lunedì 26 novembre 2012

Tra Test e Mondiale

Sabato, giornata conclusiva per i Test Match di Novembre tranne che le due notevoli eccezioni di sabato prossimo, si sono giocati ben otto incontri, quindi è il caso di portarci avanti al più presto.

Iniziamo con una cronaca degli eventi che riguardano le minnows e le implicazioni generali dei Test sul ranking, decisive dato che il 3 dicembre ci sarà il fixing finale per la suddivisione in fasce che determinerà i gironi di London 2015.
- Dopo la sconfitta col Giappone, la Georgia cede anche con Fiji, sempre di poco e sempre in modo "sofferto", 19-24 è il finale. I Pacifici paiono prendere il largo all'inizio, tra 12' e 20'  è doppietta di Vereniki Goneva dei Saints schierato primo centro, praticamente l'unico rimasto in nazionale dei Pro con passaporto isolano, assieme ai piazzati dell'apertura Jonetani Ralulu si portano sul 6-15.  I padroni di casa recuperano tra la mezz'ora e la fine del primo tempo con meta del pilone del Brive Davit Kinkagishvili e una serie di piazzati dell'apertura Merab Kvririkashvili, fino al 19-18 di fine prima frazione. Il secondo tempo è equilibrato e senza segnature, la partita viene risolta da due piazzati di Ralulu attorno al 70'. E' un risultato consolatorio per novembre e importante per Fiji: interrompe la striscia negativa, le fa prender coraggio per le qualificazioni mondiali e la rilancia nel ranking Irb. Guadagnano infatti un punto e sopravanzano i Canadesi al 13' posto. Una bella mina vagante per i Mondiali, se appena appena riusciranno a radunare tutti i Pro sparsi tra Europa e Australasia e naturalmente se si qualificheranno.  La Georgia invece lotta duramente ed è sempre lì ma si fa fregare nei finali, Mantiene per demeriti altrui la 17' piazza in cui è retrocessa post sconfitta col Giappone e anch'essa è attesa al lungo impegno delle qualificazioni Mondiali.
- Gli Stati Uniti da un lato fanno un favore ai georgiani battendo nettamente la Romania per 3-34, dall'altro li distanziano nel ranking, un posto avanti. Sono 5 mete con doppietta dell'ala dei Saracens Chris Wyles che coi piazzati marca 21 punti totali, in meta anche il ricomparso Taku Ngwenya da Biarritz.  Le altre mete sono dei veterani Suniula e Paul Emerick, l'ex Crociati Parma compagno di squadra di Masi ai Wasps. Partita ovviamente molto scrappy con doppia espulsione diretta al 50' dei flanker Rus e Quill. No way per i Lupi contro le Eagles al completo, col solito mix tra esperti mestieranti alla Clever, Emerick stesso, Petri e Stanfill e i Pro di buon livello come Wyles, Ngwenya, Lavalla, il pilone Pittman dei London Welsh.
La vittoria pur per più di 15 punti fuori casa non ha esiti nel ranking per gli Usa - troppo distanti i giapponesi al 15' posto - ma fa perdere una posizione ai rumeni, ora 19' sopravanzati addirittura dalla Spagna. A riprova che le selezioni provinciali o nazionali mandate in Euro Challenge non servono a nulla: andava meglio ai rumeni quando potevano contare su più emigrati in Francia.

