Lions 2013: McGeechan consegna il mandato a Gatland
Sir Ian McGeechan ha parlato: è uno che conosce molto i British Lions, avendoli allenati in quattro occasioni (dall'89 al '97, poi nel 2009, mentre nel 2005 si occupava della squadra schierata in settimana tra un test e l'altro contro gli All Blacks). Era in corsa ancora per il ruolo di head coach della selezione per la spedizione in Australia del prossimo anno, scelta che poi è ricaduta su Warren Gatland: il neozelandese ha ormai delegato la spalla destra Rob Howley agli affari strettamente legati al Galles, causa anche l'infortunio al tendine d'Achille che lo ha obbligato al mezzo servizio nella serie estiva contro i Wallabies.
McGeechan ha parlato e ha affrontato un tema importante come quello del capitano dei Lions, suggerendo a Gatland di aspettare il più possibile prima di rivelarne il nome e ricordando come ad esempio nel 2009 lui stesso abbia atteso fino ad aprile prima di nominare l'irlandese Paul O'Connell per guidare i suoi sul campo contro gli Springboks nella serie finita 2-1 per i sudafricani (una delle più belle di sempre, secondo commentatori e tifosi). "Molti giocatori arrivano da una stagione difficile e intensa", ha spiegato McGeechan. E si tratta ora di valutare il loro impatto in quella che scatterà da settembre, un anno dopo il Mondiale. Bisognerà valutare attentamente chi saprà incassare meglio i colpi nei prossimi mesi. Fa un paio di nomi su tutti: quello di Sam Warburton (quotato come il favorito, visto anche il rapporto con Gatland nell'ambiente gallese) e Chris Robshaw, che ha ricevuto l'incarico da Stuart Lancaster di capitanare la nuova nazionale inglese. "Ma Warren è tipo che non ha paura di confrontarsi con i contendenti e non avrà timore nel compiere la scelta che conviene", ha aggiunto McGeechan.
I due, Sir Ian e Gatland, hanno lavorato assieme nel 2009 e per il tecnico inglese la scelta di affidargli la guida dei Lions è azzeccata: "E' un neozelandese, ma ha grande comprende molto bene e conosce l'enorme rispetto per la filosofia che contraddistingue i Lions. Lui stesso ci ha giocato contro e l'esperienza di tre anni fa gli ha insegnato cosa significhi farne parte". Nel curriculum di allenatore di Gatland compaiono i ruolo di coach dell'Irlanda (1998-2001), dei London Wasps (2002-2005) e dal 2007 gestisce il Galles: elementi che per McGeechan aiutano a capire meccanismi e mentalità: "Ha personalità e sa trattare con gli atleti, ha un grande rapporto con loro". Sa quindi abbinare l'aspetto tecnico con quello strettamente manageriale, "cruciale per un head coach". Il tour estivo del Galles Down Under ha indicato, per McGeechan, che "se si metterà assieme un gruppo ben bilanciato contro l'Australia ne uscirà una serie molto competitiva".
McGeechan ha parlato e ha affrontato un tema importante come quello del capitano dei Lions, suggerendo a Gatland di aspettare il più possibile prima di rivelarne il nome e ricordando come ad esempio nel 2009 lui stesso abbia atteso fino ad aprile prima di nominare l'irlandese Paul O'Connell per guidare i suoi sul campo contro gli Springboks nella serie finita 2-1 per i sudafricani (una delle più belle di sempre, secondo commentatori e tifosi). "Molti giocatori arrivano da una stagione difficile e intensa", ha spiegato McGeechan. E si tratta ora di valutare il loro impatto in quella che scatterà da settembre, un anno dopo il Mondiale. Bisognerà valutare attentamente chi saprà incassare meglio i colpi nei prossimi mesi. Fa un paio di nomi su tutti: quello di Sam Warburton (quotato come il favorito, visto anche il rapporto con Gatland nell'ambiente gallese) e Chris Robshaw, che ha ricevuto l'incarico da Stuart Lancaster di capitanare la nuova nazionale inglese. "Ma Warren è tipo che non ha paura di confrontarsi con i contendenti e non avrà timore nel compiere la scelta che conviene", ha aggiunto McGeechan.
I due, Sir Ian e Gatland, hanno lavorato assieme nel 2009 e per il tecnico inglese la scelta di affidargli la guida dei Lions è azzeccata: "E' un neozelandese, ma ha grande comprende molto bene e conosce l'enorme rispetto per la filosofia che contraddistingue i Lions. Lui stesso ci ha giocato contro e l'esperienza di tre anni fa gli ha insegnato cosa significhi farne parte". Nel curriculum di allenatore di Gatland compaiono i ruolo di coach dell'Irlanda (1998-2001), dei London Wasps (2002-2005) e dal 2007 gestisce il Galles: elementi che per McGeechan aiutano a capire meccanismi e mentalità: "Ha personalità e sa trattare con gli atleti, ha un grande rapporto con loro". Sa quindi abbinare l'aspetto tecnico con quello strettamente manageriale, "cruciale per un head coach". Il tour estivo del Galles Down Under ha indicato, per McGeechan, che "se si metterà assieme un gruppo ben bilanciato contro l'Australia ne uscirà una serie molto competitiva".
1 commento:
ricordo le mie vespette con ian ,warren e shaun sul ponte di comando e lawrencefrank bruno a guidarli sul campo ....che tempi boys !!!!
ironduke
ps scusate la vena romantica c è in tutti noi rugbymen
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