sabato 8 settembre 2007

Australia si, Inghilterra ni

L'Australia che si conosce e si trova a memoria, l'Australia dei marpioni abituati a tutte le sfide, dei maesti del gioco alla mano e del gioco tattico, asfalta il Giappone di Kirwan 91 a 3 dopo un venti minuti iniziali di prudente valutazione del tipo di selvaggina da braccare e di armi da utilizzare.
Lote Tuqiri rimane a secco di mete nonostate il rotondo score dei Wallabies. Celebriamo infine il compleanno del mitico Chris Latham, recuperato dopo un lungo infortunio per questi mondiali; 2 mete oggi, la seconda da cineteca, una corsa lunga lunga tutto il campo a 5' minuti dal termine della partita. Vorrei proprio parlare con chi ritenga che ci siano in giro estremi di ruolo più completi di lui.
Come l'hanno vista gli Ozzies: Wallabies wallop Japanese on opener.

Quanto all'Inghilterra, quel 28 a 10 alle Aquile americane rimpinzate di tongani non suona molto promettente, però fa risultato e vincere non è UNA cosa che conta, è L'UNICA cosa che conta.
La partita si consuma con molta sterile e a tratti confusionaria battaglia di trincea suppergiù sulla linea dei ventidue americani, ma si sblocca solo quando gli americani restano in 14 e gl'inglesi riescono a andare a meta due volte.
Ci sta bene la meta della bandiera americana nel finale; the Eagles non sfigurano, pur inferiori hanno dato tutto per giocare al medesimo livello degli avversari (capì Italia?).
Partita non bella, in cui si sono visti due "Vilains": il capitano inglese Vickery col suo sgambettaccio rompigambe a Emerick lanciato in meta (il soliti inglesi: se lo fanno loro lo chiamano "gioco maschio", se lo fanno i sudafricani o altri è "intimidatorio"); poi lo stesso Emerick che con un tempo di ritardo decide di vendicarsi con uno spear tackle sull'incolpevole Olly Barkley; a differenza del primo questo l'arbitro lo vede ed estrae il cartellino giallo.
Forse che si stanno predisponendo mentalmente per la temuta (soprattutto da medici e fisioterapisti) partita contro la ultra-fisica Samoa?
Un significativo England fail to convince (same old story da quando Wilko è fuori uso, cioè da quattro anni a questa parte direi) da Planet Rugby.


Su ‘The Times’ Clive Woodward l'allenatore dell'Inghilterra vincente del 2003 ha dettato i suoi 10 Comandamenti sul tema: "Come vincere la Coppa del Mondo".
1. You need the whole game behind you.
2. Try to arrive as favourites.
3. Experience.
4. Playing in your own hemisphere and particularly your own country.
5. A settled team.
6. A tried and trusted way of playing.
7. Leadership.
8. The need for world class people in support of the players.
9. Deal with the energy sappers and the termites.
10. Totally understand your opposition.

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