martedì 25 settembre 2007

L'IRB lo vuole così

Sarà anche "garbage time", umido e piovoso da autunnale giornata atlantica, ma Right Rugby non perde un minuto della World Cup 2007.
Canada -Giappone 12-12
Il secondo pareggio nella storia della Coppa del Mondo è la somma vettoriale di due debolezze: quella fisica giapponese, capace di controllare la partita solo fino al 50', e quella canadese che concretizza poco l'immensa e abrasiva mole di gioco "all'inglese" che sviluppa.
La forza di volontà dei figli del Sol Levante spinta oltre le residue energie, unita a una certa qual ingenuità dei canadesi, gli fa agguantare il pareggio ben oltre l'ottantesimo minuto.
Felici per il buon coach Kirwan, spiacenti per un movimento che meriterebbe di più.
Portogallo-Romania 10-14
La partita che tutti aspettavano con ansia ... Battute a parte, le massicce Querce carpatiche si installano nella metà campo portoghese (alla fine spendono 11 minuti dentro l'area dei 22m avversaria, contro 1 minuto dei portoghesi in quella rumena), ma perdono regolarmente il controllo palla. I portoghesi rimangono in vantaggio per 72 minuti ma, fisicamente inferiori, cedono a un paio di mete di forza.
Rumeni rimandati a quando riusciranno a coprire tutti i 15 ruoli, non solo la mischia più un campione del calcio in lungo. Complimenti ai dilettanti Lobos che chiudono la loro prima partecipazione al mondiale con un punto e una meta segnata in ogni partita, AllBlacks inclusi.

Spieghiamo infine l'arcano del titolo: da tempo nell'International Rugby Board si dibatte se non sia il caso di limitare la fase finale dei mondiali a 16 squadre. L'obiettivo sarebbe, in uno sport così tecnico, di rendere le squadre partecipanti al Torneo un po' più "omogenee"; inoltre, in uno sport molto fisico, di limitare il rischio di perdere protagonisti nelle sfide che contano per infortuni in partite "minori".
Invece niente, la IRB invece di ispirarsi ai playoff Nfl - e ad Arbore "meno siamo meglio stiamo" - insiste ad emulare la Fifa: si vede nel Torneo a 20 squadre una opportunità marketing per estendere l'interesse e il numero di praticanti fuori dalle solite nazioni. Per cui la Coppa del Mondo del 2011 in Nuova Zelanda sarà anch'essa a 20 squadre, poi si vedrà.
Come la Fifa, la Irb poi si contraddice, consentendo ai Paesi rugbisticamente più "ricchi" di naturalizzare chi gli pare, depauperando così altre Nazioni; ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo lontano (ed è meglio che noi italiani stiamo zitti al riguardo).

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