 56, Bulls e Sharks a 54; i Reds campioni in carica inseguono settimi a 53, stessi punti degli Hurricanes che erano in bye e intascano 4 punti gratis. Bye bye invece per gli Highlanders_ come ogni anno soffrono il fine campionato, con 46 punti sono matematicamente fuori playoff.
Resta l'ultima giornata per dirimere le faccende tra le otto candidate per sei posti: i Reds riceveranno i Waratahs, i Bulls saranno in trasferta in casa Brumbies, i Crusaders avranno pasto facile coi Force in casa, gli Hurricanes riceveranno i Chiefs già tranquilli dal turno precendente, gli Sharks riceveranno i Cheetahs.
Update serale 06/07: Sharks 32-10 Bulls
La formazione del Natal partecipa di gran carriera alla rincorsa ai play-off superando i Bulls con punto di bonus incorporato grazie alle quattro mete messe a segno. Le prime due nel primo tempo, con il Bismark Du Plessis e JP Pietersen, mentre nella ripresa completano l'opera la terza linea e capitano Keegan Daniel e l'estremo Louis Ludik. I padroni di casa si spingono fin sul 25-3 con la marcatura di Daniel al 43', quindi al 50' arriva la risposta (della bandiera) di Zane Kirchner. Il bonus point vuol dire che ora che gli Sharks raggiungono i Bulls a 54 punti.
Chiefs 21- 28 Crusaders
Ad Hamilton bastano 47 secondi per vedere i padroni di casa andare vicini alla meta con la prima azione offensiva dell'incontro e ne occorrono nove a Kieran Read per marcare - o no? La terza linea viene placcato mentre si allunga verso l'area del touchdown, l'ovale gli viene sporcato dall'avversario, ma non gli sfugge via del tutto e alla fine rimane impigliato tra il braccio e la mascella di Read. Meta. Aaron Cruden accorcia sul 6-10, quindi Dan Carter gli risponde con un drop (eh eh) e al 20' la seconda linea Luke Romano segna la seconda meta degli ospiti: il mediano Andy Ellis recupera veloce palla da una ruck a ridosso della linea laterale, corre per quel corridoio stretto, va di grabber che rimbalza sulle gambe di un avversario e così Romano si ritrova la palla tra le mani e non può che schiacciarlo a terra. Si va sul 20-6 Crusaders. Negli ultimi dieci minuti del primo tempo però i Chiefs rispondono con la meta del lock Brodie Retallick e con il piede di Cruden per tornare a -4. C'è spazio nel frattempo anche per la corsa del pilone Sona Taumalolo che percorre metà campo pestando sui piedi come un panzer scatenato, quindi quando si vede raggiunto da Israel Dagg calcia in avanti, ma l'estremo All Black interviene sempre di piede per allontanare la minaccia oltre la linea di fondo campo, quando ecco sopraggiungere come una scheggia Asaeli Tikoirotuma che non fa in tempo ad acciuffare la bislunga. Con la ripresa, Ellis allunga di nuovo al 51': altra raccogli e vai rapido sulla linea di meta, viene placcato e portato a terra, ma alle sue spalle interviene Sam Whitelock che lo sospinge dentro l'area di meta e il movimento del mediano non è considerato doppio. Risponde a quel punto Sonny Bill Williams (azione simile), resistendo a tre placcaggi dalla linea dei cinque metri. All'ingresso dell'ultimo quarto, Carter fissa dalla piazzola il 28-21 finale. Crociati che salgono a 56 punti, a +2 su Bulls e Sharks.
Reds 19-13 Highlanders
Altro scontro diretto e a Brisbane passano gli australiani grazie al peso dei quattro piazzati del centro Mike Harris, due dei quali nella prima frazione consentono ai Reds di chiudere in vantaggio per 6-3 prima di rientrare negli spogliatoi. Con la ripresa arriva anche le mete, tre: una australiana, due neozelandesi. Per i padroni di casa ci pensa il pilone James Slipper che se la va a conquistare schiacciando nell'angolo (foto). La conversione di Harris porta il punteggio al 57' sul 16-3. Jamie Mackintosh viene fermato dal provvidenziale intervento del flanker Jake Schatz, ma gli Highlanders ribattono nuovamente con Adam Thomson che al 62' accorcia: non arriva la conversione, è 16-8. Due punti preziosi che mancano nel tabellino, visto che Harris al 70' ne infila tre per il +11 e la meta al 73' del pilone Chris King, arrivato dalla panchina, permette di accorciare: nemmeno in questo caso arriva la trasformazione. I Reds salgono a 53 punti, gli Highlander sono a 46.
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