mercoledì 12 settembre 2007

Do the right thing - Prepartita Ita-Rom

UPDATE SERALE: Pacific Islanders rule!
- Tonga fa fuori gli Usa 25-15 con una partita gagliarda e muscolare, edificata sul 13-0 dei primi venti minuti e mantenuta con incredibile sangue freddo, reggendo la rimonta Usa che si ferma sul 15-18 (come la Grande Guerra).

- Fiji-Japan è una partita old style, a viso aperto equilibrata e godibile, piena di ribaltamenti di fronte e mete (4 contro 3); finisce 35 a 31 per gli abitanti delle Isole dei mari del Sud.
Stasera l'Italia del rugby affronta la prova decisiva del suo Mondiale.
Proprio come i più famosi cugini del calcio, ci si trova a dover vincere a tutti i costi contro una abbordabile ma tosta squadra dell'est (Romania nel nostro caso, Ucraina per i pallonari), per avere la possibilità di affrontare poi la Scozia in una sorta di spareggio per la qualificazione.
Not to mention, nel nostro destino come per i calciatori in teoria ci stava pure la Francia in caso di nostra qualificazione ai quarti, ma i "cugini" han pensato bene di complicarsi la vita da soli e toglierci con tutta probabilità l'imbarazzo.
Sia come sia, la Romania stasera ci dirà se i progressi degli azzurri nel corso del 2007 sono consolidati o era tutto un fuoco di paglia. Sedicesima nel ranking mondiale (l'Italia è nona), mai incontrata in Coppa del Mondo, abbiamo con loro un track record complessivo di 8 vittorie e 3 sconfitte (queste ultime tutte in Romania; l'ultima nel 2004 per un punto, è la partita più recente).
Insomma le nude cifre direbbero che non dovremmo aver davanti un compito sovrumano, a battere la squadra della comunità straniera più numerosa che c'è in Italia.
Sta di fatto che il pack rumeno - tutti "francesi" - ha fatto recentemente dei bei progressi e tutta la squadra è caricatissima, avendo come unico obiettivo mondiale proprio la partita di stasera: batterci per concludere al terzo posto di pool.
Più degli skill rumeni ci possono però abbacchiare le self inflicted wounds, specialità italiana in tutti gli sport di squadra (vedi vicissitudini attuali non solo del calcio ma anche nel volley e basket).
La Gazzetta di oggi dipinge un clima non serenissimo all'interno del team, dopo la brutta prova a livello emotivo e di concentrazione contro gli AllBlacks. Aldilà del risultato scontato di quella partita, come è maturato e le sue dimensioni sono state per tutto l'ambiente un gran brutto risveglio dopo un periodo di dolci sogni di gloria.
L'aver cambiato 7/15 titolari e quasi tutto il "cervello" della squadra - due mediani più il tallonatore - è un bel segnale tosto da parte di Berbizier; bisogna vedere come viene recepito - ulteriore disorientamento, oppure sfida per i nuovi e think about, pausa di riflessione positiva per gli esclusi, Troncon il Grande Vecchio con peso carismatico in primis?
Soprattutto sarà cruciale che subentranti - Griffen e Pez sopra gli altri - sappiano "fare la cosa giusta".
Perchè di questo si tratterà: si vince senza grossi patemi nonostante la loro mischia (la nostra non è da meno) se sapremo imporci la disciplina del do the right thing: niente "invenzioni", niente rischi gratuiti, niente affanni, tanta pazienza e maturità, fuori dalle bagarre, dalle provocazioni e dai nervosismi fallosi; semplicemente fare il nostro gioco. Qualche bookmaker ci dà sulla carta vincenti di 16 punti, forse sanno che l'Italia si "ovalizza" quando non c'è più domani; tocchiamoci ...
La motivazione stellare dei rumeni assieme alla loro crescita tecnica e le complicazioni autoinflitte non esauriscono purtroppo le potenziali minacce per l'Italia. Di tutti gli arbitri a disposizione proprio il Preside Spreadbury ci dovevano mandare!
E' stato criticatissimo (dai francesi) dopo la partita d'apertura, per aver consentito senza colpo ferire un tipo di difesa argentina sui tre quarti aggressiva e tanto anticipata da esser spesso sfociata in palesi, evidenti fuorigioco (sempre secondo i francesi), vedi ad esempio la meta di Corleto, con le due linee di trequarti praticamente compenetrate e non distaccate a fronteggiarsi come da regolamento (qui a fianco in sidebar trovate gli highlights di quella partita).
Ci toccherà giocare anche contro l'arbitro? Perchè è chiaro che ci si deve aspettare esattamente questo dai trequarti rumeni, un atteggiamento aggressivo ai limiti del fuorigioco: quella è la zona del campo dove il mismatch tra le due formazioni è sulla carta più evidente, giocoforza dovranno provare a non farci mai partire, o meglio fare in modo che i nostri errori facciano partire loro (esempio da libro di testo: vedere la meta regolarissima del nostro Stanojevic contro gli AllBlacks, lanciato da Kelliher, qui a fianco nella sidebar).
Spero allora, arbitro a parte, che Griffen e Pez dalla panca abbiano visto dal vivo e imparato dagli AllBlacks come si fa a battere senza colpo ferire le difese aggressive e sbilanciate sui trequarti: up&under, calcetti tattici e di spostamento a gogò. Più mani di ferro, gambe d'acciaio, paura che sta a zero e arrivare per primi sugli ovali vaganti.
Forza azzurri non lo dico più, la palla della cronaca stasera la passiamo (ovviamente all'indietro) a Ringo.

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