Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Nel rugby non si usano le pretatticunzule calcistiche: le formazioni dei primi incontri sono già ufficialmente annunciate da qualche giorno.
La formazione argentina annunciata da coach Marcelo Loffreda per la partita inaugurale contro la Francia domani sera alle 21.00 allo Stade de France di Saint Denis, presenta una novità assoluta.
Hernandez va all'apertura, al posto di Felipe Contepomi (spostato al centro) o Todeschini (panchina). L'estremo dello Stade Francais da tempo dichiara che giocare in apertura è il suo sogno e il suo destino, ma se tra i Pumas ha sinora dovuto cedere il passo al talentuoso compatriota che gioca nel Leinster, nel suo club ha trovato quest'anno un inopinato ostacolo, la rapida ascesa del giovane Skrela. Se lo troverà contrapposto domani nel medesimo ruolo, nel loro stadio. Probabilmente l'allenatore dei Pumas ha scelto Hernandez per la sua conoscenza diretta degli avversari, oltre che per la sua motivazione "stellare".
Avremo così due gemelli - i Contepomi - in coppia centrale. Assente dal pack argentino il grande Longo, infortunato protagonista nella recente fantastica sfida contro l'Inghilterra a Twickenham, al suo posto Ostiglia in terza linea.
Ps.: ci sono più cognomi italiani nella squadra argentina che non nella nostra, quasi... ;)

La formazione dei francesi allenati da Laporte presenta poche sorprese rispetto agli ultimi warm up match. Confinato in panchina la forza della natura Chabal, provato anche in seconda linea e forse poco tatticamente duttile e disciplinato per come piace a Laporte.
Giovani i mediani: Mignoni e Skrela (figlio d'arte) han saputo farsi preferire alla coppia tolosana Elissalde-Michalak. Skrela in particolare, solo 8 caps, ha una storia interessante, un po' alla Cabrini dei mondiali del '78: a inizio stagione era riserva nel suo club, s'è guadagnato il posto in Nazionale proprio grazie alla partita contro l'Italia nel torneo 6 Nazioni.
La squadra francese è un interessante mix di giovani e di mega esperti come Betsen, Pelous, Ibanez (capitano; è il giocatore in campo con più caps di tutto il Mondiale).
In generale la squadra è costruita attorno a giocatori "universali", adattabili a molti ruoli dal numero sei al quindici. Forse il loro limite è la fisicità (non che siano "mezzeseghe" beninteso, ma tutto è relativo, quando devi vedertela con "mostri specializzati" come Collins o Bekkies Botha), a volte tale limite richiede dosi extra di ... aggressività, magari non proprio tutta dentro le regole; vedremo se l'arbitraggio di Tony Spreadbury, inglese, ne terrà conto.
Dei già visti nei warm up, Remy Martin, l'alcoolico biondo :P è confermato in terza linea, come il solido Heymans a estremo anche se non è il suo ruolo; Pointrenaud, l'unico estremo di ruolo di tutti i Galletti, non è nemmeno in panca.
A proposito di panchina francese, è interessante notare che cinque giocatori su sette siano avanti. Probabilmente Laporte ritiene che lì verrà applicato la massima "usura" dagli Argentini, e forse ha il piano di rilanciare "la carica" con forze fresche nel secondo tempo.

E' già la terza volta di fila che l'Argentina gioca la partita inaugurale della Coppa del Mondo. Loffreda ha dichiarato che a questo punto si aspetta che i suoi non si lascino prendere troppo dall'emozione, come capitò 4 anni fa quando concessero troppi calci di punizione nei primi venti minuti. Nello stesso stadio, lo scorso novembre, i Pumas furono sconfitti di un solo punto dai Galletti, 27 a 26; che sia da lì che intendono ripartire?
Già abbiamo detto dell'abitro Spreadbury, detto "il Preside": scelta non felicissima, era giudice di linea nella recente Galles-Argentina finita 27-20, molto criticato da Loffreda che ora se lo ritroverà in campo.

Ps.: nel rugby le decisioni dell'arbitro si accettano in campo e fuori senza tante storie, ma contrariamente ai magistrati italici, delle loro decisioni, inclinazioni e competenze se ne può parlare fin che si vuole, aiutati anche dai supporti tecnologici (moviola in campo con giudice dedicato) che il calcio, nel suo immobilismo seicentesco, si sogna.