Currie Cup, dal weekend spazio ai Premier
Sabato 11 prossimo inizia la Currie Cup Premier Division, quella con le Province che lottano per il titolo vinto dai Golden Lions l'anno scorso, e non sembravano nemmeno lontani parenti di quei Lions che dopo l'ennesimo ultimo posto nel SuperXV stanno disfacendo tutto lo staff, in attesa di una probabile "fusione fredda" coi Cheetahs, caldeggiata dalla federazione SARU per dar spazio e senso alla nuova franchigia molto politicamente protetta dei Southern Kings.
Da questa edizione le Province top della Currie Cup sono ridotte a sei, impegnate in sole dieci giornate andata e ritorno. Tempi ridotti, la concomitanza col The Rugby Championship toglierà al torneo pure i nazionali. Difatti fa più notizia la lista dei convocati Boks di Heineke Meyer e il forfait forzato di JP Pietersen; vedremo se e quali nuovi motivi di interesse saprà trovare il torneo a squadre più antico al Mondo ancora giocato.
Motivi e soprattutto spazi privi di concorrenza che invece la nuova formula ha sinora offerto alla sorella minore First Division ma che fatalmente andranno ora a ridursi, quindi parliamone fin che si può. L'avevamo lasciata alla quarta giornata guidata da Eastern Province Kings e Griffons; lo scorso weekend s'è disputata la sesta tornata.
Nel turno precedente la "strana coppia" di testa s'era sciolta, dopo lo scontro diretto a Welkom in casa Griffons, vinto nettamente dagli ospiti per 10-34, quattro mete a due e 19 punti con una meta per l'apertura dei Kings, l'ex Free State George Whitehead, alla data il miglior marcatore del torneo. La squadra basata a Port Elizabeth ha dominato la partita, arrivando allo 0-34 del 50'.
Nella giornata successiva c'è stata la prima mezza battuta d'arresto per Eastern Province: venerdì scorso sono stati fermati su 30 pari dai Pumas al Mbombela Stadium di Nelspruit. Tre mete per parte e 15 punti a testa per i piazzatori Whitehead e l'estremo di casa JC Roos, che ha piazzato a tempo scaduto per il pari la trasformazione della meta del centro Tiaan Marx. Pumas che dopo un inizio non felice han preso a marciar non male: provenivano dalla vittoria 18-51 al Buffalo City Stadium di East London sui Border Bulldog, sei mete a due, una ovviamente di Gareth Krause.
Del mezzo passo falso non hanno saputo approfittare i Griffons, incappati nella seconda sconfitta in fila, un 20-13 in casa dei SWD Eagles a George: due mete per parte, parziale recupero nel finale degli ospiti che vale il bonus difensivo dopo il 17-0 subito nei primi 20' e durato sin oltre il 50'.
Le due giornate han visto la ripartenza dei campioni in carica della Division Kavaliers, fermi a zero vittorie dopo i primi quattro turni: prima il pari 21-21 in casa Eagles (due mete per parte, ospiti che agguantano il pari prima della mezz'ora e lo tengono sino alla fine), poi finalmente sabato è arrivata la prima vittoria, in casa al Boland Park di Worcester. E che vittoria: 79-26 sui Valke, dodici mete a quattro (così i Falcons guadagnano il bonus offensivo), con doppiette per il nr.6 Franzel September e il nr. 11 Brendon April (che con June e November ne han trenta ... sorry), del nr.9 Neil Papier, il nr.14 Cornal Hendricks e per il nr.13 ospite Jaco Oosthuizen.
Procedono alla grande gli Impala Leopards, una sola sconfitta e miglior attacco del torneo, con l'oramai 33enne Andre Pretorius (nella foto) rientrato dopo uno stint tolonese e i metaman del torneo con sette mete so far, le esperte ali Alistair Kettledas e Danie Dames: la squadra di Potchefstroom ha passeggiato sui fanalini di coda, prima a Kempton Park in casa Valke per 22-51 (sei mete a tre, hat trick di Dames), poi in casa coi Border Bulldog per 53-28 (sette mete a quattro, con quattro marcate dal flanker Philip De Wet).
Punteggi pesanti ma come da tradizione Currie Cup, anche le perdenti marcano meta: sovente quattro, della serie manco le più deboli se ne stan lì micio micio solo a difendersi e rallentare, in casa o fuori che siano.