Già detto  a parte di Italia-Australia e Galles-Nuova Zelanda, lasciateci dire con un filo di malizia che degli altri quattro Test Match disputati sabato, uno è di prima grandezza (Inghilterra-Sudafrica), due uno scalino sotto (Irlanda- Argentina, Francia-Samoa) e infine il quarto sta ancora più in basso ma ha conseguenze importanti.  Ci riferiamo maliziosamente alla eterna rivale Scozia, sconfitta in casa per 15-21 da quella Tonga ampiamente sottostimata dagli smemorati commentatori nostrani, quando impegnò seriamente l'Italia nel primo test finalmente vinto ugly (da intendersi: in controllo) dai Nostri e non perso "giocando bene".
Gli Isolani che agli ultimi Mondiali sconfissero la finalista Francia (foto) e fecero sudare la vincitrice Nuova Zelanda, han chiuso il loro novembre con una sconfitta e due vittorie - contro Usa e Scozia - che dovrebbero far riflettere molti. Invece ve la girano sulla "sorpresa" (è vero, per il loro livello di analisi e memoria rugbistica).
Nessuno dei commentatori darà certo le dimissioni per questo, ci mancherebbe; invece lo step down lo decide Andy Robinson, coach inglese della Scozia, massimo cantore del "rugby di iniziativa" o espansivo in Europa (ulteriore motivo per ribadire, pensando ai casi nostri: meditate gente, meditate), che portò la nazionale in Blue Navy al Legnoso Cucchiaio nell'ultimo Sei Nazioni e a perdere la qualificazione alle fasi finali del Mondiale per la prima volta nella storia. Prima di lui gli Highlanders eran abituati a vincere senza marcar troppe mete, difendendosi e guadagnando piazzati per Paterson (ricorderete dolorosamente quanto Troncon  i Mondiali 2007).
La partita con Tonga è combattuta, è solo 6-3 a fine del primo tempo a riprova della capacità storica dei tongani di giocar davanti e conservativo, non solo corse in meta a tutti i costi. Nel secondo tempo i tongani surclassano i cinque piazzati di Laidlaw con due mete, dell'esperto lock "giapponese" (e ora con Wellington) Lua Lokotui e del solito ala del Connacht Fetu'u Vainikolo, forse l'attaccante più in evidenza  di tutti i Test novembrini visto che è andato in meta in tutte le tre partite. Undici i punti piazzati dall'apertura Apikotoa.

Gli effetti della sconfitta scozzese nel ranking ci riguardano direttamente: la Scozia, precedentemente nona e da una settimana decima davanti a noi, precipita nel ranking di due posizioni, sopravanzata dall'Italia (la sconfitta con l'Australia non ci costa nulla: è il bello di giocare contro le prime della classe) e da Tonga stessa, ora undicesima per pochi decimi di punto alle nostre spalle - giustamente visto che l'abbiamo sconfitta. Alla fine l'esito dei test novembrini è positivo per l'Italia anche a livello di ranking: guadagniamo un posto, ora siamo decimi. Grazie più alla Scozia che a noi, ma fa poca differenza: tutto è relativo e il ranking lo è per definizione.  La cosa non cambia nulla in vista dei Mondiali 2015, sempre squadra di terza fascia siamo, il gap con la quarta fascia di Canada (e ora Giappone) era importante e nemmeno con tre sconfitte ci saremmo caduti, così come era incolmabile la distanza dall'ottavo posto che significherebbe seconda fascia, nonostante le batoste prese da certe Europee di rango che la occupano.

A proposito di ranking, si può già fare il punto della situazione riguardante la composizione delle fasce Mondiali, che verranno ufficialmente stabilite il prossimo 3 dicembre sulla base appunto del ranking in quella data: le posizioni varranno l'assegnazione delle prime 12 nelle varie urne per i sorteggi di London 2015.
Dunque, la prima fascia (teste di serie dei gironi) è composta dalle solite tre australi Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia più la Francia: gran smacco per l'Inghilterra Paese Organizzatore che non sarà testa di serie, con implicazioni mica solo d'orgoglio, soprattutto sulla difficoltà del percorso potenziale per le fasi finali.
Sin qui nulla più può cambiare, mentre in seconda fascia (dal quinto all'ottavo posto) potrebbero ancora esserci novità nel prossimo wekend. Una novità, clamorosa, c'è già: con Inghilterra, Irlanda e Galles c'è Samoa, che supera al terzo decimale i punti dell'Argentina (78,7092 contro 78,7088) ed è ottava, relegando i celebratissimi Pumas di mezzo Championship e del primo test in terza fascia come l'Italia! Quando si dice, per un punto Martin perse la cappa, e che vendetta quella operata dai francesi (col contributo irlandese) sulla Bestia Nera allevata in casa. Ma non è ancora detta l'ultima parola: se il Galles perdesse con l'Australia nel prossimo wekend, allora precipiterà al nono posto, riportando gli Argentini all'ottavo e finendoci lei in terza fascia. Sono i semifinalisti nel 2011,  "la nazionale che a mio parere gioca il miglior rugby al mondo" (Gavazzi dixit, qualche settimana fa):  da brividi.
La terza fascia (dal nono al dodicesimo posto) comprenderà quindi una clamorosa nobile decaduta, l'Argentina o il Galles a far compagnia nell'ordine agli Azzurri, Tonga e alla  Scozia. Questa fascia completa il novero delle 12 nazionali col posto assicurato ai Mondiali (ripetiamo, posto guadagnato col piazzamento all'ultimo mondiale e non via ranking).
Cosa (quasi) fatta per le prime dodici e discorso ranking riposto in naftalina per tre anni, al contrario tutte le altre il posto se lo dovran confermare o guadagnare nel tempo: il lungo processo di qualificazione ai Mondiali 2015 inizierà da gennaio.

