I dragoni si sono svegliati
11 mete: sono il bottino di guerra dei gallesi che vincono 72-18 al Millenium Stadium di Cardiff contro il Giappone di John Kirwan. Dopo le non brillantissime prestazioni contro Canada ed Australia, il Galles ottiene una convincente vittoria al termine di un match comunque divertente grazie anche alla grinta dei giapponesi che mettono a segno due mete. A dirla tutta, i primi minuti hanno sottolineato ancora una volta gli errori del Galles in fase di possesso, per quanto a sprazzi torni il gioco che li ha portati sul gradino più alto d’Europa nel 2005. Dopo la meta iniziale del seconda linea Jones, arriva quella del Giappone dopo una lunga galoppata lunga tutto il campo di gioco e conclusa con la realizzazione dell’ala Endo. E’ il campanello di allarme per il Galles che si mette a lavorare duro. Da segnalare che in campo ci sono sia Stephen Jones che James Hook, impiegato come primo centro.
Proprio Hook segna la seconda meta evitando una serie di placcaggi. Poi è il turno del tallonare Rhys Thomas con la sua prima meta internazionale con la maglia del Galles. E prima della fine del primo tempo, Kevin Morgan segna la quarta meta, quella del bonus, quella che porta i dragoni sul 29-11.
Si riprende da dove si era terminato. Mike Philips, il mediano di mischia che milita negli Ospreys, segna la prima meta della seconda metà di gara dopo solo un minuto e pochi istanti dopo consegna a Shane Williams la palla per la sesta meta che porta il punteggio sul 41-11. E’ valanga rossa: per Williams è la trentatreesima meta con il Galles che si avvicina alla vittoria numero 300 della sua storia.
Dafydd James è l’autore della meta del 48-11 grazie alla conversione di Jones. La reazione giapponese trova la meta dell’ala Onozawa, ma la valanga rossa non si è ancora arrestata. Cooper, Martyn Williams e Shane Williams completano l’operazione e fanno sorridere il pubblico di casa.
Alla squadra di Gareth Jenkins occorreva un’iniezione di fiducia e i settantadue punti di ieri sera non possono che far bene alla salute. Finalmente si è rivisto il rugby che ha reso il Galles una delle squadre più divertenti da guardare, peccato che ultimamente siano poche le occasioni per farlo. Il Giappone ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma il suo è stato un bel mondiale fino ad ora. Riprende la corsa verso i quarti per i dragoni che si giocheranno il passaggio del turno contro le isole Fiji. Le previsioni indicano che ci sarà da stare svegli.
2 commenti:
La partita l'è tutta un turbinìo dei Jones, James e Williams, evidentmente irritati dal doppio vantaggio iniziale giapponese (0 -3 e poi 7-8) durato sino al 23' davanti al pubblico di casa; invece delle 4 mete come da compitino assegnato, ne fanno quasi il triplo.
Anche la scorecard in sidebar è andata in tilt per quei cognomi gallesi tutti uguali, e assegna a "D.Jones" tutti i punti e trasformazioni dei vari Ian J. Duncan J. Stephen J. ...
Certo che il lavoro della polizia scientifica dev'essere durissimo laggiù: no dental records, and everybody sharing the same dna ... :D
(ho solo riciclato una vecchia battuta east coast sui sudisti, don't shot at me please!!).
Che fai Danny, scherzi con il fuoco?
Lord Brett Sinclair in Jones-Thomas-Jenkins
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