La Scozia è da rivedere, l'Irlanda punta a non farsi male
Il risultato finale inganna: la Scozia vince sul debuttante Portogallo 56-10, ma a far bella figura sono stati i lusitani. Per l’Italia questa partita significa molto. Primo: contro il Portogallo tutto cuore e grinta si va per il punto di bonus e non dovrebbero esserci problemi, considerata anche la vittoria nel girone di qualificazione. Secondo: gli scozzesi hanno molto da lavorare in mischia e nei due centri. Nel rugby senza una buona mischia non si vince e senza buoni trequarti non gira la palla. La vera minaccia è Patterson, uno che ha la mira giusta e un’intelligenza tattica rara nella Scozia oggigiorno. Bisognerà, ma è del tutto logico e previsto, opporre pressione, pressione e pressione.
Due parole anche per il Portogallo che alla sua prima partecipazione mondiale mette a segno pure una bella meta: le regole base della palla ovale, semplicità e lucidità. Chiaro che alla distanza sono usciti gli avversari, già avanti 21-0 prima della storica meta portoghese. Però promossi a pieni voti, soprattutto gli avanti che hanno fatto sudare oltre che sette camice agli opposti scozzesi.
Per Irlanda – Namibia ho in testa solo un breve telegramma:
Vincono irlandesi – stop. Raggiunto bonus rallentano – stop. Anche per Namibia cuore e coraggio – stop.
Un match prevedibile, con la favorita che non esaspera, il suo girone della morte richiede forze fresche e pochi scherzi. Dall’altra parte la Namibia, ormai spettro di quella che era un tempo, si è difesa con carattere e ha tenuto testa agli irlandesi che solo al 49’ hanno messo a segno la meta che li spedisce in testa alla classifica della propria pool con 5 punti, l'Argentina segue a quota 4, la Francia a 1. Bisogna aggiungere però che qualche leggerezza di troppo contro un avversario migliore sarebbe costata molto cara. Il primo giorno di scuola, si sa, è sempre così.
1 commento:
I perfectly agree with you. Sulla Scozia, okkio anche al Lamont brother nr.15.
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