11 commenti:

Guido ha detto...

Posso sbagliare,ma mi sembra che per la prima volta iniziamo un 6N non all'ultimo posto tra le contendenti, beh dai è già un risultato...

Abr ha detto...

E' vero mi pare, almeno dal 2003.

Anonimo ha detto...

Credo che l'Irlanda vista la stagione piu' che rammaricarsi di non essere in prima fascia sia ben contenta di essere in seconda fascia e non terza...3 vinte una pareggiata e 6 sconfitte di cui 5 di fila prima della partita con l'Argentina (Fiji non contava)...

Anonimo ha detto...

Abr se l'Australia battera' il Galles questa scivolera' al nono posto in terza fascia con Samoa ed Argentina a guadagnare una poszione ciascuna

Cornelio ha detto...

Premettendo che non conosco l'affidabilità dei calcolatori vari dell'IRB ranking disponibili sul web, risulta pure a me che, in caso di sconfitta con l'Australia, il Galles scivolerebbe al nono posto.
Inoltre, leggo sulla pagina ufficiale dell'IRB che Samoa e Argentina vengono date con l'identico punteggio (78.71), ma Samoa risulta ottava mentre l'Argentina nona: insomma, vada come vada Galles-Australia, Samoa sarebbe comunque in seconda fascia (risultato notevole e imho meritato, per quanto fatto vedere anche sabato contro la Francia).

Qualcuno riesce a fare un po' di chiarezza su queste faccende da legulèi? ;-)

Abr ha detto...

Sull'Irlanda: Vilcoyote le vince tutte a livello di club, ma quand'è ora di sfidare i roadrunner ... non credo siano molto contenti di Kidney.

Sul Galles: vero! Ma è anche vero che Samoa al terzo decimale sta già davanti all'Argentina, quindi clamoroso al Cibali !!! Quindi è l'Argentina a tifare Australia. Correggo, grazie.

Abr ha detto...

Cornelio, io uso il calcolatore di pickandgo, che è perfetto ma è fatto per calcolare ogni singola gara. Avendo fatto i conti stamane prima della pubblicazione del ranking irb e non ex post, non potevo certo calcolare tutte le combinazioni e permutazioni a due a due. Sorry per il casino anyway.

Di più, come detto sopra, Argentina e Samoa NON sono pari, ma Samoa è davanti al terzo decimale.

Leggi il post corretto e avrai la correzione dell'enigma :)

Anonimo ha detto...

Si si e' l'Arentina a tifare Australia...certo che un Galles che ha fatto il Grand Slam 7 mesi fa che finisce in terza fascia sarebbe veramente "clamoroso al cibali"...e per quanto si e' visto forse i Wallabies ne hanno abbastanza per vincere col Galles...da vedere i Dragoni con le spalle al muro se sfoderano una prestazione tipo Irlanda contro Argentina dove i Verdi erano spalle al muro.

Irlanda...credo che veramente in pochi tollerino Kidney...ancora un anno di contratto comunque...che poi vorrei caire il senso di un contratto che scade a fine 2013...se entra uno nuovo ha un 18 mesi per preparare un Mondiale.

Cornelio ha detto...

Macché sorry, anzi grazie mille per aver chiarito in maniera eccellente tutta la faccenda (e in generale per l'egregio lavoro di voi due soci).
Anche cercando un po' in giro avevo trovato solo RugbyHeaven che dava Samoa all'ottavo posto, ma pure loro senza specificare il perché, e quindi continuavo a non capire: devil is in the (decimal) details :-)

Abr ha detto...

i Wallabies son capaci di tutto, nel bene e nel male. E solitamente dopo una brutta ne fanno una bella ... tremate Dragoni ... Il Galles invece è consistente, fa sempre così: dopo aver spaccato tutto, immediatamente si ritira in meditazione per qualche anno ...

Abr ha detto...

Tnxs Cornelio!

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