venerdì 15 novembre 2013

Risvegli

A che si fosse chiesto "dove diavolo sono finiti questi?", rispondiamo dicendo che vita volendo, siamo presi con gli affari nostri: lavoro, famiglia, interazioni sociali reali e non confinate alla mera virtualità. E' passata quasi una settimana dall'ultimo intervento nel quale manifestavamo una consistente depressione post match dopo Italia - Australia e ci ritroviamo con gli Azzurri che domani pomeriggio, allo Zini di Cremona, affronteranno Fiji. Mister Jacques Brunel ha disposto il XV per l'occasione, modificando le carte: sulle ali approdano il massiccio Giovanbattista Venditti e Tommaso Iannone, c'è Gonzalo Canale come outside centre, in mischia gente dalla lunga esperienza come Mauro Bergamasco, Valeriò Bernabò (che in realtà con la nazionale ha 21 caps all'attivo, ma un lungo corso ormai con Treviso in Pro12) e il ritorno di Leonardo Ghiraldini in prima linea al tallonaggio. All'apertura il leggerino Luciano Orquera che - stando ai precedenti - agirà anche come estremo aggiunto quando saranno gli avversari ad avere il possesso. Gli isolani li conosciamo: si riuniscono un paio di volte all'anno, sparsi come sono tra i club d'Europa e le franchigie australi. Ci mettono la potenza e pestano sulle gambe: ovviamente l'auspicio è che sulle corsie laterali gli italiani siano attenti e svegli e non come invece sono apparsi contro i Wallabies, assenti.

"Sabato a Torino contro l’Australia – ha comunicato Brunel – la squadra non si è espressa come volevamo, e questa è sicuramente una delle motivazioni dietro ai tanti cambi. L’altra è che vogliamo usare queste partite per dare spazio ai giocatori convocati, e con la squadra scelta per la gara con Fiji tutti sono già almeno una volta nella lista dei ventitré. Contro l’Argentina tireremo le somme di quanto visto nei primi centosessanta minuti". 
Capitan Sergio Parisse, che in riva al Po taglia il traguardo dei 100 caps assieme a Martin Castrogiovanni, per l'occasione evita il "possiamo farcela" (che sarebbe dovuto suonare "dobbiamo farcela") e richiama la truppa all'ordine: "C’è voglia di riscatto nel gruppo dopo la brutta prestazione contro l’Australia ed in settimana ci siamo concentrati sulla nostra difesa, che a Torino non è stata assolutamente all’altezza concedendo cinquanta punti ai Wallabies. Abbiamo il dovere di essere più efficaci in questa fase di gioco e per questo abbiamo lavorato per correggere gli errori commessi. Fiji come ho detto è una squadra pericolosa, non possiamo permetterci distrazioni".

Ce la racconteremo a partire da domani: kick-off alle 15, con diretta su Sky Sport 2. Mezz'ora dopo scatta piuttosto Inghilterra - Nuova Zelanda: si torna sul luogo del delitto, a Twickenham, là dove nella scorsa serie di Autumn Internationals gli All Blacks hanno incassato l'ultima sconfitta prima di riprendere il filotto di vittorie, consolidato a Parigi con il successo sulla Francia per 26-19. Gli ABs hanno del metodo in ciò che fanno: non sbagliano, la tattica più difficile da seguire. In uno scontro giocato sull'equilibrio del risultato contro les Bleus hanno messo a segno due mete pari a due accoltellate ad inizio ripresa e all'ingresso dell'ultimo quarto. L'hanno fatta annusare agli avversari per lasciarli a bocca asciutta. Chissà che a coach Stuart Lancaster non riesca di prendersi lo scalpo per la seconda volta di fila: ospiti ormai a fine stagione, la benzina che comincia a calare, l'abbrivio di un lungo anno che lascia il segno... Ma c'è un fattore da non dimenticare: l'ultimo impegno boreale degli uomini di Hensen sarà contro la nuova Irlanda del neozelandese Jo Schmidt: presentarsi all'appuntamento di Dublino senza macchie è fondamentale. 

Occhi puntati in Keltia. Il Galles (che si prepara a salutare pure Jonathan Davies, farà i bagagli per Clermont) è alla disperata ricerca di un primo successo autunnale dal 2009 ad oggi: ci proverà contro i Pumas. Warren Gatland in settimana ha dichiarato che contro gli Springboks ai dragoni è mancato il ritmo dal momento che le selezioni regionali non sono in grado di garantirlo. Un'affermazione che può essere interpretata così: il Pro12 non funziona. Considerato il gran casino che pende sul rugby europeo a seconda di come si muoveranno i club inglesi e francesi, la battuta è di quelle pesanti. 
Piuttosto: a Edimburgo domenica si affrontano Scozia e Sud Africa. Non che sia il caso di attendersi clamorose sorprese, ma resta curioso seguire gli sviluppi degli Highlanders che settimana scorsa hanno superato per 42-17 il Giappone, riprendendosi a match in corso dalla sbandata che dall'11-3 li ha fatti ritrovare sul 18-17 al 52'. Lavorano schisci lassù, ma è meglio non dimenticarseli: dopo tutto, sono o non sono il punto di riferimento azzurro durante il 6 Nations

Chiudiamo riprendendo l'inizio. RR vi augura un lieto fine settimana rugbistico (vedi foto, uno dei motti di questo blog): la cadenza delle pubblicazione segue gli impegni degli autori e fa i conti con l'hangover di palla ovale che resta a queste latitudini ben di più che una serie di tabellini, interviste e gallerie fotografiche. Casomai, il nostro tumblr è sempre attivo con materiale agile e divertente. Sfogliate la categoria "fondamentali" disponibile nell'archivio: o tempora, o mores (ma anche bionde, non facciamo distinzioni...)! 

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