La classifica alla sesta giornata disputata sulle quattordici previste di regular season:
Da questa edizione le Province top della Currie Cup sono ridotte a sei, impegnate in sole dieci giornate andata e ritorno. Tempi ridotti, la concomitanza col The Rugby Championship toglierà al torneo pure i nazionali. Difatti fa più notizia la lista dei convocati Boks di Heineke Meyer e il forfait forzato di JP Pietersen; vedremo se e quali nuovi motivi di interesse saprà trovare il torneo a squadre più antico al Mondo ancora giocato.
Motivi e soprattutto spazi privi di concorrenza che invece la nuova formula ha sinora offerto alla sorella minore First Division ma che fatalmente andranno ora a ridursi, quindi parliamone fin che si può. L'avevamo lasciata alla quarta giornata guidata da Eastern Province Kings e Griffons; lo scorso weekend s'è disputata la sesta tornata.
Nel turno precedente la "strana coppia" di testa s'era sciolta, dopo lo scontro diretto a Welkom in casa Griffons, vinto nettamente dagli ospiti per 10-34, quattro mete a due e 19 punti con una meta per l'apertura dei Kings, l'ex Free State George Whitehead, alla data il miglior marcatore del torneo. La squadra basata a Port Elizabeth ha dominato la partita, arrivando allo 0-34 del 50'.
Nella giornata successiva c'è stata la prima mezza battuta d'arresto per Eastern Province: venerdì scorso sono stati fermati su 30 pari dai Pumas al Mbombela Stadium di Nelspruit. Tre mete per parte e 15 punti a testa per i piazzatori Whitehead e l'estremo di casa JC Roos, che ha piazzato a tempo scaduto per il pari la trasformazione della meta del centro Tiaan Marx. Pumas che dopo un inizio non felice han preso a marciar non male: provenivano dalla vittoria 18-51 al Buffalo City Stadium di East London sui Border Bulldog, sei mete a due, una ovviamente di Gareth Krause.
Del mezzo passo falso non hanno saputo approfittare i Griffons, incappati nella seconda sconfitta in fila, un 20-13 in casa dei SWD Eagles a George: due mete per parte, parziale recupero nel finale degli ospiti che vale il bonus difensivo dopo il 17-0 subito nei primi 20' e durato sin oltre il 50'.
Le due giornate han visto la ripartenza dei campioni in carica della Division Kavaliers, fermi a zero vittorie dopo i primi quattro turni: prima il pari 21-21 in casa Eagles (due mete per parte, ospiti che agguantano il pari prima della mezz'ora e lo tengono sino alla fine), poi finalmente sabato è arrivata la prima vittoria, in casa al Boland Park di Worcester. E che vittoria: 79-26 sui Valke, dodici mete a quattro (così i Falcons guadagnano il bonus offensivo), con doppiette per il nr.6 Franzel September e il nr. 11 Brendon April (che con June e November ne han trenta ... sorry), del nr.9 Neil Papier, il nr.14 Cornal Hendricks e per il nr.13 ospite Jaco Oosthuizen.
Procedono alla grande gli Impala Leopards, una sola sconfitta e miglior attacco del torneo, con l'oramai 33enne Andre Pretorius (nella foto) rientrato dopo uno stint tolonese e i metaman del torneo con sette mete so far, le esperte ali Alistair Kettledas e Danie Dames: la squadra di Potchefstroom ha passeggiato sui fanalini di coda, prima a Kempton Park in casa Valke per 22-51 (sei mete a tre, hat trick di Dames), poi in casa coi Border Bulldog per 53-28 (sette mete a quattro, con quattro marcate dal flanker Philip De Wet).
Punteggi pesanti ma come da tradizione Currie Cup, anche le perdenti marcano meta: sovente quattro, della serie manco le più deboli se ne stan lì micio micio solo a difendersi e rallentare, in casa o fuori che siano.
La classifica alla sesta giornata disputata sulle quattordici previste di regular season:
TEAM | P | W | PTS |
EP Kings | 6 | 5 | 26 |
Leopards | 6 | 5 | 24 |
Griffons | 6 | 4 | 20 |
Pumas | 6 | 3 | 18 |
SWD | 6 | 3 | 16 |
Boland | 6 | 1 | 10 |
Valke | 6 | 1 | 9 |
Border | 6 | 0 | 2 |
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