Buoni propositi per la stagione alle porte di Premiership
"I giorni delle mischie introdotte in modo sbilenco sono finiti", libera - ma nemmeno troppo - traduzione del pensiero di Ed Morrison, il capo degli arbitri nella Rugby Football Union, a poche settimane dall'inizio del campionato 2013/14 e a ridosso dell'introduzione dei tre nuovi tempi dell'ingaggio, crouch-bind-set. Il boss dei fischietti ha promesso che non verranno fatti sconti e ha voluto mettere in chiaro un punto su tutti: "Saremo giudicati su come la palla verrà introdotta", ha dichiarato al giornale The Rugby Paper, ricordando come il mediano di mischia dovrebbe aspettare a mettere a disposizione l'ovale fino a quando la mischia non è consolidata.
Morrison ha così aggiunto che gli arbitri si stanno esercitando molto su questo aspetto e che i club sono stati avvertiti: "I giorni in cui l'inserimento del pallone avveniva tra le seconde linee sono passati. Gestiremo l'ingaggio in maniera molto accurata". A questo proposito, gli arbitri stanno lavorando a fianco delle società, tanto nel Premiership quanto nel Championship, per prendere le dovute misure. "Sarà una sfida, ma le nuove regole ci sono e dobbiamo farle funzionare", ha ribadito Morrison. "Il processo creerà dei problemi? E' inevitabile, ma se funziona potremo vedere il gioco aprirsi completamente. Non c'è miglior posizione per attaccare dal set-piece, in particolare la mischia, e le squadre brave avranno ancora l'opportunità di dominare gli avversari se saranno tecnicamente forti abbastanza".
Infine ha confidato ciò che gli ha detto un pilone più anziano, dopo aver assaggiato le prime mischie con i nuovi tempi d'ingaggio e la forza all'impatto ridotta, secondo gli auspici, del 25%: "Grazie mille, mi avete concesso altri tre anni di carriera!". Ne vedremo comunque delle belle in termini di adattamento: le nuove regole impongono spinta progressiva e non più solo bòtta dinamica al set, quindi non è detto che nuovi tipi di "professionalità" diciamo, vengano sviluppate dai più esperti.
Non solo mischia: Morrison ha affermato che il TMO opererà in tutte le partite del Premiership con la nuova stagione e non solo in quelle trasmesse in televisione, ma ha precisato che la RFU è al lavoro per migliorare e gestire l'utilizzo del Television Match Official: "C'è sempre qualcosa che dobbiamo rivedere. Gli arbitri sono decision-maker e i migliori e contrariamente a quello che qualcuno potrebbe dire, non commettono così tanti errori. Mi piace pensare che i TMO non verranno coinvolti ulteriormente, ma mi fa piacere anche il fatto che saranno presenti ai match non trasmessi in tv, dando maggiore credibilità alla competizione".
Morrison ha così aggiunto che gli arbitri si stanno esercitando molto su questo aspetto e che i club sono stati avvertiti: "I giorni in cui l'inserimento del pallone avveniva tra le seconde linee sono passati. Gestiremo l'ingaggio in maniera molto accurata". A questo proposito, gli arbitri stanno lavorando a fianco delle società, tanto nel Premiership quanto nel Championship, per prendere le dovute misure. "Sarà una sfida, ma le nuove regole ci sono e dobbiamo farle funzionare", ha ribadito Morrison. "Il processo creerà dei problemi? E' inevitabile, ma se funziona potremo vedere il gioco aprirsi completamente. Non c'è miglior posizione per attaccare dal set-piece, in particolare la mischia, e le squadre brave avranno ancora l'opportunità di dominare gli avversari se saranno tecnicamente forti abbastanza".
Infine ha confidato ciò che gli ha detto un pilone più anziano, dopo aver assaggiato le prime mischie con i nuovi tempi d'ingaggio e la forza all'impatto ridotta, secondo gli auspici, del 25%: "Grazie mille, mi avete concesso altri tre anni di carriera!". Ne vedremo comunque delle belle in termini di adattamento: le nuove regole impongono spinta progressiva e non più solo bòtta dinamica al set, quindi non è detto che nuovi tipi di "professionalità" diciamo, vengano sviluppate dai più esperti.
Non solo mischia: Morrison ha affermato che il TMO opererà in tutte le partite del Premiership con la nuova stagione e non solo in quelle trasmesse in televisione, ma ha precisato che la RFU è al lavoro per migliorare e gestire l'utilizzo del Television Match Official: "C'è sempre qualcosa che dobbiamo rivedere. Gli arbitri sono decision-maker e i migliori e contrariamente a quello che qualcuno potrebbe dire, non commettono così tanti errori. Mi piace pensare che i TMO non verranno coinvolti ulteriormente, ma mi fa piacere anche il fatto che saranno presenti ai match non trasmessi in tv, dando maggiore credibilità alla competizione".
2 commenti:
gli inglesi quanto a programmazione non li batte nessuno il rugby poteva nascere solo li nella perfida albione ...i francesi hanno i soldi ,i celtici la passione noi ? il solito granzissimo casino con una spruzzata di supponenza
Non buttiamoci giù oltremodo, dài.
Dopotutto esiste anche il modello latino-argentino; in queste pagine abbiamo più volte sostenuto che il rugby più che "germanico" (anglo-sassoni, franchi) meglio si esalti col substrato celtico ibridato da quello "gotico" (visi- e ostro-).
Ciò detto, fa ancora più rabbia che in un humus adatto, dal nordest giù fino a Catania e Alghero, ci sia chi in posizioni dirigenziali, per approssimazione, supponenza e giochetti di potere, rovini reglarmente tutto e alla fine il raccolto risulti regolarmente compromesso.
Ma forse è solo un segno dei tempi, perché la stessissima cosa vale in ogni campo qui da noi.
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